50- Momenti indimenticabili

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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE, È IMPORTANTE!!

Oggi è l'ultimo giorno di vacanza.

Sapevo sarebbe arrivato eppure non ci speravo, soprattutto perché questi sette giorni sono stati i migliori della mia vita.

Stare tutto il giorno a contatto con i miei amici, con le persone a cui voglio più bene al mondo, è stato fantastico. Sicuramente non mi risparmierò di proporlo nuovamente appena ne avrò l'occasione. Un'altra bella vacanza tutti insieme, magari per Natale.

Ora però basta stare con la testa fra le nuvole, ho bisogno di concentrazione per sistemare le valige. Penserete non sia un'impresa ardua e vi sbagliate di grosso. Ho comprato troppe cose inutili ma carine e non so dove metterle, per esempio questo cappello stile pescatore a fantasia muccata. Non penso lo indosserò mai eppure non lo voglio lasciare qui incustodito.

Inizio a sistemare accuratamente i vestiti all'interno della valigia, in orizzontale anche se di recente ho scoperto che il metodo giusto è riporli in verticale. Ormai per me è abitudine mettere i vestiti in questo modo, non cambierò mai.
Ogni tanto, mentre piego con cura i vestiti, sistemo qualche piega di qua e di là, do qualche colpetto con la mano per togliere il leggero strato di polvere che si è formato nei vestiti che non ho utilizzato e premo con forza affinché entri il più possibile nella valigia.
Dopo aver ripetuto questo procedimento per ben cinque volte, alla fine ho dovuto prendere una quinta valigia più piccola delle altre in cui ho inserito pochi oggetti, sono finalmente pronta per tornare a New York.

Scese le scale, vado in cucina e noto che gli unici ad essere pronti sono Luca e David, seduti in cucina scherzano tra di loro. Il primo a notarmi mentre varco la soglia della stanza è Luca, cambia subito espressione e con rammarico nella voce mi saluta.

"Ciao Mary" A lui si accoda David tutto felice.

"Ciao ragazzi, è successo qualcosa?" non me la raccontano giusta e io sicuramente sono troppo curiosa per non chiedere.

David si alza dalla sedia e urla poche parole che mi bastano a comprendere: " HO VINTO LA SCOMMESSA!"

Luca ha perso e si è rattristato sicuramente per questo, mentre David ha vinto e spruzza gioia da tutti i pori.

"Quale scommessa ragazzi?" Chiedo subito. Vi ho già detto che la mia curiosità non ha freni?

"Vedi Mary -a parlare sta volta è Luca- penso ci capirai alla perfezione." se la ride un po' sotto i baffi mentre parla, cosa che mi mette un po' in ansia.
"Siamo gli unici due, con te ora tre, ad essere pronti" Questa notizia mi sconvolge non poco, mi aspettavo di essere in ritardo per la verità. "E nella noia del momento un pensiero ci è passato in mente-"

" Falla breve Luca! Avete rotto qualcosa?" Dire che è riuscito a esasperarmi è dire poco.

"No no, niente di rotto. Abbiamo solo scommesso chi sarebbe stato l'ultimo a scendere. Io ho detto che saresti stata tu, ma David diceva il contrario che saresti scesa in fretta. Così abbiamo stretto una scommessa"

" Che chiaramente ho vinto io, il campione!" David si mette in posa dopo aver pronunciato queste parole.

Si crede furbo lui, come se non lo avessi visto  mettere al suo posto la mia piastra per capelli mentre ero intenda a sistemare la penultima valigia. Ha semplicemente calcolato che sarei scesa da lì a poco e ha di gran lunga approfittato di quella occasione per vincere facile, non se l'è fatta sfuggire.

"Bravo David" gli tiro un leggero pugno sulla spalla, sicura di essermi più fatta male io di lui.

Nel giro di una mezz'ora tutti sono pronti, ognuno con le rispettive valige e borsoni. Decidiamo di lasciare lì a Malibú le attrezzature per il mare, equivalente a: ombrelloni, frigo portatile, teloni, racchette, palloni e anche le pinne per il sub. Così da poter avere  il "pullman" più leggero. Thomas si è occupato sta mattina di fare benzina e di farsi raccomandare alcuni posti in cui potremmo sostare per fare i rispettivi pranzi.

Un giorno d'estate [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora