20 - Lui

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Sconosciuto's POV

Sono da ore gettata a sistemare queste pratiche e contratti.

Mentre finisco di firmare uno dei molti fogli, il telefono inizia a produrre una melodia. Chiaro segno che qualcuno mi sta chiamando.

Rispondo alla chiamata senza nemmeno vedere chi è.

"Buon giorno, studio dell'avvocato Ro-" la normale presentazione che dico sempre viene interrotta dall'altro interlocutore.

"Ciao, sono Henry" e chi poteva essere se non lui?

Se rifletto chiunque altro però meglio ignorare il pensiero.

"Che vuoi?" sono acida, ma lui se lo merita.

"Niente, volevo solo avvisarti di una cosa" gli dico di continuare "oggi andrò a casa per trovare i bambini!" sembra emozionato, guai in arrivo.

"Non sono bambini, hanno 19 e 16 anni! Che modi sono questi! Ti presenti da loro dopo tutto questo tempo?" si sente solo un "Si"

E poi mi riattacca in faccia.

Non può fare così! Con quale diritto vuole rivedere la mia bambina dopo tutto questo tempo!

Sono già sicura della sua reazione, meglio chiamarla...

Al 4 squillo risponde, ma non è la sua voce.

-Ciao Rose, sono Maddy -

"Oh ciao, dov'è Mary?" speriamo sia in tempo.
-Sta parlando con suo padre, è arrivato poco fa e lei ha perso le staffe, ha urlato e tutto il resto - forse il peggio è passato.

"Ditele che lei è forte che riuscirà a farcela e ditele anche che mi dispiace, mi dispiace che per colpa mia lei abbia questa vita" chiudo la chiamata dopo queste parole.

Devo andare a parlare con lui. Deve sapere una volta per tutte.

Vado in bagno, collegato all'ufficio, e mi sistemo capelli e trucco.

Sto indossando un completo pantalone e maglietta nero, dò due colpetti sue pantaloni per togliere quel leggero strato di polvere che si era creato mentre ero seduta alla scrivania e esco dal bagno.

Prendo chiavi, borsa, telefono.

"Buongiorno avvocato, come mai va via?" la mia segretaria Jennyfer si allarma.
"Stai tranquilla Jen, oggi ho deciso di prendermi la giornata libera" annuisce e io finalmente esco dallo studio, mi dirigo verso la mia auto, una jeep grigia, e salgo sperando che lui non abbia cambiato casa.

Alla radio passa A te di Giovanotti mi piace la musica italiana, mia madre è italiana.

Durante il tragitto c'è un divieto momentaneo perché due auto si sono scontrate, mi vengono in mente alcuni ricordi.

Inizio Flashback

Mary gioca felice assieme ad un bambino, lui fiero la presenta ai suoi genitori e questi ultimi sorridono alla mia piccola.

Si salutano e il mio tesoro viene verso di me quando si sente un forte urto e in aria si leva il pianto di un bambino.

Due macchine si sono scontrate una ha preso un palo l'altra si è ribaltata.

Mi avvicino con prudenza, in quella macchina riconoscono il volto del nuovo amico di Mary.

Fine Flashback

I ricordi fanno male!

"Mi scusi agente!" un poliziotto si gira e io continuo a parlare "Quanto tempo ci vuole per liberare la strada?" lui chiede ai suoi colleghi e poi con la mano fa il segno del 3.

3 Ore?!

Cosa faccio qui per tutto questo tempo?!

Ascolto la radio, passano varie canzoni sia straniere che americane.

La strada è stata liberata 40 minuti prima, così sono riuscita ad arrivare alla mia meta.

Suono il campanello e proprio lui mi apre.

"Ciao, dobbiamo parlare"

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Hola hola hola hola
in questo capitolo si capisce
chiaramente chi sia lo sconosciuto, vero?

V

i chiedo di mettere le stelline⭐
e qualche commento
così riusciamo a mandarla
nella home degli altri utenti.
Grazie mille❤️

Pubblicherò presto il prossimo capitolo.

Baci baci
Nessi😘

Un giorno d'estate [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora