•𝐋𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞•

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Narratore's pov

Tutti i presenti la fissarono leggermente stupiti per le parole da lei pronunciate. Sua madre, invece, si portò una mano alla fronte, rassegnata davanti al comportamento della figlia. Anche Iida e Midoriya rimasero parecchio sbigottiti dal fatto che la ragazza volesse affrontare direttamente la polizia.
Todoroki, invece, sembrava quasi intento a sostenerla. Odiava suo padre e non voleva che fosse lui a prendersi il merito per una cosa che non aveva fatto.
T:«Penso che Khloe abbia ragione. D'altronde anche questa regola di non poter usare i quirk è molto insulsa»
P:«Ragazzi, capisco le vostre motivazioni, il problema è che voi non lo avete attaccato per difendervi, se non mi sbaglio la colpa va a Iida, che non ha chiamato nessuno, ingaggiando da solo un combattimento. Mi dispiace, ma le regole sono regole, e vanno rispettate»
Khloe, sottovoce, in modo che nessuno potesse sentirla, disse che le regole sono fatte per essere infrante e che il poliziotto si stava sbagliando, ma non volle buttare altra legna sul fuoco.

Salutò i ragazzi, dirigendosi all'agenzia di sua madre. Camminarono in silenzio, godendosi la quiete di Tokyo a quell'ora. Le persone passeggiavano tranquille, il sole splendeva illuminando le vetrate dei palazzi e le chiome rigogliose degli alberi che costeggiavano la strada.
Erano quasi arrivate quando un urlo, proveniente dalla sede di Best Jeanist, interruppe la loro tranquillità. Khloe sorrise, riconoscendo la voce di Bakugou. Così decise di ottenere più informazioni su quello che era successo ai suoi amici la sera precedente e si teletrasportò da loro.
Lì dentro c'era il caos. Bakugou, con i capelli nuovamente sparati in aria, urlava contro l'eroe che stava cercando di mantenere la calma. La ragazza, non riuscendo più a trattenersi, scoppiò a ridere, attirando l'attenzione dei presenti. Beast Jeanist, ricoperto di gel per capelli, la salutò con un cenno della mano.
Il ragazzo biondo, invece, si avviò a grandi falcate verso di lei, con una vena che pulsava evidentemente sulla sua testa.
B:«Potresti spiegare a quel cazzo di bastardo che a me non interessa avere i capelli perfetti?»
Sbraitò ad un passo da lei. Khloe, che nutriva una leggera voglia di infastidirlo ulteriormente, sorrise compiaciuta, puntando gli occhi grigi sull'eroe davanti a sè.
K:«Beh, secondo me ci vuole un po' più di gel e una buona spazzolata»
Tutti gli apprendisti e pure l'uomo scoppiarono a ridere e Khloe si voltò nuovamente verso Bakugou. Un'aura demoniaca lo circondava e un'espressione tremendamente arrabbiata gli solcava il volto. Sembrava sul punto di sbranarla viva. Non lo fece, sebbene lei lo stesse effettivamente provocando.
La porta si spalancò, rivelando la bella figura della madre di Khloe, che la fissava rabbiosamente, intimandole di tornare all'agenzia. Aveva già combinato troppi danni e conosceva il temperamento ribelle della figlia, per questo necessitava di tenerla sempre sott'occhio.

Aihara, così si chiamava la madre di Khloe. Il suo quirk era molto simile al fuoco di sua figlia. Poteva manipolare, come meglio le pareva, delle fiamme viola, solamente che erano prettamente simili ad un fuoco normale, certo, derivavano anche esse dall'energia, ma non prendevano qualsiasi materiale. Nella scala degli eroi era la numero quattro, l'eroina di fuoco, che poteva concorrere con Endeavor, Lightning. Considerata una donna stupenda, dai lunghi capelli neri e lisci, gli occhi grigi, molto simili a quelli della figlia.
Sapeva incutere molto timore nella gente che le stava intorno, sebbene fosse una persona solare ed educata. Teneva molto alla figlia, cercando in qualsiasi modo di proteggerla, soprattutto dopo quello che era successo ad Isaac. Però, riteneva giusto che lei facesse le proprie esperienze, senza porle troppi limiti. Tuttavia, la ragazza, possedeva un carattere alquanto deciso e ribelle. Se una cosa era sbagliata, ma lei la riteneva giusta, non esisteva modo di farle cambiare idea. Come aveva dimostrato quella mattina.

Richiamò la figlia e si scusò con Best Jeanist per l'intrusione, però, quest'ultimo, pensò bene di far restare la ragazza, vedendo in lei un modo per calmare quel biondino spasemato che si ritrovava per le mani. Considerava il ragazzo stracolmo di potenziale, che purtroppo veniva offuscato dal caratteraccio il quale si ritrovava. Aveva tratti sia da eroe che da villain, tuttavia non avrebbe accennato questa cosa in presenza di Khloe, sapendo, dopo l'accaduto del festival sportivo, quanto la castana tenesse a lui.
Voleva essere sicuro di riuscire ad estrarre tutte le potenzialità di Bakugou attraverso l'utilizzo di Khloe.
Aihara acconsentì, non volendo sorbirsi tutte le lamentele della figlia su quanto fosse sbagliata la società in cui vivevano, lasciandola nelle mani del collega.

J:«Ok, ragazzi, oggi Khloe ci aiuterà nel corpo a corpo, visto che io non sono molto portato per questo genere di cose e voi dovete imparare»
B:«Eh? Lei? Quell'idiota non saprà nemmeno mollarmi un pugno»
Disse il ragazzo, con un sorriso beffardo. Che venne immediatamente replicato dalla castana.
K:«Osi sottovalutarmi, biondino?»
B:«Vediamo cosa sai fare»
J:«Fermi. Non è una competizione»
Ma i due erano già partiti a stuzzicarsi, divertiti dalle reazioni dell'altro.
L'eroe sospirò, dando il via allo pseudo combattimento.
Khloe, con qualche semplice mossa, che le fece provare dei dolori lancinanti alla caviglia, bloccò Bakugou, esattamente come aveva fatto al festival.
Con le mani gli teneva le braccia all'indietro e utilizzava lo stivaletto per bloccargli la schiena.
Non aveva tenuto conto, però, che lì non c'era un modo per buttarlo fuori dal campo e il ragazzo, in men che non si dica, ribaltò la situazione, grazie ai muscoli delle braccia molto sviluppati. Lei sospirò, pentendosi di non aver calcolato la forza muscolrare che possedeva Bakugou.
B:«Lo vedi? Stracciarti non è molto difficile»
K:«Questo lo dici tu»
Sorrise compiaciuta, bloccandolo nuovamente sotto il suo peso. La posizione poteva essere fraintendibile, ma entrambi non lo notarono nemmeno.
Best Jeanist li fermò, mandando in campo con Khloe un ragazzo moro che sembrava parecchio spaventato. Bakugou protestò, l'eroe non gli aveva fatto finire, impedendogli di vincere. Inoltre, il fatto che Khloe non si fosse nemmeno lamentata lo infastidiva, e non poco. Avrebbe bloccato a terra un altro ragazzo e questo lo irritava molto.
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Angolo Autrice

Ok, cercherò di aggiornare più spesso ;)
Ditemi ovviamente che ne pensate♡︎♡︎
E nulla, alla prossima♡︎♡︎

•𝚒 𝚠𝚒𝚕𝚕 𝚗𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚏𝚘𝚛𝚐𝚎𝚝 𝚢𝚘𝚞• 𝐁𝐚𝐤𝐮𝐠𝐨𝐮 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora