Madeleine Petsh(attrice di riverdale)

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Un po' a caso, ma ho un debole per le rosse

Un po' a caso, ma ho un debole per le rosse

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Madeleine's pov

Mi strofino gli occhi, poggiando il telefono sul tavolo. Sono giorni che io e y/n non facciamo altro che cercare un'appartamento.
Ormai stiamo insieme da due anni e abbiamo deciso di andare a convivere assieme, per non dover sempre scegliere o casa mia o casa sua.
Cerchiamo un'appartamento in centro città, non troppo grosso, così da poter avere tutta la privacy di cui abbiamo bisogno.

"Oh Madeleine, guarda questo!" esclama felice y/n avvicinandosi a me assieme al computer  "cucina e soggiorno openspace, una camera da letto, bagno gigante, due cabine armadio, lavanderia e poggiolo." legge per me, mentre mi sorride gioiosa.

"Non lo so, mi sa di inganno. Non è che ci hanno ucciso lì dentro qualcuno? Guarda il prezzo." mi alzo, dirigendomi verso la cucina, posando le due tazze di thè, oramai vuote.

"Vuoi ancora del thè?" chiesi, girandomi verso di y/n, che mi aveva raggiunto con il pc in mano. Annuisce e faccio partire il bollitore elettrico.

"Okay, allora questo lo scartiamo." si arrese, continuando però a non perdere fiducia, scorrendo fra i vari annunci.

"Eccolo." esclama felice, mentre verso il thè allo zenzero nella sua tazza preferita.
Scorro fra le vari immagini e titubo qualche secondo.

"Allora?" mi domanda impaziente.

"Si, questo sembra carino." replicò soltanto, voltandomi verso il lavandino.

"Solo carino? A me sembra perfetto per noi due." dice contrariata.

"Già però..." inizio ma non mi lascia finire.

"La posizione è perfetta, possiamo portare pure Jessy(il suo cane), c'è il parcheggio privato, un portiere." cerca di convincermi, ma io faccio ancora scorrere l'acqua che avevo lasciato aperta.

"Madeleine...posso farti una domanda?" annuisco, girandomi verso di lei "Tu vuoi davvero venire a vivere con me?" chiede con un filo di voce.

Ci penso qualche minuto, forse troppo, perché y/n si è già alzata dall'isola in marmo.

"Senti, non dobbiamo farlo perché lo voglio solo io! Pensavo che l'idea piacesse anche a te, che ti rendesse felice come fa con me ma sembra che tu stia semplicemente facendo un favore a me." urla arrabbiata, uscendo dalla mia cucina.
La rincorro fino a fuori casa, dove, dopo aver preso tutta la sua roba, prende un taxi e corre via.

Ritorno in casa e chiudo tutto, poi mi precipito con la macchina al suo appartamento in periferia.

"Alfred, y/n è a casa?" domando al portinaio che annuisce, mi incammino verso l'ascensore, ma le sue parole mi fermano.

"Non vuole vederti, non ti aprirà la porta."

"Lo so." ammetto "Ma non posso lasciarla andare così facilmente."

"Dalle del tempo, ti ama. Lasciala riflettere e fallo anche tu. Non la perderai se sai esattamente cosa vuoi." Alfred aveva ragione.

"Okay, stammi bene Alfred e salutami la piccola Chloe(la nipote di Alfred)" 

"Certo, sarà felicissima." gli sorrido e torno a casa.


UNA SETTIMANA DOPO

Il campanello suona e svogliatamente mi alzo dal divano per aprire la porta. Il lungo pigiama striscia sul pavimento mentre mi trascino per casa.
Apro la porta senza controllare chi potesse essere, non mi importa più niente, se non di rivedere y/n.

La sua testa si alza e incontro gli occhi che tanto amo.

"Hey" mi saluta cauta, ricambio il saluto e la lascio entrare.

"Hai cambiato la televisione." accenna al fatto che per sbaglio ti è caduta un po' d'acqua su quella vecchia.

"Sì, la vecchia ha avuto un guasto." annuisce.

"Siediti." la invito.

"Mi sei mancata." dico con gli occhi lucidi.

"Anche tu, ma avevo bisogno di pensare." mi risponde dispiaciuta.

"Sì lo so, ne avevo bisogno anche io. Voglio che tu sappia che tu sei, per me, l'amore della mia vita. Non voglio rischiare di perderti per questo mio stupido errore, quindi ho fatto una cosa un po' avventata." le confesso passandole una busta bianca che lei apre "Ho già firmato e pagato i primi 6 mesi, manca la tua firma, ovvio. Ma ti eri innamorata di quell'appartamento e ho deciso di rischiare."

Y/n mi ascolta attentamente e poi mi prende la mano, stringendomela dolcemente, poi mi bacia.

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Niente, sono bisex.

-imon sureso






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