Bucky Barnes

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GiuliaCuci8 ecco a te. 

Bucky è partito ma non è tornato

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Bucky è partito ma non è tornato.
Quando è uscito dal cancello del campo in cui siamo fermi, un pezzo del mio cuore è andato con lui.
La collana che indossava accompagnava quella porzione.

Avevo fatto scontrare i nostri occhi un'ultima volta, prima di vederlo attraversare quel confine che lo avrebbe mandato alla morte.
Non era tornato, non l'avevo più visto e solo dopo mi sono resa conta di quanto lo amassi.

Fortunatamente il lavoro da chirurgo d'emergenza mi ha tenuto parecchia impegnata, se no sarei impazzita sul serio.
Peggy, ogni tanto, veniva nella mia tenda e mi parlava. Sapevo dei sentimenti che sia lei, sia Steve provavano per l'un l'altro ed ero felice per questo.
Non avevo idea che Steve non sapesse di Bucky fino a che, un giorno, si era precipitato all'accampamento correndo, seguito da Peggy.

Poi mi avevano detto che Steve voleva salvare Bucky e che sarebbe partito subito.
Ero presente quando è saltato dall'aereo di Stark e lo avevo abbracciato, augurandogli buona fortuna.

"Te lo riporterò." mi aveva sussurrato all'orecchio prima di saltare da quell'aereo.

Ma se solo lo avessi fermato.
Se solo lo avrei bloccato lui non avrebbe buttato la sua vita.
Avrei avuto almeno lui.
Ma la realtà è che ho solamente sbagliato.

I giorni passano, e la speranza si affievolisce nei nostri cuori. Peggy cerca di essere positiva e ogni giorno mi ripete di avere fede. Sorride sempre.
Mio padre mi ha promesso di aspettare fino all'ultimo per scrivere la lettera che tutti odiano, la lettera di condoglianze di Steve.
Mi ha concesso un altro giorno, e poi dovrà inviare quella lettera.

Vado a dormire in ansia, con la paura che Steve, che Bucky potrebbe non tornare più. Che al suo funerale, non potrò guardare il suo corpo perché è dall'altra parte della linea nemica. 
Sogno degli occhi blu che conosco a memoria, di quel ghigno frizzante, di quella lingua affilata.
Avrei voluto stringerlo a me ancora una volta, poter affondare la mia testa sul suo petto, fare l'amore ancora una volta.

La mattina mi sveglio presto e vado subito alla tenda di mio padre, dove già Peggy è in piedi.
Mio padre ci guarda qualche secondo prima di firmare la lettera. Delle grida ci attirano fuori dalla tenda e io corro fuori, speranzosa.

Il cancello è aperto e una grande folla si è riunita per acclamare e salutare le persone. Davanti a tutti ci sono Bucky e Steve che mi sorridono.
Li raggiungo e abbraccio Steve, poi mi giro verso l'amico e mi fermo.
Ho sognato tanto questo momento, sperato e pregato così tanto affinché tutto questo accadesse che non sono pronta a far finire tutto questo.
I nostri occhi si incontrano e il tempo si ferma.
Ha un taglio sullo zigomo, del sangue nell'orecchio-devono averlo torturato-, la barba più lunga del solito ma che lo reste bellissimo, la camicia verde è sgualcita, i primi bottoni aperti. Porta la nostra collana sempre al solito posto. 

"Ciao

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"Ciao..." sussurra Bucky, sospirando poi. Una lacrima mi cola sulla guancia e poi gli corro subito incontro.
Mi avvolge in un'abbraccio e mi solleva in aria, facendomi girare, poi mi riposa a terra.

"Non svegliarmi Bucky." sussurro sul suo petto, mentre lo stringo a me.

"Tranquilla, è tutto reale." mi solleva il mento e mi bacia.

"Dio quanto mi sei mancata."

"Tu di più." controbatto e lo bacio ancora.

****poco tempo dopo****

"Io..." sussurra desolato Steve guardandomi.

"No vattene. Hai già fatto abbastanza. Mi avevi promesso che non si sarebbe fatto male e ora è morto, piangerò su una tomba vuota. Mi avevi promesso che me lo avresti riportato intero e ora non sai manco dove sia il suo cadavere. Sono stanca delle tue promesse, ho già patito le pene dell'inferno." replico dura e sprezzante. In fondo so che non è colpa sua, ma lo odio in questo momento.

"Okay, me ne vado" va verso la porta ma si ferma sul ciglio di essa "Bucky avrebbe voluto che lo avessi tu." lascia davanti alla nostra foto, la nostra collana.

Mi convinco che tutto questo rimarrà solo un brutto ricordo, cerco di autoconvincermi.

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Mi dispiace tanto, ma se si tratta di una storia di amore prima della fine della seconda guerra mondiale finisce per forza così.

-imon sureso

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