!Ciao Ragazzi/e prima di iniziare vorrei ricordarvi che la storia è ambientata quando i personaggi hanno 16 anni!
Ray's pov
Ero nella mia stanza d'ospedale, il giorno dopo sarei potuto andarmene, cosa che mi tranquillizzava molto. Dormendo da solo mi erano tornati gli incubi, Emma era l'unica persona che riusciva a farmi stare bene, per questo mi sentivo uno schifo dopo la nostra litigata.
Dopo quasi un'oretta di pura noia si aprì la porta facendo entrarono due figure: Don e Gilda.
Don aveva un casco tra le mani, quindi pensai che era venuto qui con la sua moto accompagnando Gilda, ormai stavano insieme dai più di sei mesi e tra l'ora andava tutto benissimo.
Mi salutarono e si sedettero di fianco al mio letto d'ospedale.
Ray: Ciao Don, ciao Gilda
Don/Gilda: ciao Ray
Don: come va amico? Adesso stai meglio? A scuola manchi a tutti
Ray: a scuola manco veramente a qualcuno che non siate voi? Mi sorprendete così, comunque sì sto meglio
Gilda: dai Ray non fare così, manchi veramente anche ai nostri compagni, soprattutto a Emma.
Don: già
Ray: Emma come sta?
Gilda: tutto bene, l'aiuta molto Norman, è sempre con lei
Sbuffai, mi dava fastidio che adesso Norman era lì con Emma, solo a pensarlo mi assaliva una rabbi tremenda.
Don: quand'è che ti dimettono?
Ray: Domani pomeriggio, solo il tempo di fare alcuni controlli
Gilda: Perfetto, vuoi che passiamo a prenderti?
Ray: no, tranquilli ragazzi.
Don: ah, ok, se hai bisogno chiama però
Ray: sì tranquillo
Gilda: noi ora dovremmo andare, ma ci vediamo domani, quando ti dimettono
Ray: si va bene, ciao ragazzi
Don/Gilda: ciao Ray
Uscirono dalla stanza mano nella mano, e io rimasi da solo nella camera.
Quella sera ebbi di nuovo gli incubi, mio padre davanti a me, mentre mia mamma di fianco, mi ripetevano che ero un errore e per questo dovevo essere punito. Dopo di che mio padre iniziava a darmi pugni e calci. Più che un incubo ho sempre pensato che fosse il ricordo della prima volta che mi aveva messo le mani addosso.
Skip Time
Tornai verso casa di Emma, che ormai potevo considerare anche mia, apri la porta e mi diressi verso camera nostra. Non ebbi il coraggio di aprire la porta, quindi mi ci appoggiai, mettendomi le cuffiette con la mia canzone preferita: Waves.
Non sapevo il perché ma nelle righe di quella canzone riuscivo a rispecchiare una parte di me.
Stetti lì seduto qualche minuto ascoltando la canzone ripetutamente. Decisi di aspettare a parlare con Emma, e di andare a fare un giro fuori, avevo bisogno di schiarirmi le idee.
.
.
.
Spazio Autrice
Ciao ragazzi/e,
ecco a voi un nuovo capitolo, e anche svelato il mistero del nome del titolo.
spero che vi piaccia, non ho altro da dire se non ci vediamo nel prossimo capitolo!
STAI LEGGENDO
Waves [Ray x Emma]
Teen Fiction!Allora questa è la prima storia che ho scritto e il mio modo di scrivere è cambiato radicalmente, perciò siate clementi! !All'inizio potrebbe sembrare una Emma X Norman, ma è solo per il percorso della storia! !non c'entra niente con il manga o con...