Verso l'ignoto

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Edward's POV

Finalmente riuscì a riflettere con calma. La voce che sentivo non era quella di una persona: ora ne ero certo. Quella strana chiave...era stata lei ad attirarmi a sè l'altra volta. Poteva essere la causa di tutto? Così andai di corsa dove era posizionata. L'energia formidabile che emanava non era diminuita neanche un pò. Ma perchè gli altri sembravano non accorgesene? Forse era davvero una trappola dei Volturi! Un lato di me voleva andare subito ad avvisare tutti , ma allora perchè ero così curioso di quello strano oggetto? Ciò che stavo per fare era sicuramente rischioso, ma vinse il lato meno nobile di me... e presi la chiave tra le mani. Un fascio di energia partì da lei, per poi sparire quasi subito. Il senso di colpa per aver sicuramente messo in pericolo coloro che amavo si fece strada, eppure rimasi affascinato. Tanto valeva ormai seguire la direzione indicata dalla chiave. Sentivo che essa mi guidava durante la mia corsa, e arrivai in un luogo fin troppo familiare: la radura in cui ci eravamo conosciuti io e Bella. Mi lasciai trasportare dai ricirdi, ma venni distratto da una luce al centro della radura. Osservai meravigliato, fino a quando il bagliore si trasformò in una serratura luminosa. Senza rendermene conto, la chiave che tenevo in mano mi fece alzare un braccio, puntando la serratura. Ovvio. " Papà, che stai facendo?" la voce di mia figlia mi interruppe.

Poco prima...

" Adesso volete dirmi esattamente che succede?" Reneesme fece fermare tutti. Il gruppo si era diretto a casa di Jacob. " Tesoro..." iniziò a dire Bella
" Ti prego, mamma! Che mi state nascondendo?". Tutti guardarono Alice " Neanche noi stiamo riuscendo a capire, Reneesme" disse Alice alla nipote. " In ogni caso credo che non dovevamo lasciare solo papà! Siamo una famiglia, le cose si risolvono insieme!". Bella sospirò " Credo tu abbia ragione". La vampira si voltò e vide gli sguardi dispiaciuti di tutti. " Allora, andiamo!" disse Carlisle. Arrivarono a casa di corsa, con Jacob che teneva tra le braccia Reneesme: a volte era una seccatura non aver ereditato la velocità del padre. Edward non si trovava da nessuna parte. " Ma la chiave non era lì?" disse Jasper, indicando la parete ormai vuota. Bella entrò nel panico " Seguiamo la sua scia! Potrebbe essere pericoloso, attiverò lo scudo!" disse lei tutto d'un fiato. Tutti arrivarono così alla radura che Bella conosceva bene. Il dispiacere che lei provava nel sapere che quel posto non era più un segreto tra lei ed Edward venne sovrastato dallo stupore che le suscitò la scena che aveva davanti: una serratura luminosa aleggiava al centro della radura, mentre Edward, grazie alla chiave regalata dai Volturi, sembrava volerla aprire. " Papà, che stai facendo?" Reneesme l'aveva anticipata. " Siete tutti qui..." disse Edward, voltandosi e andando verso il gruppo. " Che cos'è esattamente?" domandò Carlisle, indicando la luce dietro Edward, dando mostra della sua insaziabile curiosità. " Non lo so ..." rispose Edward "...ma questa chiave... è speciale. Magica, direi." " Magica?' Bella alzò un sopracciglio. Edward le fece spallucce " Se esistiamo noi..." Bella si fece pensierosa. " Ma allora perchè i Volturi ce l'hanno ragalata?" chiese Rosalie. Edward scosse la testa " Non ne ho idea...l'unica cosa che so con certezza è che è stata lei a farmi stare male poco fa". " Cosa?" il tono di Bella salì di un'ottava " fa tutto parte di un piano dei Volturi, ora ne abbiamo la certezza!". " Di certo è così ma...se vogliamo mettere un punto a questa storia dobbiamo vedere di che si tratta e cosa vogliono da noi. Non vi chiedo di venire con me, ma in ogni caso io sono pronto a fare questo salto nel vuto". Edward sapeva essere carismatico quando voleva. Guardò intensamente Carlisle, che alla fine cedette : " Va bene, verrò con te." " No! Ti prego..." Esme aveva Carlisle per il braccio. Lui le sorrise: " Tornerò, lo prometto". " Adesso voglio proprio capire perchè le mie visioni sono bloccate!" disse Alice. " Allora ti seguo" la incalzò Jasper. Alice non potè replicare: sapeva quanto Jasper fosse testardo, e non replicò. " Sembra divertente!" solo Emmet poteva essere di buon umore in questa situazione. Rosalie alzò gli occhi al cielo: ora era obbligata anche lei ad andare per non lasciare Emmett solo. " Il branco combatterà" si offrì Jacob. " No" obiettò Edward " è meglio che tu rimanga qui a proteggere Esme e Reneesme". Jacob annuì: Reneesme era la sua priorità. " Ma!" iniziò a lamentarsi lei. " Ti prego, non rendermi le cose più difficili!" la interruppe Edward. Reneesme non trovò argomenti validi per andare contro la volontà del padre, e corse ad abbracciarlo." Ti voglio bene, papà" disse. " Anche io" e mentre lo diceva Edward baciò la fronte di sua figlia, poi guardò Bella. Quest'ultima stava mascherando la sua rabbia: perchè le cose dovevano cambiare proprio adesso? Ma si fece coraggio : " Quando ti ho sposato ho fatto una promessa, e la manterrò. Ma non chiedermi di non proteggerti, perchè lo farò a costo della vita". "Grazie" le rispose emozionato il vampiro dai capelli bronzei. Era giunto il momento dei saluti. " State attenti!" disse Carlisle ai tre che dovevano rimanere, e loro annuirono. " Alice, ma davvero non riesci a vedere niente?" le domandò,Bella, frustrata. Un sorriso si dipinse nel viso della vampira veggente " Ora si! Si tratta di...un ragazzo. È come se lui fosse uno squarcio di luce nei buchi neri delle mie visioni!". " Bene!" disse Edward, puntando la chiave nella serratura " speriamo di arrivare proprio da lui!" La serratura si attivò, e una luce avvolse quelli che erano in partenza. Dopo che essa sparì con loro, Jacob sospirò: il matrimonio era stato rimandato.

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