Capitolo 5: Una Riunione Speciale!

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Nei giorni successivi passai il tempo a riposare. Mio padre chiamò un medico per farmi visitare, e fortunatamente i tessuti si stavano già ricostituendo, quindi sarei guarito nel giro di qualche giorno.

Tre giorni più tardi, circa alle ore quindici, bussarono al portone di casa. I miei genitori erano fuori per lavoro, così andai ad aprire e mi trovai davanti il signor Haganezuka.

Kōri

«Buongiorno signor Hotaru. Prego, entri pure,» dissi mettendomi di lato permettendo il passaggio del fabbro.

Egli entrò e fece un rapido inchino. Era vestito esattamente come il giorno in cui lo avevo incontrato a Komatsu, e portava in entrambe le mani dei sacchi.
Da uno di questi tirò fuori uno splendido contenitore in legno, finemente ricamato con motivi dorati.

«Spero che le mie richieste non abbiano causato troppi problemi durante la forgiatura.»

Hotaru

«Oh no signore, la forgiatura è andata perfettamente, grazie anche alla eccellente qualità della pietra di minerale cremisi scarlatto da voi scelta. Penso che questa sia la spada migliore che io abbia mai creato.»

Kōri

«Sono davvero felice di sentirglielo dire. Posso vederla?»

Hotaru

«Certamente! Ecco a lei.»

Haganezuka aprì la scatola di legno, rivelando una splendida spada dall'elsa rossa e bianca che presentava uno tsuba bianco a forma di fiocco di neve. La lama invece, di un grigio satinato, splendeva fiocamente ai raggi del sole che filtravano tra le finestre.

Kōri

«È davvero una lama di ottima fattura, i miei più vivaci complimenti,» dissi sorridente.

Hotaru

«La ringrazio infinitamente. Ora può prendere la spada in mano. Il colore che essa irradierà sarà lo specchio del vostro destino.»

Dopo l'affermazione del fabbro Haganezuka presi un respiro profondo e afferrai la spada dall'elsa. Dopo un leggero bagliore la lama si colorò di un rosso granata, molto scuro.

«Rosso profondo ... simbolo di determinazione, rabbia, sangue e vendetta. Sicuramente una tonalità di questo colore che non si vede spesso. Lei è molto fortunato signore.»

Kōri

«La ringrazio signor Haganezuka. È stato un piacere.»

Hotaru

«Il piacere è stato tutto mio signor Kōri. Ora la devo salutare, ho delle altre Nichirin da consegnare ai rispettivi proprietari. Arrivederla!» Esclamò il fabbro uscendo di casa.

Qualche minuto dopo

Rimasi incantato per qualche minuto a guardare la spada. Era davvero perfetta, esattamente come me la ero immaginata.

La riposi nel fodero e feci per dirigermi verso la mia camera, quando una voce acuta e gracchiante fuori da casa attirò la mia attenzione.

Voce

«Craaaaaa! Kōōōōri al rapporto! Il Demon Slayer Tsumetaze Kōōōōri è richiamato a una riunione speciale! Kōōōōri al rapporto!»

Era uno dei corvi per gli avvisi importanti in dotazione al corpo ammazzademoni.

Kōri

"Una riunione speciale? Chissà chi vuole vedermi..." mi chiesi.

«Prendo le mie cose e possiamo partire corvo!» Esclamai sporgendomi fuori dalla finestra.

Presi la nuova lama Nichirin e indossai l'Haori che mia madre aveva cucito in quegli ultimi giorni per celebrare il mio successo nell'esame per diventare un Demon Slayer. Era un bellissimo Haori azzurro ghiaccio, la cui parte inferiore sfoggiava molteplici fiocchi di neve bianchi ricamati finemente a mano.

«Dovrei avere tutto... lama c'è, Haori c'è, bende di riserva per la mano ci sono. Si, ho tutto.»

Così uscii da casa dopo aver salutato e preventivamente avvisato i miei genitori con un foglietto lasciato poco davanti alla porta di ingresso. Il corvo non volle dirmi dove fossimo diretti, a detta sua era un'informazione segreta che ancora non poteva rivelare.

Qualche ora dopo

Il viaggio fu lungo, ma molto tranquillo. Dopo aver superato Komatsu trovammo sul ciglio della strada un bellissimo carro di legno intarsiato con delle finiture dorate lungo tutti i fianchi. Era trainato da due cavalli bianchi, e avrebbe dovuto portarci verso il porto più vicino. Una volta arrivati salimmo sulla prima nave per l'isola principale del Giappone. Io decisi di dormire e riposarmi per tutto il tragitto sul mare.

Una volta arrivati salimmo su un secondo carro e chiesi nuovamente al corvo quale fosse la mia destinazione, e come risposta ricevetti un semplice - Craaaa Leader! Craaaa -  che mi fece sgranare gli occhi dallo stupore.

"Il Leader del Corpo Ammazzademoni vuole parlarmi? Ma sono solo un Mizunoto, cosa avrà mai da dirmi... chissà, magari al quartier generale potrò vedere un vero pilastro!"

E mentre continuavo a fantasticare su uno dei miei più grandi sogni, ovvero l'incontrare un vero Hashira, arrivammo al Quartier Generale del Leader Ubuyashiki, colui il quale era a capo di tutto il Corpo. Accostammo davanti ad un grande cancello di legno, scendemmo dal carro e le porte si aprirono lentamente...

L'atmosfera all'interno sembrava tesa. Gruppi di inservienti giravano senza fine in maniera agitata. Ormai era notte fonda, ma sapevo di trovarmi in un luogo sicuro, forse il più sicuro di tutti.

"Chissà cosa sta succedendo, sembrano tutti in ansia... forse c'è stato un attacco dei demoni di recente? Eppure è strano, in un posto come questo..." pensai.

Superammo il cancello e venimmo fermati da un gruppo di guardie che indossavano una uniforme nera con delle rifiniture bianche.

Guardia

«E tu chi sei? Non sono permessi ragazzini qui, vai via!»

Kōri

«Sono Tsumetaze Kōri, un Demon Slayer di grado Mizunoto. Mi è stato comunicato che il leader Ubuyashiki vuole tenere una riunione in mia presenza.»

Dopo una rapida controllata al carro e dopo aver chiesto informazioni ai suoi superiori, la guardia ci lasciò passare.

Guardia

«Oh, mi scusi tanto. Non ero a conoscenza di questo fatto, prego passi pure.»

Iniziai nuovamente a camminare, e dopo qualche istante, senza che potessi sapere come, venni affiancato da due piccole fanciulle. Erano le esaminatrici dell'esame da Demon Slayer. Mi scortarono fino a un piccolo terrazzo su cui erano presenti delle porte scorrevoli. Mi inchinai, e le porte si aprirono.

...

Demon Slayer: La Spada della tormentaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora