Capitolo 11: Il Salvataggio

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Kuruko

«Ammetto che per un attimo mi hai spaventato... che diavolo era quella roba?! Va beh poco importa, ormai è la vostra fine. Capo, poss-»

Tsumetaze

«È stata tutta colpa mia. Se solo non fossi stato così egoista... così debole... non sarebbe morto nessuno.»

Conficcai la Nichirin a terra, e la utilizzai come sostegno per alzarmi.

Kuruko

«Stavo parlando, insolente bastardo!»

Il demone tirò un calcio alla mia spada, spezzandola di netto.

«E tu speravi davvero di recidere la mia testa con una spada da quattro soldi come quella? Davvero divertente! Hai idea di quanto sia duro il mio collo?»

Tsumetaze

«Non mi interessa. Hai idea di quanto abbia lavorato il signor Haganezuka per forgiare quella lama? Hai appena distrutto il lavoro di settimane!» Urlai al demone mentre cercavo di recuperare quanto possibile dalla lama spezzata.

Kuruko

«Non serve a niente urlare, ormai non ti servirà più questa inutile spada. Rimane comunque lodevole il tuo impegno... sei davvero resistente. Nessuno si è mai rialzato do-»

???

«Pessima mossa.»

Kuruko

«E tu chi saresti? Oh sei grosso... ehi capo, dovrei mettere a tacere pure lui o vuoi tenere per te la preda migliore?»

Mi girai di scatto cercando di vedere nell'ombra la figura che aveva parlato, ma l'unica cosa che risaltava da quella sagoma era un bagliore viola scuro, probabilmente proveniente dalla sua lama.

Tsumetaze

«Un ammazzademoni? Scappa finché sei in tempo! Hanno massacrato quasi tutti...»

«Nemmeno il mio miglior Kata ha funzionato... le lune sono su tutt'altro livello. Non voglio che altre persone muoiano per colpa mia.»

Mukago

«Quel bagliore viola, che sia... no, impossibile. Lui non avrebbe motivo di essere qui in questo momento. Roku, Kuruko, attaccate quel bastardo e poi fate fuori anche gli ultimi due!»

???

«Oh beh, prima però dovete soffrire un po' per quello che avete fatto alle spade di questi ragazzi... non credete?»

Tsumetaze

"Questa voce... è il signor Wakabe!"

«Signor Wakabe! Mi perdoni... non siamo riusciti a portare a termine la missione.»

Wakabe

«Raccogli le spade, prendi la ragazza ancora viva e mettiti in disparte. Al resto ci penso io.»

Tsumetaze

«Ma... posso ancora combattere! Mi basterebbe prendere la ni-»

Wakabe

«Fai quello che ho detto e non controbattere. Per caso vuoi morire anche tu come gli altri?»

Tsumetaze

«Agli ordini...»

Presi in braccio Hiseki, ancora priva di sensi, e mi allontanai di qualche metro.

Mukago

«Kuruko, non lasciarli scappare!»

Lo scagnozzo si lanciò in corsa a una velocità spaventosa, chiudendo le distanze in pochissimi istanti.

Demon Slayer: La Spada della tormentaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora