giornata felice

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era mezzo giorno ero tornata a casa dei miei genitori e avevo preso il mio cagnolino che tanto adoravo , ho preso un caffè con la nonna e salutato mio cugino , mi voleva tanto bene si vedeva da come mi guardava ...
mentre passeggiavo a piedi per Roma per arrivare al punto di destinazione mi arrivò un messaggio da Veronica
"ehi Giugiu buongiorno , ti piacerebbe passare pomeriggio a casa mia per un caffè avrei bisogno di una mano per il mio nuovo progetto e penso che tu sia la persona giusta ... fammi sapere💕"
lavorare per Veronica mi faceva stare bene , aveva avuto anche un'altra bambina con Andreas , ha voluto che gli facessi la madrina al battesimo,perché avevamo stretti un rapporto madre e figlia , i suoi figli passavano anche dei pomeriggi o delle notti con me , durante il primo periodo della fine della storia con Sangio loro mi hanno aiutata molto , facendomi sempre sentire bene ...
"ciao Vero si che vengo va bene per le 16.00?"
"sisì ci vediamo dopo allora i bimbi non vedono l'ora di vederti sai ahahaha "
li adoravo
"siiii anche io non vedo l'ora di vedervi "
mentre scrivevo questo messaggio mi era arrivata la posizione di Giuseppe con scritto un messaggio
"li troverai una ragazza ,che ha una busta con un palloncino per te tu prendili e vai via ,io non sono potuto venire ,ciao Giulia grazie 💕"
mi sentivo un po' presa in giro ,i miei dubbi che non tenesse a me e che mi usava sopratutto per la fama erano ormai divenuto chiarezze ,e cosa fare quando hai un quasi ex stronzo? aggiorno la tua migliore amica
"amaaaa"scrissi , neanche il tempo di inviare che mi rispose immediatamente
"amaaaaa dimmiiiii"
gli inoltrai tutti i messaggi di Giuseppe , lo offese bene bene e io stavo morendo di risate a immaginarmela a dire male allungata al letto mentre giocava con il cubo di Rubik era unica .
andai al luogo stabilito esattamente davanti al Colosseo e trovai una donna sui 45 anni con un palloncino e una lettera , mi avvicinai e lei senza dirmi niente mi prese le mani e mi diede quei 2 oggetti
mi andai a sedere sui gradini ed ero pronta a leggere la lettera , non ero preoccupata e nemmeno calma non sapevo come mi sentivo forse un po' da atteggiamento da menefreghista perché ormai ero coerente con il fatto che sia io che lui non ci amavamo davvero ma era una specie di copertura di scudo umano dove ci siamo riparati a vicenda.
iniziai a leggere ...
"cara Giulia
ci sono circostanze in cui le parole non servono e questa, per me sarebbe una di quelle. Visto che però una spiegazione per tutto quanto è necessaria, cercherò di usarne il meno possibile, perché la verità non è né prolissa nè pomposa.
Inutile negarti che dal mio punto di vista, la nostra relazione è arrivata al capolinea e cercare di continuare servirebbe solo a farci del male vicendevole: i percorsi della nostra vita sono proseguiti su binari paralleli, ed ora è necessario che ognuno di noi prosegua in maniera autonoma la propria strada.
E' bene farlo ora che c'è rimasta reciproca stima e affetto, prima che questi sentimenti siano sostituiti dalla rabbia e dal risentimento che cancellerebbero tutte le cose belle e buone che abbiamo costruito assieme.
Esco dalla tua vita portando nel mio cuore le esperienze più belle e più profonde che fino ad oggi ho vissuto, esco dalla tua vita con il ricordo imperituro di una ragazza dolce ed affettuosa che mi ha amato in maniera sincera, reale e totale.
Non esco da questa relazione pensando sia stato un fallimento, anzi, la ritengo una tappa fondamentale e indispensabile per entrambi; un percorso di vita che ci ha arricchito e ci ha maturato.
Esco senza rimpianti, facendo tesoro degli errori che ho fatto: ho imparato che bisogna sempre dire la verità, che non bisogna tenersi le cose dentro, che bisogna sempre essere se stessi: mi assumo tutte le responsabilità dei miei errori, e ti chiedo sinceramente scusa se ti hanno arrecato dolore e .preoccupazione.

Ti sarei grato volessi accettare questa mia scelta, che da parte mia è irrevocabile: mi spiacerebbe attribuissi questa mia risoluzione ad altri, perché gli altri, indipendentemente dalla loro approvazione o disapprovazione non centrano nulla. Se vuoi prendertela con qualcuno prenditela con me perché sono io che ho maturato questa difficile decisione.
Maturità diceva un mio amico, significa sapere quale è il momento per andarsene: e per me quel momento è arrivato.
Non ti chiedo né di capire, né di perdonarmi ma solo di accettare la mia scelta che anche per me è dolorosa benché inevitabile.

Lontani ma vicini //sangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora