CAPITOLO 7

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non corro molto spesso, mi capita di farlo solo quando non ho molto da studiare. per mia fortuna i compiti per il giorno dopo li avevo già fatti. sono andata a prendere la mia tuta che era nel mio armadietto della palestra. li di solito si allenano gli avengers ma io avevo lo stesso il mio armadietto, modestamente il più grande. papà mi adora. corsi per non so quanto tempo, avevo davvero bisogno di distrarmi, però avevo comunque bisogno di riposarmi così mi sedetti su una panchina. "già stanca?" riconoscerei ovunque quella voce. era Steve. "mi segui per caso?" "no ma mi hai fatto venire voglia di correre" "io non sono un esperimento della seconda guaerra mondiale...sono una persona normale con una certa cosa chiamata resistenza fisica che varia in base alle persone. lo sapevi questo vero? oppure questo non c'era scritto nei tuoi libri di scuola?" il sarcasmo di mio padre non mi manca. "senti volevo dirti scusa per prima, per come mi sono comportato nei confronti di Bucky mentre stava con te." sapevo che stava pensando a qualcosa, ma non riuscivo davvero a capire cosa, per quanto mi impegnassi, sembravo stitica, ma non ci riuscivo. a quanto pare il mio potere non funziona sempre. "ma che ti succede?" Steve mi sventolò una mano davanti il viso. "oh niente, niente tranquillo" ok se n'era accorto. che figura di merda. "ok se permetti io torno a casa, sperando di non ritrovarti lì. sono convinta che un giorno ti troverò a dormire tra i miei genitori nel loro letto" scoppiammo entrambi in una risata. è davvero bello quando sorride. si, beh, è bello sempre, però quando sorride ho una certa sensazione di calore, ogni volta. tornai a casa e Morgan stava guardando la tv. "ehi piccolina, mi faccio una doccia e arrivo ok?" "va bene t/n. oh un uomo strano parlava di te con papà prima" "che fai la spiona adesso?" "se si parla di te si" "mh ok, arrivo subito". andai a farmi la doccia e mentre il getto d'acqua mi bagnava la schiena pensavo a Steve, a Bucky, al mio potere... ma in particolare al fatto che prima ero convintissima dei sentimenti che provavo per Steve ma da quando ho incontrato Bucky ,e soprattutto dopo quella chiacchierata, non ero più sicura di provarli solo per lui. uscii dalla doccia, mi asciugai i capelli, mi misi il pigiama e andai da Morgan. "ma quanto ci hai messo. un secolo" si lamentò la bambina. "tesoro non ci ho messo nenanche mezz'ora" ribattei io. "io non lo so l'orario mia cara signorina quindi per me è un secolo" "ok va bene... un secolo" è piccola ma aggressiva quando vuole avere ragione. "ehi bimbe" era papà "ciao papino" io e Morgan lo salutammo all'unisono. "non andate a dormire tardi, ok?" "si papà" "oh t/n domani non andrai a scuola, dobbiamo fare una cosa" "oh ok" spero proprio che sia una cosa che riguarda gli avengers. però proprio il giorno che non avevo materie pesanti non dovevo andare a scuola. ho scritto a Peter che il giorno dopo non sarei venuta a scuola, ho messo a letto Morgan e poi sono andata anche io a letto. mi sono addormentata quasi subito pensando a Steve. mi aveva seguito perchè voleva stare con me?

THE TONY STARK'S DAUGHTER/ I'M IN LOVE WITH STEVE ROGERSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora