U n o.

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U n o.

Lo osservava muoversi, era quasi manietico, era seducente e Aka non riusciva veramente a capire come facesse.

"Visto? Sei più bravo di me. Fallo tu!"

Tancredi buttò gli occhi al cielo per poi sedersi sugli scalini insieme a Luca.

Lo guardò per qualche secondo e intravide il suo malessere, non disse niente, si limitò ad appoggiare la sua testa riccioluta contro la spalla del biondo.

"Pensi di perdere il punto?"
"Non penso di perderlo, é sicuro."
"Mhm...va bene. Ma sai che non posso farlo io vero? Dovrei sfidare la mia stessa squadra."

Aka ridacchiò poggiando anche lui la testa sull'altro.

"Pensi che andremo lontano?" Chiese il biondo.
"Intendi nella vita?"
"Anche."
"Sai Aka, penso che sarebbe meglio non chiederci queste cose ora, ci fa solo andare in paranoia"
Luca sospirò, mentre cercava di mettere in ordine la mente.

Tutto gli bruciava in quel momento; aveva fuoco e ghiaccio in pancia, era tormenta ma era anche mare piatto.
Il suo percorso era iniziato nel migliori dei modi, aveva una ragazza ed era il favorito quasi in tutto, ma col passare dei mesi si rese conto che forse non era tutto rosa e fiori e che quella bolla in cui era finito lo stava inghiottendo sempre di più.

Avrebbe potuto aprire la parentesi Martina, ma preferiva di no, era semplicemente troppo stanco per continuare ad assecondare il suo comportamento, a questo punto, non abbastanza maturo per la sua età.
Non gliene faceva una colpa, Martina gli aveva fatto bene dopotutto, e in cuor suo era consapevole che ogni volta che cantava Mi manchi pensava a lei, gli mancava davvero.

Ma andava bene così.

Riusciva a vedere un spiraglio di luce solo quando era con Tancredi.
Per lui il Milanesino tutto ricci era il prototipo di tutto quello che più odiava;
Era vanitoso, scorbutico, lunatico e fin troppo giudicatore cosa che nella prima settimana fece chiudere Aka a riccio.

Ora lo guardava, pensava alle nottate svegli a fumare e a lamentarsi insieme, alle litigate ad ogni volta che piangeva e lui era lì, era strano era fin troppo intimo e avvolte si sentiva vulnerabile in sua presenza.

Continuava a fissare i suoi ricci e la tentazione di toccarli era troppa per resistere, quindi alzò piano la mano e la appoggiò sulla sua testa cominciando ad accarezzargli i capelli.

Chiuse gli occhi.
Aveva trovato un nuovo anti- stress.

"Aka..." Tancredi cercò di non balbettare, non ne era in grado.
"Scusa. Sono stressato" di risposta ricevè un sorriso nascosto, mentre le guance del castano si coloravano del suo inimitabile rosso.

Luca se ne accorgeva, si accorgeva di quando arrossiva e piano piano continuava a farci sempre più caso.

"Posso farti una domanda?" Il Milanese alzò di poco la testa dalla spalla di Aka e lo guardò, senza dire nulla.
Luca fece un lungo respiro non sapeva come fargli quella domanda senza sembrare strano o ambiguo.

"Quindi?"
"Calmati! É una domanda strana."

Tancredi sorrise. Amava vederlo in imbarazzo, era tenero.

"Uff...va bene...." Aka era teso, era una fottuta domanda ma era teso.

"Diventi rosso con tutti?" Tancredi ne uscì spaesato dalla domanda, cercava di mettere insieme le idee poi capì, capì che se ne era accorto.
Tutte le volte che lo toccava, che lo sfiorava, che lo guardava sentiva qualcosa. Non voleva dare né nome né sentimento a quella cosa ma sapeva che era qualcosa.

Quindi cosa avrebbe dovuto rispondere? fissava gli occhi del biondo e voleva solo andarsene.

Ora.

"No coglione solo con te, sarò innamorato." Sorrise e si dileguò il più velocemente possibile lasciando aka lì, interdetto.

Luca non riusciva a pensare ma si era reso conto della tachicardia, dell'ansia del sudare freddo che gli aveva provocato quella risposta.

Non poteva piacergli Tancredi no?
____________

Il biondino era seduto sul puff in giardino mentre mordeva il tappo della penna in maniera frenetica. avrebbe voluto scrivere qualcosa ma i pensieri erano sfuggenti, confusi.

Guardò verso il portone e vide ritornare i ballerini dalle loro prove delle due.
Serena si avvicinò subito a lui, dopo avergli lasciato un pizzicotto sulla guancia.

"Allora biondino? Come va? Che scrivi?" Gli piaceva Serena, era disponibile e sempre gentile con tutti.

"In realtà niente, ho un blocco, troppi pensieri" Serena lo guardò un po' confusa mentre si liberava della sacca e la poggiava a terra.

"Tipo?" Chiese schietta. Aka rifletté non sapeva se fosse il caso digli cosa gli passasse per la testa, ma poi si accorse che non lo sapeva neanche lui.

"Mhm...secondo te...mi potrebbero piacere i ragazzi?"

Serena aggrottò le sopracciglia per poi scoppiare a ridere ma vedendo che il ragazzo davanti a lei, non si divertiva affatto, smise e si portò una ciocca riccia dietro l'orecchio.

"Cioè non stai scherzando? Mi stai chiedendo se potresti essere Gay? Dovresti saperlo tu non io!"
La mora non riusciva a smettere di ridacchiare cosa che fece chiudere il biondo ancora di più.
Fece per alzarsi ma la ragazza lo fermò.

"Ok senti. Mi dispiace ma la tua domanda é strana e di certo non sono io quella che può darti una risposta ma...vuoi farmi un nome?"

Luca sbuffò, si guardò intorno e sbirciò la cucina da fuori.
A finire di lavare i piatti del pranzo erano rimasti Enula, Sangio e Tancredi quindi cominciò a fissare quest'ultimo sperando che Serena capisse al volo.
Dal canto suo la ragazza alternava lo sguardo da Aka a Tancredi e si, aveva capito.

Fece un piccolo sorrisino e accarezzò i capelli del ragazzo dolcemente.

"Cercherò di aiutarti."


Spazio autrice:
ok sono mentalmente instabile per il nuovo inedito di Tancredi  scusate vado a piangere.
Comunque scusate per eventuali errori non sono una scrittrice mi diverto e basta. Baci❤️



Million Reasons.||Tanc7evenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora