D i e c i.

2.6K 110 141
                                    

Nota: 🔞
Allora raga questo capitolo e anche il prossimo saranno abbastanza spinti e dico sul serio eh, quindi NON LEGGETE se non ne siete interessati o pesiate che sia troppo "Cringe" grazie, e buona lettura❤️

"lo vedi che sei proprio stronzo? sono le dieci svegliati!!"

Tancredi continuava a scuotere Aka mentre l'altro lottava col desiderio di non alzarsi, aveva fatto le cinque e mentre il riccio si era addormentato sulla sua gamba, Aka aveva continuato a scrivere incessante ed era arrivato ad un conclusione, aveva una canzone, ma non un titolo.

"Va bene dai mi alzo, smettila di scuotermi mi fai venire la nausea"

Tancredi lo fulminò con la sguardo e gli prese un orecchio tirandolo, il biondo piagnucolò.

"Scommetti che la nausea te la faccio venire a forza di ceffoni? Sono le dieci dovevamo stare fuori alle nove, gli altri sono già in hotel vuoi muoverti?!"

Tancredi urlò e finalmente il biondo alzò il busto, si stropicciò gli occhi e mise a fuoco la figura del riccio.

"Né valsa la pena, ho scritto una canzone"

La faccia di Tancredi si tramutò da fastidio a curiosità.

"Voglio leggerla"
"Col cazzo, la sentirai quando la canterò, muoviti che siamo in ritardo"

Disse il biondo alzandosi velocemente uscendo dalla camera. Tancredi lo guardò allibito, lui era quello che dormiva fino a tardi e poi era lo stesso che gli ricordava che erano in ritardo? Lo avrebbe ucciso.

Era mezzo giorno, dopo aver raggiunto gli altri in Hotel, fecero un giro per Roma.
Si separarono, visitarono la città, si divertirono, fino in fondo questa volta. Roma era magica, ovunque i tuoi occhi si possasero la città sprizzava Arte da tutti i pori. Tancredi fu ammaliato, quasi estasiato, amava la sua Milano ma non essendo mai stato a Roma tutto gli sembrava prezioso.

Dall'altra parte Aka si lamentava, come sempre; c'era troppo sole, troppa gente e i sampietrini lo fecero quasi cadere più di una volta.

"Oddio Aka perché non ti godi questa città? guardala, é bella"

Erano sulla cima delle scale di piazza di Spagna, una delle piazze più famose di Roma.

"Si ma lo vedi quanti piccioni? Perché sono così tanti"

Tancredi sbuffò a Luca mancava decisamente Napoli e non riuscì neanche ad immaginare la reazione di quando avrebbe visitato Milano.

"Senti, vuoi chiamare gli altri e chiedere dove sono? Ho bisogno di supporto emotivo"
"Si signor capitano" Tancredi gli diete un pugno sulla spalla mentre Aka simulava un pianto, era un bambino, un idiota, aveva tutti i difetti del modo ma i suoi sentimenti erano così forti che per Tancredi avrebbe potuto anche essere un ladro di appartamenti.

"Regà ma quelli sono Aka e Tancredi?! Quelli di Amici?!"

Sentirono delle voci, un gruppo di ragazzi. se lo sarebbero dovuti aspettare, non avrebbero potuto più passare inosservati.

Il gruppo si avvicinò, era composto da tre ragazze e un ragazzo.
Quando si accorsero che le persone d'avanti a loro fossero realmente Aka e Tancredi le ragazze si precipitarono subito da Aka, riempiendolo di domande e lasciando abbastanza da parte Tancredi, forse quest'ultimo ci rimase un po' male ma capiva che era tutta una questione di gusti e lui non poteva piacere a tutti.

"Sono un po' isteriche, scusale" Il ragazzo che accompagnava le altre si rivolse a Tancredi, quest'ultimo annuì mentre controllava Aka che cercava di essere più gentile possibile, cominciando a fare selfie e dediche.

Million Reasons.||Tanc7evenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora