Non riusciva a dormire, si rigirava nel letto in ricerca di ossigeno ma non lo trovava, pesava stesse sognando ma magari no.
Spalancò gli occhi e mise a fuoco la stanza, era su uno dei divanetti della cucina, la fronte impregnata di sudore e un brutto presentimento in testa.
Aprì il portatile che si trovava ancora sulle sue gambe e controllò l'ora.Era domenica, erano le due.
La puntata fu fin troppo pesante, Deddy e Rosa finirono al ballottaggio insieme e la serata si concluse con l'eliminazione di quest'ultima ma la produzione diete la possibilità alla ballerina di restare fino all'indomani, quindi i due si rinchiusero in camera nella loro bolla di sentimenti.
Tancredi sapeva che il loro era un rapporto vero, speciale, nonostante Rosa non fosse la sua persona preferita era dispiaciuto, ma l'eliminazione più scottante fu quella di Tommaso che uscì alla prima manche.
La testa del milanese scoppiava mentre cercava di riordinare quel briciolo di idee che stava mettendo su.
Si alzò cauto constatando che letteralmente tutti fossero svegli, intenti a chiaccherare riguardo la puntata. Si guardò intorno e focalizzò l'attenzione all'esterno della casetta dove Sangiovanni Enula, Giulia e Aka parlavano.
Tancredi e il biondo era reduci da tre giorni di silenzio tombale, forse troppo presi per i preparativi del serale, forse troppo fragili e deboli per affrontarsi.
In quei giorni il resto della classe trattava Luca come un bambino con bisogno di particolari cure, Il fatto di aver perso l'opportunità di esibirsi era il male minore, fece pensare a tutti che forse il motivo fosse più quello che altro ma la cosa che Aka non aveva calcolato e che non tutti fossero stupidi lì dentro e quando giustificò il suo ritardo per "Aiutare Tancredi" Tutti capirono un po'.
il biondo non sopportava non potergli parlare, non potergli spiegare, dava la colpa al fatto che fossero troppo uguali, troppo testardi e orgogliosi ma l'orgoglio in questi casi c'entrava poco, non sarebbe voluto rientrare in quel tunnel da cui era uscito da poco, quindi cercò di aggrapparsi a qualsiasi dolore purché non al suo.
Continuava a fissare Enula che parlava di quanto fosse dispiaciuta per Deddy e Rosa, mentre con la coda dell'occhio sbirciava l'interno dove un assonnato Tancredi preparava una tisana, assieme ad Alessandro.
Sangiovanni lo stava fissando, il diciottenne aveva semplicemente capito che fare domande non fosse la cosa migliore da fare, soprattutto in quel momento, quindi rimase appeso ed Aka era sicuro al cento per cento che il ricciolino sarebbe esploso, inondandolo di domande.
"Ma sono ancora in camera?" Chiese Giulia all'improvviso, riferendosi ai due innamorati.
"Esatto, Stasera vengo a dormire da te Brody"Sangiovanni diede un pacca ad Aka che si girò di scatto, non avendo prestato attenzione ad una sola parola.
"Eh?..."
"Oddio zio che palle però! Su, vieni con me"Il più piccolo prese Luca per un polso, lo costrinse ad entrare in casa e a sedersi proprio sul divano su cui cinque minuti prima, Tancredi era intento a dormire.
"Sá! che problemi hai?!"
"No tu che problemi hai zio, mi sto stancando, vuoi fissarlo? fissalo da vicino, non vuoi attirare l'attenzione? Non perderti quando sei con gli altri per vedere con chi lui sia, stai commettendo lo stesso errore che facevi con Martina"Sangiovanni aveva ragione, ma non sapeva neanche lui il perché non riuscisse semplicemente ad accettare quelli che erano i suoi sentimenti, il più piccolo lo sapeva e conosceva bene il suo migliore amico quindi agí, agí nel modo più subdolo che trovò.
Si avvicinò lentamente ad Aka e cominciò a sussurragli nell'orecchio.
"Guardalo, Tancredi è instabile troppo instabile emotivamente, da quanto ho capito l'hai distrutto con quel bacio, è vulnerabile. Ora guarda Alessandro, ti ricordi i primi tempi in cui era entrato? li ricordi i sguardi che riservava a Martina? Luca lo vedi? Come lo sfiora anche quando la situazione non lo richiede, come fai a non accorgerti che in questo momento di confusione potrebbe portartelo via?"
Sangiovanni stava mentendo sulla maggior parte delle cose che aveva detto. Ma sapeva che la mente di Aka fosse molto influenzabile e che con l'aiuto di qualcuno avrebbe visto cose che fondamente non esistevano, avrebbero potuto chiamarlo amico di merda e si, forse lo era, ma era stanco del cattivo umore che quei due stavano portando da tre giorni solo per non dirsi in faccia che si piacevano.
Ad ogni modo il piano sembrò riuscire, poiché Aka cominciò a fissare Tancredi e Alessandro che ridacchiavano, in una specie di trance ipnotica, capí qualcosa, quindi si alzò di scatto.
Arrivò velocemente dietro al tavolo e semplicemente strappò Tancredi da Alessandro, dalla sua tisana, dalla cucina e da qualunque altra cosa potesse venirgli in mente e sparì trascinando via il riccio, scosso, insonnolito e alquanto colpito.
Alessandro rimase immobile a fissare il punto in cui i due erano spariti, interdetto. Poi guardò Sangiovanni che con una mano d'avanti alla bocca, ridacchiava in un mix di divertimento e ansia.
Alessandro portò gli occhi al cielo poggiando la sua tisana e incrociando le braccia.
"Sangio...che cazzo hai fatto sta volta?"
Il riccio sorrise come un ragazzino.
"Magie Brody magie..."
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Aka aveva segregato Tancredi nel bagno della sua stanza e in quel momento se ne stava col fiatone a respirare pesantemente d'avanti a lui, totalmente spiazzato.
"Ma che fai? Hai fumato?"
"Tancredi ma che cazzo...pensi sia idiota? non mi parli da tre giorni sei freddo, triste e io ho bisogno di sapere che tra noi va tutto bene"Andava bene? Tancredi non lo sapeva avrebbe voluto, ma non lo sapeva.
"Perché non dovrebbe andar bene?"
Luca sbuffò e mise le mani sulle spalle dell'altro.
"Stiamo male Tancre e so che forse non avrei dovuto baciarti, perché ho complicato tutto! E noi siamo già complicati di nostro no?"
Aka abbassò lo sguardo e prese di nuovo un grande respiro, mentre invece Tancredi lottava tra un attacco di panico e l'apnea totale."Però in tutti questi mesi di alti e bassi forse una cosa l'ho capita, e questa cosa é che voglio te, nessun'altro, solo te."
Tancredi boccheggiò in ricerca di una risposta ma riuscì solo a piangere immobile, puro, sincero, pianse per lui.
Pianse per Aka.
Spazio autrice:
Sangiovanni non mi sta simpaticissimo ma mi piace scrivere anche su di lui, comunque vi avverto che ho 20 anni e che il prossimo capitolo potrebbe contenere scene vietate ai minori e continuo a ribadire che é una Fanfiction basata su pensieri di fantasia, quindi vi invito ad non indignarvi troppo e a ricordarvi di nuovo che nessuno sessualizza nessuno.
Pace, Baci ❤️