Capitolo 26

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T/N pov:

Il giorno seguente mi svegliai di buon ora a causa dell'agitazione e pensai di andare a fare una passeggiata ma appena mi alzai vidi che stava piovendo. Guardai l'orologio e vidi che erano le 5:30, visto che era così presto mi girai dall'atra parte cercando di riprendere sonno ma niente da fare non ci riuscivo. Dopo mezz'ora decisi di alzarmi e andai in cucina per farmi un caffé, con mia grande sorpresa vidi che al tavolo era seduta Akira che stava sorseggiando qualcosa. Presi una tazza dalla mensola e ci rovesciai dentro il caffé e poi mi sedetti.

"Anche tu sei un po' agitata?" chiese

"Si d'altronde chi non lo sarebbe!" risposi

"Gojo non lo è di sicuro guardalo come dorme.."

A passo felpato mi diressi nella camera che Gojo utilizzava praticamente ogni giorno. Akira aveva ragione lui stava beatamente dormendo come se nulla fosse. Mi chiedo come faccia, nel senso per lui sono cose di rutine ma al suo posto io avrei comunque un po' di ansia. Tornai in cucina e mi risedetti al tavolo.

"Come fa a dormire così lo sa solo lui." esclamai. Non ricevetti nessuna risposta e solo allora mi accorsi che Akira si era riaddormentata quindi la presi in braccio e la portai a letto. Nel frattempo anche Matatabi si era svegliata e mi venne a chiedere disperata la colazione.

"Shh Matatabi fai piano dormono tutti!"

Dopo averle dato la colazione mi sedetti sul divano a leggere un libro ma venni subito interrotta da lei che arrivò in salotto trasportando il guinzaglio in bocca impaziente di andare a fare una passeggiata e lì parte una me che cerca disperatamente di fargli capire che diluvia e non posso portarla fuori.

Sono le 8:30 con calma sveglio Akira e Gojo e gli preparo la colazione.

"Buongiorno T/n perché ci hai svegliato così presto?" chiese Gojo in preda ad uno sbadiglio.

"Buongiorno anche a te. Vi ho svegliati ora perché siamo tre ritardatari cronici, dobbiamo andare a prendere Akane e piove ciò vuol dire che ci sarà traffico."

Cominciò a fare colazione in silenzio mentre io andavo in bagno a lavarmi poi toccò ad Akira e infine a Gojo. Alle 9:15 eravamo già tutti in macchina pronti a partire. Penso che il traffico urti il sistema nervoso a tutti ma non pensavo che a Gojo urtasse così tanto. Appena incontrammo la prima fila di macchine cominciò ad insultare tutti ma particolrmente il primo della fila perché non capiva con quale criterio cresse la coda (Gaiz questo è uno dei miei più grandi quesiti cioè che fa il primo della va ai 20 all'ora apposta?).

Intanto avevamo raccattato Akane e Gojo cominciò ad insultare tutti per come guidavano o per la velocità. Ps qui stavo quasi andando a schiantarmi perché non riuscivo a non smettere di ridere.

"GOJO SMETTILA DI INSULTARE TUTTI! NON CE L'HAI NEMMENO LA PATENTE!" urlai cercando di sovrastare le risate di Akira e Akane.

"MA DAI T/N FATTI UNA RISATA!" urlò Akira.

"VA A FINIRE CHE MORIAMO TUTTI IN UN IN-" non riuscì a finire la frase perché Gojo mi interruppe.

"VECCHIETTA SUICIDA A ORE 16" schiacciai il freno con tutta forza che avevo in corpo e mi fermai in tempo in modo che non la spiaccicassi.

Ci fu tipo un minuto di silezio e poi scoppiammo tutti quanti a ridere come dei cretini. Ripartimmo e arrivammo alla villa che non avevamo più fiato da quanto avevamo riso Akira e Akane avevano le lacrime agli occhi e io mi tenevo la pancia dal dolore. Gojo non aveva più voce da quanti insulti aveva lanciato. Appena scedemmo dalla macchina sembrava che ci fossimo ripresi.

"Dove siete stati siete in ritardo!" ci diede il buongiorno Nanami.

"Questa volta non è colpa nostra siamo usciti in orario ma abbiamo incontrato un bastardo che andava ai 20 all'ora, uno stronzo che non sapeva parcheggiare e una vecchia suicida!" ci difese Akira. A sentire quelle parole scoppiammo di nuovo tutti e quattro a ridere. Dopo qualche minuto ci riprendemmo e tornammo seri.

"Ma che vi siete drogati?!" chiese Megumi. Domanda assolutamente lecita ma alla quale nessuno rispose.

Con tanta forza di volontà ci addentrammo per la milionesima volta nelle sconfinate proprietà di Levi. Quando arrivammo al imitare del bosco calò un silenzio spaziale e la tensione salì alle stelle. Akira e Akane che erano le uniche che non erano in grado di daffrontare una maledizione potente si posizionarono al centro e insieme a loro restò Nanami. A cerchio intorno a loro ci disponemmo noi, io ero in seconda fila con Maki, Inumaki, Yuuji e Nobara in prima fila c'erano Gojo, Utahime, Panda e Megumi.

A causa dela pioggia e del terreno scoscieso procedemmo con molta calma per non scivolare. Arrivati allo spiazo dove c'era la botola alcune maledizioni spuntarono fuori ma non erano molto potenti e Gojo le esorcizzò in un attimo. Ovviamente noi avevamo già messo in conto il fatto che sapevano del nostro arrivo quindi nessuno si allarmò più di tanto. Proseguimmo fino al secondo spiazo dove c'era la vecchia villa.

Lì la situazione era più complicata. A parte il numero maggiore di maledizioni c'erano anche Testa di vulcano e Tizio cadaverico per darci il benvenuto. Infatti ci notarono subito e in men che non si dica la formazione si ruppe e ci ritrovammo in mezzo di una battagia. Cominciai ad abbattere delle maledizioni minori evitando lo scontro con quei due in cui sarei stata nettamente in svantaggio.

Un gruppo numeroso di maledizioni aveva preso di mira Nanami, Akira e Akane quindi andai in loro soccorso .

"Nanami vai ad aiutare gli altri con le maledizioni di livello speciale qui posso cavarmela anche da sola." All'inizio non era molto convinto ma poi andò dagli altri. Menavo fendenti a destra e a manca evitado il più possibile utilizzare la mia energia malefica contro di loro e risparmiarla per qualcun'altro. Ad un certo punto sentì la voce di Utahime nella mia testa.

"Ascoltate tutti ora Gojo, T/n, Akira, Akane, Yuuji e Megumi proseguiranno e andranno a salvare la ragazzina qui possiamo cavarcela anche da soli!"

Detto questo noi con un po' di difficoltà a causa del terreno ormai diventato stile palude corremmo verso una destinazione ignota.

𝙉𝙚𝙫𝙚 𝙞𝙣 𝙖𝙜𝙤𝙨𝙩𝙤 [𝙂𝙤𝙟𝙤 𝙭 𝙍𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora