Capitolo 7 - Gelido

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Sabato mattina, mi svegliai in un dormitorio molto più silenzioso del solito. Il che fu strano, perché ero sicura che fosse stata un rumore a svegliarmi.

Inizialmente pensai che mi fossi svegliata tardi e che le altre fossero già scese, anche perché avevo sentito una porta chiudersi, ma quando aprii gli occhi notai Rose seduta sul suo letto, che leggeva. Beh, in realtà, mi accorsi che stava solo fingendo di leggere. I suoi occhi non si muovevano come avrebbero dovuto, e da come stringeva il libro era impossibile che stesse comoda.

Mi sedetti e mi guardai attorno. Tutte le altre sembravano svolgere la loro routine quotidiana troppo meccanicamente. Wren era seduta sul suo letto, con espressione stordita. O non mi aveva notato o non voleva farlo, quindi guardai Colette. Si stava spazzolando i capelli, e ogni tanto lanciava un'occhiata velenosa a Lacy e ad Iris. Le due ragazze si stavano preparando più rapidamente del normale, e Iris sembrava piuttosto a disagio sotto lo sguardo di Colette. Lacy, invece, sembrava arrabbiata. Si mise in fretta due elastici nei capelli, poi aspettò in silenzio che Iris finisse di farsi la treccia. Uscirono dalla porta meno di due minuti dopo, senza che nessuna dicesse una parola.

"Cos'è successo?" Chiesi, appena la porta si chiuse dietro di loro.

"Oh, niente di che. Lacy ha tirato una spazzola a terra per ottenere silenzio." Colette fece spallucce, anche se aveva un'espressione omicida. Ricordavo quando eravamo l'una contro l'altra, due anni prima. Non era stato divertente. "Forse è per questo che ti sei svegliata."

"Perché voleva silenzio?"

"Beh, Colette stava litigando con lei, perché stava dicendo cose poco carine," disse Rose, finalmente posando il libro. "Ha detto che il dormitorio era troppo piccolo per tutte queste persone, e... Beh... Sappiamo tutte cosa intendeva."

"Quindi le ho suggerito di trasferire la sua leggiadra persona in altro loco," disse Colette, facendo spallucce. "Forse non in modo così educato, ma-"

"Le hai detto di buttarsi giù da un ponte," Rose disse con disapprovazione.

"Davvero?" Colette ne parse leggermente sorpresa. "Ero stanca. Però sembra plausibile." Si girò di nuovo verso di me, mentre le tornava l'aria arrabbiata. "Comunque, Lacy l'ha presa come un offesa, e quindi io le ho dato qualche altro suggerimento educato, e lei ha buttato a terra la spazzola di Iris come la neonata che è."

Rose sospirò. "Tutte e due dovreste avere più empatia. Colette, rischi di farti espellere se vai a dire alla gente di buttarsi giù da un ponte."

"Buttarsi giù da un ponte su una scopa, ovviamente, che avevi capito?" Colette si alzò. "Io scendo. Qualcuna di voi vuole venire con me?"

Non mi ero ancora alzata dal letto, e nemmeno Wren, quindi Rose fu l'unica che accettò l'offerta. Quando uscirono, mi girai verso Wren. "Stai bene?"

Lei annuì. "Sto bene. Però per favore, smettila di arrabbiarti con Lacy... Non... Non è colpa sua, è-"

"Non è nemmeno tua, se è questo che stavi per dire," dissi, accigliandomi. "Wren, avevi undici anni. Le prime volte eri sotto Imperius, e dopo eri terrorizzata. Non è colpa tua. Lacy deve solo capirlo."

Wren non rispose, quindi ci preparammo in silenzio. Pensai tutto il tempo ad un altro argomento di conversazione, ma senza successo. Ogni volta che aprivo la bocca per dire qualcosa, notavo il letto di Lacy e i pensieri mi si riempivano di frustrazione. Perché non riusciva a vedere una cosa che era di fronte a lei? Non rimproveravo per niente Colette per le sue parole. Probabilmente le avrei ripetute, se Wren sarebbe stata fuori portata d'orecchio.

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Fu una delusione non avere i provini del Quidditch quel giorno. Ancora non sapevo perché la Coppa del Quidditch fosse stata cancellata, quindi decisi di cercare James dopo colazione. Di certo lo avrebbe saputo, o perlomeno mi avrebbe aiutata a cercare Fred (perché Fred sarebbe andato dritto da Pouri, ne ero certa). Rose aveva ricominciato a interrogare Colette su Beauxbatons, quindi solo Albus e Wren mi seguirono quando tornai verso la sala comune.

Champions - Star of Gryffindor libro 4 - TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora