Era giunto il momento di accompagnare Charlie all'aereoporto, e Michael non era sicuro di essere pronto.
Non importava quanto avesse detto a se stesso che doveva dimenticare, una parte di lui non poteva. Lei era stata il suo primo amore, e sapeva che la avrebbe sempre amata in qualche modo. Quando il cancello si chiuse, Michael le diede un ultimo abbraccio e lei scivoló tra le sue braccia, bagnandogli le braccia con le lacrime.
"Quindi é cosí?" Charlie chiese con voce soffocata, guardando in alto a quel paio di occhi verdi che aveva imparato ad amare. "Abbiamo finito?"
Michael annuí riluttante. Entrambi sapevano che una relazione a distanza non era giusta per loro, ma Charlie aveva ancora un po' di speranza che forse le cose potevano funzionare. "Ti amo Char, e lo farò per sempre. Divertiti a Washington per me, okay? Stammi bene."
"Ci proverò." replicó lei, stringendogli leggermente il braccio. "Ti amo, Michael."
"Ti amo anche io."
E con un bacio e un abbraccio finale, Charlie era fuori dalla sua vita per bene.
Michael non aveva anticipato che l'addio sarebbe stato cosí facile. Si aspettava che il suo cuore fosse completamente rotto a metà, ma invece si ritrovó solo con una semplice fessurà all'estremità. E lí si chiese una cosa che non aveva mai pensato di chiedersi prima: aveva amato veramente Charlie?
Certamente la aveva amata. Se non lo avesse fatto avrebbe voluto rompere con lei mesi prima. Devon, tuttavia, era diversa. Era sicuro del suo amore per lei. Lei era diversa, e Michael amava il diverso. Lei era una di carattere.
Quandó torno a casa, compose immediatamente il numero di Devon.
Era spaventato dal fatto di rimanere da solo, e, nuovamente, nessuno era a casa. Probabilmente i suoi genitori erano ad una delle tante partite di basket di Erin (Michael non aveva mai pensato che fosse poi cosí tanto brava, e non aveva mai praticato nessuno sport). Devon rispose intontita dopo il terzo squillo. "Cosa, Clifford?"
"Woow, buongiorno anche a te, raggio di sole."
"É fottutamente presto. É lunedí mattina prima di mezzogiorno. Lasciami."
"Esci con me prima della terapia questa sera?"
"No."
"Perché no?"
Devon si lamentó e affondo il viso contro il cuscino. Michael rimase in silenzio per lumgo tempo, ascoltando il suo respiro nell'altra linea prima di dire qualcosa. "Comunque sei già sveglia."
"Grazie al cazzo, Clifford!"
Dopo aver discusso molto e dopo un'impressionante sfilza di profanità da parte di Devon, Michael riuscí a convincerla ad uscire con successo. Si presentò alla sua porta, incrociando le braccia al petto annoiata.
"Hey babe"disse Michael, regalandole un enorme sorriso mentre la abbracciava.
Devon mantenne le braccia incrociate ma non riuscí a non lasciarsi sfuggire un sorriso. "Hey stronzo."
Michael mise il broncio."Non é molto gentile, babe."
"Baciami il culo."
"Volentieri."
Lei ignoró i suoi commenti sfacciati, spingendosi oltre a lui dentro l'appartamento. "Sono ancoda furiosa con te per avermi svegliato cosí dannatamente presto."
Michael comparí dietro di lei e strinse le braccia attorno al suo stomaco. "Ma mi ami comunque, vero?"
"Non proprio."
Improvvisamente Michael la prese in braccio come una sposa, togliendola letteralmente dai suoi piedi, e la posò sul divano. Si mise a cavalcioni su di lei e la immobilizzó cosí da non farla muovere, nonostante le sue molte proteste. Le sue mani trovarono la strada per i suoi fianchi che inizió a solleticare selvaggiamente, facendo comparire un enorme sorriso comparire sul sorriso di lei. Inizió a ridacchiare, poi ridere, poi dimenarsi incontrollabilmente fino a pregarlo di smettere.
Le lacrime scendevano lungo il suo viso mentre Michael continuava la sua lenta tortura. "Mi ami?" canticchió lui.
"No!" Devon urló, continuando a ridere maniacalmente.
"Mi ami?"
"Okay, okay, bene! Ti amo, Michael Clifford!" Si arrese e le mani di Michael lasciarono immediatamente i suoi fianchi.
Invece, guardava in basso verso di lei mentre lei cercava di controllare il suo respiro pesante. Una volta che ci fú silenzio, lei guardò verso di lui curiosa, studiando i suoi bei lineamenti. "Perché mi stai fissando? Ho qualcosa nel viso o altro? In mia difesa, mi hai svegliato presto e non ho-"
"Sta zitta Devon. Vuoi sapere perché ti sto fissando? Perché probabilmente tu sei la ragazza piú bella che io abbia mai visto."
Potrei morire di dolcezza per colpa di Michael.
Ho deciso di pubblicare almeno un capitolo al giorno perché la storia originale é al capitolo 34 e noi siamo solo al 10.
Siamo abbastanza indietro quindi mi affretteró a tradurre e pubblicare i capitoli, aspettatevi numerosi aggiornamenti.
Peró hi deciso che prima di pubblicare il capitolo 11 voglio su questo cinque commenti e almeno 20 voti.
Baci,
moonlightliam
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Sex Addicts || Michael Clifford (italian translation)
FanfictionSi sono incontrati alla terapia. La terapia della dipendenza dal sesso. Storia tradotta, tutti i diritti riservati a fallovtboy