Ashton bussò alla porta di Devon appena i titoli di coda apparvero sullo schermo del televisore.
Michael era ancora preso male, nascondendo il viso in un cuscino e rannicchiandosi a palla sul divano. Devon lo guardò schifata - e con un po' di pietà - prima di alzarsi per aprire la porta. Prese un profondo respiro prima di aprire la porta e e fu molto più che un po' scioccata di quello che aveva di fronte a sé.
Possiamo dire che Ashton era stato colpito dal treno della pubertà, probabilmente molteplici volte. Ora sovrastava con la sua altezza Devon, e lei stava supponendo che fosse alto quanto Michael. I suoi bicipiti erano tonici e i suoi capelli biondi erano molto più lunghi e portati indietro da una bandana. I suoi brillanti occhi nocciola si accesero alla vista di lei, trascinandola in un abbraccio spaccaossa.
"Dev!" Esclamò lui, che cercava di ricambiare l'abbraccio. "È così bello vederti!"
"Uh, anche per me, Ash" replicò lei lentamente, con una risata tremolante "Come va? Che ci fai a New York?"
Ashton si tirò indietro e sospirò, ravvivando i suoi bellissimi capelli. "È tipo una storia lunga. Ti dispiace se entro?"
Devon annuì, spostandosi di lato per permettere ad Ashton di entrare nel piccolo appartamento. Lui avvistò Michael nel lontano angolo del divano e corrugò le sopracciglia. "Chi è lui?"
Michael roteò drammaticamente gli occhi, non era realmente preoccupato di nascondere il suo fastidio (e gelosia). "Lui apparentemente ha un nome, ed è Michael."
Ashton annuì mentre Devon stava in mezzo a loro imbarazzata. "Quindi voi ragazzi, state tipo, insieme?"
Devon e Michael si guardarono velocemente, insicuri su cosa rispondere. "No" dissero insieme, facendo ridacchiare Ashton.
"Bene, quindi ti dispiacerebbe se dicessi che voglio portarti a Cape May per una festa?"
Entrambe le bocche di Michael e Devon si spalancarono, scioccati. Nessuno dei due sapeva che Ashton aveva fatto tutta quella strada per riprendersi Devon, e lui non si era immaginato che ci fosse un altro ragazzo. Specialmente non uno che sembrava una fatina con stupidì capelli verdi.
Ashton davvero e veramente la amava. Non sapeva cosa avrebbe fatto se lei avesse detto di no, considerando che aveva appena guidato per oltre mille miglia solo per lei.
"Io... io non lo so" Devon balbettò, guardando Michael "È così improvvisato il tuo invito e non so se-"
"Non preoccuparti, non ti stuprerò o altro" scherzò Ashton, ma nessuno rise. "È sicuro lì. Puoi stare con me tutto il tempo e non permetterò a nessun ragazzo nemmeno di guardarti."
Una parte del cuore di Devon si gonfiò perché nessuno era mai stato così dolce con lei - beh, eccetto Michael. Michael! "Verrò solo se Michael verrà con noi."
La faccia di Ashton si distorse in una smorfia, appena lei nominò Michael. "Ho solo un posto perché la mia macchina è per due, in più ho tutti i bagagli e -"
"Lui ci può stare" Devon lo interruppe, dando ad Ashton un dolce e diabolico sorriso.
"Non so se posso" Michael parlò dopo un po', facendosi guardare da entrambi. "Voglio andarci ma-"
"Fantastico! Ce ne andiamo domani mattina." Devon batté le mani, non lasciando il tempo ad Ashton di pensarci. "Ciao Ashton grazie per avermi fatto visita, ma non riesco ad aspettare fino al mattino!" Disse lei tutto d'un fiato, spingendolo fuori e chiudendogli la porta in faccia, lasciandolo confuso e disorientato.
Michael la guardò perplesso. "Perché l'hai fatto? Perché devo venire per forza?"
"Perché mi mancherebbe la tua stupida faccia, idiota. Ora facciamo i bagagli!"
RINGRAZIO DI NUOVO @JaysWord
PER L'AIUTO.
Ecco qui il tredicesimo capitolo dove troviamo Ashton Irwin, chissà cosa succederà.
Non dico altro altrimenti rovino tutto eh.
Baci,
moonlightliam
STAI LEGGENDO
Sex Addicts || Michael Clifford (italian translation)
FanfictionSi sono incontrati alla terapia. La terapia della dipendenza dal sesso. Storia tradotta, tutti i diritti riservati a fallovtboy