15:Nonne sexy

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Il loro beato momento di tranquillità era stato rudemente interroto da un Ashton mezzo ubriaco, che era inciampato vicino a loro con un bicchiere di plastica rossa in mano.

"Ragaaaaazziii"farfugliò Ashton mentre colpiva la sabbia vicino a Michael prendendo a sedere. "Sono coooooosí ubriaco in questo momento."

"Puoi dirlo." Relpicò Michael, prendendo il bicchiere dalle mani di Ashton. "Penso che sia abbasatanza per questa sera."

Ashton mise su il broncio, e anche se era ubriaco rimaneva lo stesso adorabile. "Ma ne voglio altrooo. L'alcol fa bene all'anima."

Devon non poté contenere una risata un attimo di piú mentre si piegava in due, stringendosi il fianco in cerca di aria. "Suona molto spirituale. Mi ricorda mia nonna."
"É sexy tua nonna?" Chiese Ashton speranzoso e Michael nascose un sorriso.

"Oh, si. É una nonna abbastanza sexy. E ho sentito che anche Michael ha una nonna sexy. Non é cosí?"
"Si. Lavora con il palo come una spogliarellista il cui affitto scade domani."

E sembrava come se, per un momento, i tre fossero amici. Come se non ci fossero difficoltà. Come se uno di loro non avesse guidato mille miglia per vedere la ragazza che ama e due di loro fossero segretamente innamorati l'uno dell'altro. E come se i due maschi non si odiassero.

Sospirando, Michael si alzò, scrollando la sabbia dal suo didietro. Devon copiò le sue azioni e assieme trascinarono un lamentoso Ashton sui suoi piedi. "La festa é finita, Ash."

"Ma sono solo le nove" Ashton piagniucolò, pestando i piedi ad ogni basso che compieva. "Appena passata l'ora di andare a dormire."

Trascinarono Ashton tra la folla della festa, ignorando le varie imprecazioni che sentivano. Presero un taxi per l'hotel e portarono Ashton a letto, come si fa con i bambini, prima di crollare nell'altro letto. Subito dopo, il suo russare era udibile chiaro e forte.

"É come prendersi cura di un dannato bimbo di cinque anni."Devon si strofinò gli occhi, non curante di sbavare il suo trucco."Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di goderci la festa."
"beh." Iniziò Michael, facendole una piccola smorfia."Chi ha detto che non abbiamo piú tempo?"
Devon lo guardò confusa prima di realizzare. "Ma Ashton-"
"Dimenticati Ashton. Potrà anche averci portato qui, ma voglio passare anche del tempo con te. Da solo. Questa é come la nostra prima, non ufficiale, vacanza di famiglia." Scherzò guardandola.
Lei rise prima di annuire. "Andiamo a festeggiare, no?"

E andarono alla festa. Dopo essersi assicurati che Ashton fosse completamente addormentato e aver lasciato una nota sull'altro letto, i due camminarono mezzo miglio fino alla spiaggia, dove la festa era ancora in pieno movimento.

A quel punto, erano quasi le undici, e la gente era impegnata a prendersi a pugni. Devon e Michael cercarono di stare alla larga da quel tipo di folla, allontanandosi maggiormente dal mare di gente che ballava sulla musica a volume alto.

"E ora?"Michael urlò sopra la musica, prendendo la mano di Devon e facendo qualche buffo passo di danza.
"Ora balla, coglione, balla." Devon rise alle sue parole tirando il corpo di Michael piú vicino a lei. Cosí vicino, infatti, che lo spazio tra di loro sembrò essere evaporato.

Come un segnale, il basso si fermò e il dj parlò al microfono che nessuno sapeva esserci."Stiamo per rallentare le cose. Diamo la possibilità a queste coppiette di splendere."

Con questo, iniziò un lento, uno con cui Michael aveva avuto a che fare. Le coppie iniziarono ad aggregarsi mentre quelli che erano single si spostarono ai lati. L'intera atmosfera della festa sembrò cambiare.
"Kiss me slowly?"pensò a voce alta guardando in alto al cielo come se portasse con se tutte le risposte.

"Balla con me e basta, idiota." Sputò Devon allacciando le braccia attorno al collo di lui.
In sorpresa, lui mise le mani sui suoi fianchi. "Non so ballare."
"É facile. Lo stai facendo adesso, visto?"
"Oh."

La musica continuò ad andare avanti mentre Michael canticchiava. "Michael, cosa siamo?" sussurrò Devon osservando gli occhi verdi di Michael. "ci stiamo, tipo, frequentando?"
"Non lo so. Non ricordo nessuno che mi abbia chiesto di uscire."scherzò lui, beccandosi una alzata di occhi al cielo da parte di Devon.
Mise sú una faccia sera subito dopo cercando gli occhi di lei.

"Devon, mi piaci.Tanto.E so che la mia ragazza, ex ragazza diciamo, é appena partita, e so che tecnicamente siamo in vacanza ora, ma so che non posso aspettare ancora a lungo. Beh, tu non puoi aspettare ancora.Ci conosciamo da quasi un mese ma posso onestamente dire che mi hai cambiato.Tu sei la mia migliore amica, e posso sempre contare su di te. Quello che sto cercando di dirti é..Devon Michelle Peterson, vuoi avere il grande onore di diventare la mia ragazza?"

La bocca di Devon si schiuse alla proposta di Michael ma si riprese velocemente e sorrise grata. "Si. Si, si, si, si, si."

Michael sorrise all'ultimo verso della canzone che continuava ad andare. Continuarono entrambi a muoversi mentre Michael cantava tranquillamente. "Hold my breath as you're moving in, taste your lips and feel your skin. When the time comes, baby don't run, just kiss me slowly."
"Non scapperò mai." sussurrò Devon alzandosi sulle punte per far combaciare le labbra a quelle di Michael.



FINALMENTE STANNO ASSIEME MA..CI SARÀ UN COLPO DI SCENA NEL PROSSIMO CAPITOLO.
Grazie ancora per essere rimasti e la canzone é Kiss me slowly-Parachute
Baci,
moonlightliam

Sex Addicts || Michael Clifford (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora