"Quindi lo hai fatto?"chiese Devon immediatamente provocando un gemito da parte di Michael che la guardò.
Dopo che Michael aveva passato la notte all'appartamento di Charlie, coccolandosi l'un l'altro e guardando film, era dovuto correre al suo appartamento immediatamente per prepararsi ad un altro giorno di terapia.
Lui odiava tantissimo "la terapia cinque giorni alla settimana per due mesi" di merda, perché era veramente facile fermarsi solo dal fare sesso. Non vedeva il perché richiedesse due mesi di gruppo.
"Cosa intendi per lo hai fatto?" lui chiese.
Lei aggrottò le sopracciglia verso di lui. "Sai, hai messo il tuo Alfredo Cockalini nel suo piatto di pasta?"
Michael quasi non si strozzò con la sua stessa saliva non appena sentì quelle parole uscire dalla sua bocca. "Scusami?"
Devon ruotò gli occhi ritornando seduta sulla propria sedia. "Per scopare, Clifford, te la sei sbattuta?"
"No, assolutamente no! É per questo che sono alla terapia, o no?"
Devon appoggiò una mano sul suo orecchio e lui ritirò il pensiero del suo caldo respiro colpirgli il viso. "Si, ma certe abitudini sono difficili da rompere."
solo ora, Tom aveva prestato attenzione al gruppo. Stavano seguendo la stessa esatta routine del giorno precedente, eccetto per il fatto che Michael era attento a ciò che diceva per non causare un conflitto con Devon.
"Ciao, sono Michael, ho diciott'anni e sono ossessionato dal sesso."
'Meglio dire ossessionato dall'unica e sola ragazza che gliela da."Devon sussurrò a Luke, che era al suo fianco, il quale iniziò a ridere sotto i baffi ma tossicchiò subito per nasconderlo.
Michael voltò la testa di lato, guardandò i due con sguardo minaccioso. "Più di questo, Michael." Interruppe Tom, cercando di sollecitare il ragazzo. "Cosa ti motiva?"
"Io...io la amo."Michael rispose abbassando lo sguardo. Sapeva che gli altri avrebbero riso di lui, ma sorprendentemente nessuno, nemmeno Devon, disse nulla.
"A volte ci sono altri modi per esprimere il tuo amore. Per esempio potresti invitarla ad uscire o-"
"Ma voglio dimostrarle che la amo."Michael lo interruppe."Voglio mostrarle che non voglio nessun'altra che lei. Solo lei."
Tom aprì la bocca per parlare ma la chiuse subito dopo. Invece si mosse e la curiosità di Michael su quello che stava per dire aumentò.
Dopo la terapia, Michael non volev parlare con nessuno. Voleva restare da solo con se stesso e pensare a cosa lo motivava. Voleva fare sesso con Charlie perché la amava, vero? era fuggito nel balcone fuori la stanza della terapia, che si affacciava sul piccolo giardino posizionato dietro all'edificio. Da quel balcone aveva una perfetta visuale di un altro edificio, che giudicò senza senso. Nessuno lo aveva notato uscire tranne una persona.
"Come ci si sente?" chiese lei, spuntando alle spalle di Michael guardando dritta verso di lui.
"Gesù Cristo, mi hai spaventato." Michael si portò una mano sul cuore, cercando di calmarsi.
Devon ruotò gli occhi, e Michael si chiese se i suoi occhi si sarebbero mai staccati per tutte le volte che ripeteva lo stesso gesto. "Come ci si sente?"ripeté.
"É la stessa cosa che hai detto tu prima? Mettere il mio Alfredo Cockalini nel piatto di pasta? Perché sono più che sicuro che tu abbia capito molto bene cosa si prova."
"Azz.."commentò Devon, scrollando le spalle"Io intendevo come ci si sente ad essere innamorati?"
Michael voleva essere prudente con la sua risposta, immaginando perché Devon volesse sapere riguardo una cosa ridicola come questa."Vedi"iniziò mordendosi le labbra"E come se stessi cercando di scrivere una poesia. Pensi a tutti quei modi per esprimere un'idea ma continui a stropicciare foglio dopo foglio perché nessuna parola può descrivere cosa provi in quel momento. É quasi impossibile. É frustante, é una perdita di tempo,e inoltre, alla fine della giornata, ti accorgi che aveva tutto un significato, un valore perché hai formato una splendida poesia. Questo é l'amore."
Devon respirava in piccoli soffi, tenendo le braccia sulla ringhiera accanto a lui. "Non sono mai stata innamorata, ma sono stata amata prima."
"Che cosa é successo?" Michael trovò che fosse un miracolo il fatto che Devon non si fosse presa gioco di lui o lo avesse stuzzicato e preso in giro per il suo significato di amore. Forse aveva anche lei un cuore?
Lei sospirò e abbasso lo sguardo, e Michael non riuscì a capire se fosse dovuto alla tristezza o alla disgrazia. "É iniziato tutto quando ero in Florida."
Ecco qui il quarto capitolo.
Scusate il ritardo ma era abbastanza difficile da tradurre e poi non smettevo di ridere quando Devon gli ha detto " Sai, hai messo il tuo Alfredo Cockalini nel suo piatto di pasta?".
Quella domanda é stata fantastica, voi che ne pensate?
Fatemi sapere tutto quanto,
baci
moonlightliam
STAI LEGGENDO
Sex Addicts || Michael Clifford (italian translation)
FanfictionSi sono incontrati alla terapia. La terapia della dipendenza dal sesso. Storia tradotta, tutti i diritti riservati a fallovtboy