capitolo 4

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 La mattinata è passata abbastanza in fretta.Dopo aver visto Leon davanti quella vetrina,ho notato che i suoi occhi hanno smesso di brillare.Da quel momento,non emanavano più la stessa luce.Ho paura che abbia scoperto tutto.Ma tanto,prima o poi dovrò dirglielo.Ora siamo alle prove,è il turno di Maxi e Nata,stanno provando il loro duetto,e devo dire che sono molto bravi.Nata aveva paura che sbagliasse qualcosa,ma stanno andando bene.Da lontano vedo Ludmilla e Leon che parlano,anzi che litigano.Sembra che lei sia molto arrabbiata con il suo ragazzo.. chissà che sarà successo.Magari più tardi mene parlerà,ma solo se vorrà farlo.Non voglio di certo impicciarmi dei fatti suoi.Un secondo dopo,Leon sbuffa e urla qualcosa,coperto dalla musica,e se ne va a grandi passi.Ma prima che varchi la soglia dell’aula,mi lancia un’occhiata.Distolgo subito lo sguardo e torno a fissare il palco.Nata e Maxi hanno finito,ora è il mio turno.- Molto,molto bravi.Complimenti ragazzi! – esclama Pablo battendo le mani.I due ringraziano e mi lasciano il posto sul palco.- Bene,sei pronta Vilu? –mi chiede il Professore.Annuisco un po’ nervosa e parte la base.Ricomincio a pensare alla discussione di Leon e Ludmilla.Perchè avranno litigato?Questa mattina sembravano molto tranquilli.Possibile che si sia scatenato tutto in quel momento?Ne dubito.Conoscendo Leon,avrà in mente qualcosa,magari una sorpresa per la bionda.Ma non saprei proprio.E’ da tanto che non ci confidiamo l’uno con l’altra,e sinceramente.. mi manca molto.La base si stoppa.- Violetta,tutto bene? – domanda Pablo.Ho dimenticato di iniziare a cantare.Annuisco e mi sistemo i capelli,mente la base riparte.Questa volta,prendo l’attacco,e inizio.Non capisco il perché della litigata.Mi dispiace molto,sono davvero una bella coppia.Mi dispiace per la mia migliore amica,sarà distrutta.Però non penso che si siano lasciati.Sarà una litigata come le altre.Proabilmente.Sicuramente Leon starà preparando una sorpresa per Ludmilla.Anche quando stava con me,ogni tanto spariva senza dare spiegazioni.Litigavamo spesso,e ci stavamo per lasciare,ma il giorno del mio compleanno mi ha spiegato tutto.Spariva sempre perché doveva frequentare un corso per imparare a guidare la mongolfiera.Quel giorno mi sono sentita tremendamente in colpa.Lo accusavo sempre di tradirmi,di avere un’alta ragazza.Ma in realtà spariva per farmi una sorpresa.Quanto poteva essere dolce!Sicuramente si starà ripetendo la stessa cosa.Vuole fare una sorpresa a Ludmilla,e si allontana per questo.- Molto bene,Violetta!Sei andata alla grande! – esclama Pablo,battendo le mani.- Grazie – rispondo,togliendomi il microfono.Scendendo dal palco,vedo qualcuno che entra nell’aula di teatro.- Angie! – grido correndo ad abbracciarla.Mi stringe forte forte a sé.- Ehi,sembra che sia passata una settimana da quando ci siamo viste per l’ultima volta – dice ironicamente.Scoppio a ridere e sciolgo l’abbraccio.Quanto le voglio bene!- Angie,vieni un secondo.Devo aggiornarti sugli ultimi cambiamenti – informa Pablo.Lei annuisce e mi lascia un dolce bacio sulla guancia,per poi scomparire da Pablo.Mentre mi dirigo verso l’uscita dello Studio,noto un paio di occhi verdi,che parlano con un ragazza.Quella ragazza.Dafne.Rimango a guardarli,poggiata al mio armadietto con le braccia al petto e istinti omicidi che ritornano a galla.Sulle labbra di Leon è stampato quel sorriso che amo.Continua a parlare con le sue labbra perfette.Dafne è poggiata al muro,come io sono appoggiata all’armadietto.Leon si tiene in equilibrio,poggiato con la mano,appena sopra la spalla della ragazza.Continuano a parlare.Si stanno divertendo davvero tanto.I ricordi tornano alla mente.Emozioni ormai sepolte,ricominciano a vivere.Il cuore mi fa male.Gli occhi cominciano ad inumidirsi,e le gambe a tremare.Non poteva accadere di nuovo.Non può ripetersi tutto.La storia non può essere ripetuta.No,per favore,non adesso.Non in questo momento,né mai.Quei ricordi rimbombano nella mia mente come musica nelle orecchie.Quel periodo fu molto difficile per me.Mi lasciò sola,abbandonandomi,per sempre.La vedo salutarlo con un bacio sulla guancia per poi dileguarsi all’interno dell’aula di musica.Leon la segue con lo sguardo,sorridendo.La storia sta per ripetersi.Quando sposta lo sguardo,incrocia il mio.Nocciola e verde.Continuo a fissarlo,con le lacrime che mi rigano il viso.Scuoto la testa ed ricomincio a camminare verso l’uscita.Non so neanche il motivo per il quale mi sono fermata.Stavo tornando a casa.- Violetta! – sento gridare dalla sua voce.Non mi giro,continuo a camminare.- Violetta! – ancora.Sento dei passi correre verso di me.All’improvviso,due mani mi prendono per i fianchi e mi fanno voltare.- Che vuoi! – sbotto,allargando le braccia.Le lacrime continuano a scendere,mentre lui mi fissa con quei suoi due occhi smeraldo.- Perché… piangi? – mi domanda tranquillo e curioso.Che rispondo?Bugia o verità?Quei due smeraldi continuano a fissarmi.Hanno sempre avuto un’effetto strano su di me,e continuano ad averlo.Mi fanno sentire in pace con me stessa,anche se non lo sono.Miliardi di problemi mi tormentano,e non so quale risolvere per primo.- Non sono affari tuoi – rispondo,voltandomi,dandogli le spalle.Ricomincio a camminare veloce e decisa.Ma nuovamente mi afferra per i fianchi e mi fa voltare.Ho sempre amato quando mi prende così e mi aggredisce con quei due smeraldi.Continuo ad amarlo,non so che mi prende,ma non riesco a dimenticarlo.Sarà perché è il padre del mio futuro bambino?Sarà per quel mare verde?Sarà per il suo ciuffo sempre perfetto?O per le sue labbra?In ogni caso non riesco a togliermelo dalla mente.Mi insegue come un’ombra.Ma devo dirgli al più presto che… sono incinta.Ma non è facile.Come faccio?Quale sarà la sua reazione?Poi adesso che sta andando tutto male con Ludmilla.Se gli dico tutto ci saranno ancora più problemi tra loro,e non posso permetterlo.Mi sentirò tremendamente in colpa se si lasceranno a causa mia.- Lasciami – sussurro a testa bassa.Non risponde,continua a tenermi per i fianchi.Per favore,non lasciarmi andare.Te lo scongiuro.- Leon – dico ancora.Con due dita mi alza il viso,e mi immergo nuovamentein quel mare.Per l’ennesima volta mi ci perdo.Ancora.- Mi dici perché piangi? – chiede ancora,tranquillo.Non posso dirgli che stavo piangendo perché l’ho visto ridere e scherzare con Dafne.Non gli importa più niente di me,e non sa che farsene della mia gelosia.E poi chi sono io per fargli una scenata del genere?Nessuno.- Non sto piangendo – rispondo,asciugandomi il viso con il dorso della mano.Mi lascia i fianchi e incrocia le braccia al petto,con quella sua solita espressione che dice ‘ Ti conosco meglio di chiunque altro.Sputa fuori ‘.Lo continuo a fissare,poi mi rigiro e ricomincio a camminare.Avrò fatto bene?Non lo so.Sinceramente una parte di me risponde positivamente,ma la maggior parte,da’ la risposta negativa.Sono una codarda.Se non sono in grado di dirgli perché stavo piangendo,come farò a trovare il coraggio di dirgli che sono incinta!Mi odio.Mi odio.Mi odio.Continuo a camminare e sento che mi segue.E’ strano,di solito ero io a faticare per tenere il suo passo.Ma questa volta è contrario.- Se è per Dafne non è come pensi! – grida,continuando a seguirmi.Ho le braccia incrociate all’altezza del seno,e mille lacrime che mi rigano il viso.- Mi ha chiesto solo di prestarle i miei appunti di armonia! – continua.Si sta avvicinando sempre di più.Perchè mi sta dando tutte queste spiegazioni?Non dovrebbe importargli di come mi sento.- Violetta,ti prego! – grida ancora,fermandosi a pochi passi da me.Non riesco più a camminare.Tutti i problemi mi hanno bloccata,non riesco a muovere un muscolo.- Leon,non mi devi dare tutte queste spiegazioni – rispondo,voltandomi di scatto.Lo vedo con le braccia allargate e sempre perfetto.- Non mi interessa quello che ti ha chiesto non ha chiesto.. Dafne – continuo.Le lacrime continuano a scendere,mentre lui si avvicina.Sempre di più.- Ti dico solo una cosa.Se farai soffrire Ludmilla.. te la vedrai con me – dico seriamente.Non voglio che le spezzi il cuore per riandare con quella.. – E’ la mia migliore amica.Non voglio che passi quello che ho passato io – finisco.Continuo a fissarlo,e quei due smeraldi fissano me.Ma come posso fargli questo?Scusa amore mio.I suoi occhi sono ancora spenti,come quella mattina.Non ne capisco il motivo.Sposto lo sguardo sulle sue labbra.Oh quanto sono perfette!Mi mancano,da morire.Quanto darei per poterle assaporare di nuovo.Mi mancano i suoi baci,le sue carezze,i suoi sguardi pieni d’amore.Mi manca lui.Eppure,da una parte sono felice.So che avremo sempre,qualcosa in comune.Una cosa solo nostra.Mia e sua.Il nostro bambino.Anche il solo pensiero mi rassicura.Anche se non lo accetterà,farà sempre parte di lui.Avrà per sempre,qualcosa che ci unisce.Vorrei tanto che lo accettasse,come ho fatto io.Vorrei davvero averlo al mio fianco.Vorrei che venisse con me quando dovrò fare i controlli,le ecografie e tutte le visite.Vorrei che guardassimo insieme,nostro figlio,attraverso il monitor.Vorrei crescerlo insieme a lui.Arrabbiarmi perché gli permette di fare giochi pericolosi,ma amarlo sempre di più quando lo curerà perché si sarà fatto male.Vorrei svegliarmi la mattina accanto a lui,con il nostro bambino che salta sul letto.Vorrei addormentarmi la sera,stanca morte,tra le sue braccia,mentre mi coccola.Vorrei una vita al suo fianco.Ma so che questo non sarà possibile,perché lui sta insieme alla mia migliore amica.Perchè lui la ama.Perchè io non conto più niente per lui.Ma in ogni caso,gli farò conoscere suo figlio.- Spero solo che sei consapevole di quello che fai.Non voglio vedere Ludmilla soffrire.Non voglio consolarla perché l’hai lasciata.Non voglio vederla piangere perché ti ha perso.So come ci si sente.E non voglio che capiti alla mia migliore amica -.Continua a guardarmi.E’ vero,odio quando le persone mi fissano.Ma da lui.. bhè,resterei a farmi fissare per sempre.Quanto mi manca.-Già .. – inizio,ma mi blocco subito.Non riesco a pronunciare quella frase.Non davanti a lui.Non a voce alta.- Già? – chiede.Finalmente sento di nuovo la melodia più bella del mondo.- Niente – rispondo velocemente.Non avrei dovuto iniziare a parlare.Non avrei dovuto fermarmi a guardarlo.Sono una sciocca,stupida ed egoista.Si,egoista.Non penso mai agli altri.L’unica cosa che m’importa è di come mi sento io.Non mi è importato della mia migliore amica,quella notte.Non mi è importato di Diego,né di mio padre,né di Angie e né delle conseguenze.Ma adesso me la devo vedere con un bambino,da sola.- Continua la frase – dice.Sembra quasi un ordine.- Già..è successa quella cosa!Non immagino neanche come dovranno sentirsi Diego e Ludmilla,quando glielo diremo!Perchè glielo diremo!Non voglio nascondere una cosa del genere alla mia migliore amica e al mio fidanzato! – esclamo scandendo bene le ultime due parole.Le lacrime hanno smesso di scendere,ma sento gli occhi pizzicare,ancora.Lo vedo irrigidirsi alla parola ‘ fidanzato ‘.Quanto mi dispiace,amore mio.Ti amo,lo sai vero?Per sempre.- E adesso ne dobbiamo pagare le conseguenze – sussurro,un po’ troppo ad alta voce.Alzo subito lo sguardo ed incrocio i suoi occhi.Sul suo viso,un’espressione accigliata e confusa.Cazzo.E adesso?- In che senso.. conseguenze? – chiede.Il mio respiro diventa irregolare,le gambe iniziano a tremare e sento gli occhi bruciare,ancora di più.- Niente,dimentica tutto – mi affretto a dire.Mi volto e riprendo a camminare.Non potevo stare zitta!Adesso come faccio?Ho paura.Non dovevo dirglielo.Adesso di sicuro non ne vorrà più sapere di me.Nè di me.. né del bambino.-Aspetta! – esclama,prendendomi per il braccio,ed in un secondo mi ritrovo attaccata al suo petto.No,no per favore.Non fare così.- Leon,lasciami! – esclamo,affondando il viso nel suo petto.Le lacrime mi stanno di nuovo rigando il viso,e stanno bagnando la sua maglietta.- Lasciami! – esclamo ancora,con voce spezzata.Mi tiene ferma per i fianchi.La sua stretta è così forte,ma non mi interessa.Sono con lui,e il resto non conta.Vorrei solo che già sapesse.Vorrei solo che accettasse il bambino.So che non lo farà.So che scapperà via come un codardo.Ma non lo è.E’ solo un’adolescente diciassettenne.Ha ancora tutta la vita davanti,e di certo non vorrà porre fine al suo divertimento solo per un bambino.Un bambino che non era in programma,ma che è arrivato.Per me sarà dura.Diciassette anni e madre.Non è proprio quello che avevo in programma,per la mia vita.Volevo finire lo Studio,diplomarmi ed iniziare la mia carriera come cantante.Questo è quello che avrebbe voluto mia madre,per me.Scusa mamma,ti ho deluso.Non meriti una figlia come me.Scusa papà,per aver bruciato i tuoi piani per me.Scusatemi,non volevo,ma è successo.Se vi arrabbierete con me,lo capirò.- Ti prego – sussurro.Mi abbraccia forte ed io mi stringo a lui.Non esiste neanche un secondo che non passi ad amarlo.- Shh,smettila – sussurra,tenendomi stretta a lui.Cerco di calmarmi,ma sentendo il suo cuore battere,il respiro diventa di nuovo irregolare e le gambe tremano.- Portami a casa – dico.Non risponde,mi abbraccia ancora di più,per poi lasciarmi un dolce bacio sulla fronte.Quanto mi è mancato il contatto con le sue labbra.Scioglie l’abbraccio e mi circonda la vita con un braccio,per non farmi cadere.Si sarà sicuramente accorto che in questi giorni sto diventando sempre più debole.Non ho più forze.Mi stringo di più a lui,mentre ci incamminiamo verso casa.Quanto mi è mancato il suo odore.

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