E' arrivato il momento, finalmente. Dopo tanto tempo, anche io e Leon possiamo essere felici insieme al nostro bambino. Mentre la marcia nuziale inizia, stringo ancora più forte il braccio di mio padre. Sono così agitata. Gli invitati si alzano in piedi, mentre io e mio padre avanziamo lentamente. Eccolo lì. Leon. Bellissimo e perfetto come sempre. Lo smoking nero fa risaltare ancora di più i suoi occhi, ed io mi ci perdo ancora, nonostante siano passati anni. Accanto a lui c'è Jorge. Oramai a cinque anni. Anche lui indossa un piccolo smoking, come suo padre. Tiene la mano di Leon, ed insieme mi sorridono. E' passato così tanto tempo... Sono felice delle scelte che ho fatto, di tutto quello che abbiamo vissuto, e di quello che vivremo. Sono fiera ed orgogliosa di me stessa; sono stata forte, ho resistito e ce l'ho fatta, ho vinto. Vedo tutti i nostri amici che sono seduti nelle prime file. Ci sono Ludmilla e Francesca che si asciugano le lacrime con dei fazzoletti, mentre mi fissano con dei sorrisi. Camilla è accanto a Brodway, il quale le circonda la vita con le braccia possenti; mentre Nata e Maxi si tengono per mano. Ma il mio sguardo ricade ancora su di lui. Dopo tutto quello che abbiamo passato e dopo tutte le sofferenze, siamo ancora qui. Io e mio padre siamo arrivati all'altare. Mi volto verso di lui, e lo vedo con gli occhi lucidi "Sai che puoi sempre dire di 'no', vero?". Gli sorrido baciandolo sulla guancia "Grazie per tutto quello che hai fatto per me". "Sarai sempre la mia piccola e fragile Vilu". Gli lascio il braccio, mentre Leon mi porge la mano, ed io, delicatamente la prendo. Mi afferra anche l'altra, e ci ritroviamo ancora occhi dentro occhi. E' incredibile quanto sembri ancora il ragazzo di diciotto anni. Non è cambiato per niente, è sempre lo stesso... solo con qualche pelo in più sul viso. "Prego, sedetevi" dice il sacerdote. Vedo che Francesca prende Jorge sulle gambe, mi sorride. Anche lei non è cambiata... è e resterà per sempre la ragazza con cui facevo pazzie. "Siamo qui riuniti oggi, per celebrare il matrimonio di Violetta Castillo e Leon Vargas. Prego, le promesse". Mi volto nuovamente verso Leon, che inclina leggermente la testa sussurrando: "Prima le signore". Scuoto la testa sorridendo. Lo guardo negli occhi, e tutte le altre persone scompaiono... ora siamo solo io e lui. "Non avrei mai immaginato di trovarmi qui, con te, con i nostri amici e parenti, a celebrare il nostro matrimonio. Molte volte lo avevo sognato, o solamente sperato, ma viverlo... bhè, è un altro paio di manche. Non c'è molto da promettere, perché sappiamo entrambi che il nostro amore sarà eterno e pieno di passione. Ma ti prometto di restarti accanto, nel bene e nel male, in salute ed in malattia. Ti prometto che saremo sempre più uniti, che litigheremo sì, ma per tornare ancora più felici di prima. Ti prometto di esserti fedele sempre, che nessuno potrà mai separarci. Prometto di viverti ogni giorno, senza mai smettere. Ti prometto che insieme sogneremo, che niente ci ostacolerà. Ricordi quella notte? Quando tutto è iniziato? Ricordi che mi dicesti? Che non ti importava di niente e di nessuno, e che in quel momento stavi pensando solo a noi. Non te l'ho mai confessato, ma anche a me non importava di nulla. Il mondo era scomparso, e come spesso mi accade ancora, c'eravamo solo noi due, tutti gli altri erano spariti. Perciò, ti prometto che tu e Jorge sarete la mia priorità. Prometto di amarti ogni giorno della mia vita, incostantemente. Ti prometto che non avremo mai fine". Il suo sorriso mi scalda il cuore "Prego, adesso le sue". Leon fa un respiro profondo, abbassando la testa, per poi rincatenare lo sguardo nel mio, ancora una volta. "Ho scritto molte promesse, in queste ultime settimane, ma ora guardando i tuoi occhi, me le sono dimenticate tutte. Quindi improvviserò. Come hai detto tu, non c'è molto da promettere; e la ricordo perfettamente quella notte, eri così bella. Ricordo che eri venuta a casa mia per darmi ripetizioni di matematica... anche se noi a scuola non la studiavamo. Ricordo perfettamente che avevi i capelli legati, che indossavi quella maglietta che amavi, e che tutt'ora metti...". Mi scappa un sorriso. E' vero. "...ricordo che avevi il profumo alla fragola, e ricordo che da quel momento non ho mai smesso di amarti. Ti chiedo ancora perdono per non essere stato presente nei sei mesi che hai tenuto in grembo nostro figlio, e ti chiedo ancora una volta di perdonarmi... perché so che per te non è stato facile, e che avresti preferito che ti fossi stato accanto, scusami. Quindi, ti prometto che sarò sempre presente quando avrai bisogno di me... ed anche quando non ne avrai. Prometto di non lasciarti mai sola, specialmente quando piove e ci sono forti tuoni, perché so che ne hai paura e che vuoi qualcuno a cui stare abbracciata. Ma nonostante questo, ti piace la pioggia. Ti prometto di rubarti sempre del cibo dal piatto. Ti prometto che ogni volta che sarai triste, prenderò la chitarra e ti canterò la tua canzone preferita, o ti inviterò a ballare. Prometto di portarti ovunque tu voglia andare, anche se sono le quattro del mattino e sono stanco morto, non m'importa, perché sei la donna con cui ho deciso di passare il resto della mia vita, e non ti sarò mai grato di aver scelto me, fra tutti gli altri. Io ti prometto di amarti, in ogni tuo momento ora e per sempre. Prometto di non dimenticare mai che questo è un amore che capita solo una volta nella vita, e di sapere nel profondo della mia anima, che qualunque difficoltà possa riuscire a dividerci, troveremo sempre la strada per ritrovarci. Prometto di darti sempre, di darti il meglio e la parte più vera di me. Prometto di metterti davanti a tutto e a tutti. Sarò ogni cosa di cui avrai bisogno. Ti prometto che cercherò di darti la forza di cui hai bisogno, e di aiutarti a superare ogni ostacolo. Prometto di non farti mai soffrire... e di farti piangere solo per commozione. Ti prometto che farò di tutto, per farti stare bene, per farci vivere felici e contenti... come nelle favole. Ti prometto che tutti i giorni vedremo l'alba e il tramonto insieme. E ti prometto che saremo felici... tutti equattro". Gli sorrido, abbracciandolo di slancio. Sento le sue braccia possenti circondarmi la vita e stringermi forte. "Ti amo" sussurra al mio orecchio, prima di lasciarmi andare. S'inginocchia davanti a me, per poi baciarmi la pancia ancora piatta. Sono solo al secondo mese. Si rialza, prendendo nuovamente le mie mani. "Le fedi... per favore". Jorge avanza verso di noi con un piccolo cuscinetto bianco, sopra due anelli in oro. Lo consegna a suo padre, sorridendogli. Poi lui prende una delle due fede e la mia mano. "Io, Leon Vargas, prendo te, Violetta Castillo, come mia legittima sposa. Prometto di amarti e onorarti ogni giorno della mia vita". Infila l'anello al mio anulare sinistro. Ripeto quello che ha fatto lui, prendendo l'anello e poi la sua mano "Io, Violetta Castillo, prendo te, Leon Vargas, come mio legittimo sposo. Prometto di amarti e onorarti ogni giorno della mia vita". "Bene. Vi dichiaro ufficialmente... marito e moglie! Può baciare la sposa, ora". Il sacerdote ci sorride, poi improvvisamente mi sento afferrare il viso fra le mani, e le sue labbra che premono sulle mie. Scoppia un grosso applauso da parte di tutti. Leon poggia la sua fronte sulla mia, per poi asciugarmi le lacrime con il pollice. "Ti amo anch'io". Mi lascia ancora un bacio a fior di labbra, ed insieme ci voltiamo verso i nostri parenti ed amici che si sono alzati in piedi, ed ancora applaudono. Vedo mio padre ed Angie che sorridono con il volto rigato dalle lacrime. Giuro che è la prima volta che vedo piangere mio padre. Olga è accanto ad Angie, ed anche lei, piange con un fazzoletto davanti al volto. Ludmilla è in preda ad una crisi isterica di pianto, e Federico cerca di calmarla; mentre Francesca, Camilla e Nata piangono. Vedo Jorge correre verso di noi, e Leon che lo prende al volo in braccio. Saremo felici ne sono sicura. Guardo Leon che mi sorride "Io e te". "Per sempre".
ANGOLO AUTRICE:
Eccomi *piange* allora? *piange* come state? *piange*. Lo so, scusatemi se sono un oceano, ma vedete... E' L'ULTIMO CAPITOLOOOO *piange*. Scusatemi se è così corto, ma volevo concludere con il matrimonio di Violetta e Leon. Spero che vi sia piaciuto. Ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito, messo tra le preferite/seguite/ ricordate la mia storia. Grazie a chi l'ha seguita sin dall'inizio, ma anche a chi NON l'ha seguita dall'inizio. Un GRAZIE particolare ad una ragazza che AMA veramente questa storia, e che ho sopportato (SCHERZO, TI AMO!) per le sue continue richieste di aggiornare. GRAZIE A @Sweet_girl_200 ! GRAZIE a chi ha letto in silenzio, a chi ha recensito. Grazie per i consigli, per tutti i messaggi che mi avete inviato, grazie, grazie, grazie. Mi dispiace di aver terminato la storia con solo 19 capitoli, ma comunque sono già parecchi. Scusate ancora per la cortezza (NO! NON SI PUO' SENTIRE!) del capitolo. Come (FORSE) avrete notato, non ho descritto il vestito di Violetta (né di tutti gli altri), vi lascio libera