Questa mattina mi sono svegliata molto presto per prepararmi così da mettermi in macchina e partire ma prima dovrò passare a ritirare alcune cose in vari negozi,prima di partire per Torino avevo fatto alcuni acquisti che però sarebbero dovuti arrivare,per mancanza in negozio.
Sono le 9:30 e io sto aspettando per uscire poiché i negozi dove devo andare sono ancora chiusi.
Sto sistemando la mia camera alla perfezione così quando tornerà Guzman sarà tutto in ordine,ho anche fatto la spesa,così avrà anche qualcosa da mangiare.
Sento il campanello suonare e corro a vedere chi sia,apro la porta e trovo Christian con una bustina in mano
"Ma buongiorno cri"
"Ciao"
Entra in casa superandomi, ce l'ha con me?
"Che hai?"
"Tu no dormire con me"
"Oh scusami tesoro,ma proprio non potevo ieri"
"Oh ok fa nulla,io colazione con te,tieni nutella"
"Ma grazie, vuoi un succo? Un bicchiere di latte?"
"Oh si latte e nequik" ok beve anche lui il latte con il nesquik come Edoardo.
"Chi ha comprato i cornetti?"
"Mio papo,ha detto che questo tuo preferito"
"Si ha ragione,mi piace davvero molto,a te invece?"
"Oh si mio uguale tuo"
"Ecco il tuo latte,vuoi una cannuccia?" "Si molte grazie"
"Oh ma di nulla"gli dico prendendo la cannuccia dal cassetto e mettendola nel suo bicchiere.
Facciamo colazione insieme,chiacchierando come se mi conoscesse da una vita,è così ma lui non lo sa, questa cosa mi diverte perché ha subito legato con me,come il primo giorno.
"Dove vai con la gonnina? A un ballo?"
"In realtà stavo per uscire,devo andare a ritirare degli acquisti"
"Oh vengo io?"
"Con me intendi? Beh non so se il tuo papà ti faccia venire"
"Tu chiama"
"Non ho il numero cri"
"Sopra allora andremo,così poi acquisti"
Finisce così di fare colazione e si alza per poi dirigersi verso la zona notte,non lo vedo più così vado anche io e lo trovo inginocchiato al bidè che si lava le manine. "Lavale anche tu con me"
Vado anche io vicino a lui e mi lavo le mani,appena entrambi le abbiamo asciugate,mi prende per mano e mi porta verso la porta. Usciamo e ci dirigiamo all'ultimo piano,cri si attacca al campanello,AHAHAH
"Papà vuoi aprire?"
"Arrivoo" urla Edoardo da dentro.
Apre la porta ed è bello come il sole,mi sembra di tornare indietro nel tempo,a quando stavamo assieme ma non è così e io devo partire cavolo.
"Papi io Giulia acquisti ok? Ciao noi andiamo!" Gli dice per poi prendermi la mano. "Andiamo giuli"
"Scusa Giulia dove andate?"
"Devo ritirare degli acquisti e mi ha chiesto di poter venire con me,può? Te lo riporto in massimo un'ora,anche prima,tanto io devo partire"
"Devi partire? Dove vai?"
"Non sono fatti tuoi,può venire quindi?"
"Oh si certo va bene a dopo"
"Piccolo andiamo allora,la mia auto è in garage scendiamo!" Prendo la sua mano e entriamo in ascensore e nel mentre saluta Edoardo con la manina.Ritiriamo tutti i miei acquisti e poi decido di passare al negozio di giocattoli con cri così da fargli un regalo, sceglie una scatola enorme della lego e io sono contenta di comprargliela,ci fanno la busta enorme della lego e finalmente torniamo a casa.
Scendiamo tutte le buste e lui si offre di portare quelle più piccoline,lo porto sopra da Edoardo e suono il campanello.
"Ei siete tornati!"
"Si abbiamo fatto compere,io devo andare però!"
"No giulia dentro con me!"Mi abbasso alla sua altezza e gli accarezzo la testa
"Tesoro io devo andare via,devo andare a Roma. Tornerò fra qualche giorno credo."
"No ti prego" scoppia a piangere e mi stringe a se,posando la sua solita manina sul mio petto.
"Tesoro non piangere ci vedremo fra qualche giorno" " No tu vai via come la mamma,mi vuoi lasciare"parla continuando a singhiozzare
"Ma no piccolo mio,io tornerò,ma ora devo andare dai miei genitori"
"Allora io vengo con te, ti prego non via"
"Cri,giulia deve andare via"interviene Edoardo.
"No io voglio lei,tu qui,io con giulia via"
"Volete venire con me?" Ma che cazzo ho detto,non ci posso credere,santo Dio giulia che ti dice il cervello.
"Sii" a Christian torna il sorriso in un secondo.
"Giulia non credo tu voglia davvero"
"Te no di certo ma cri è triste se vado via quindi venite con me"
"Va bene preparo le cose"Io e Christian siamo scesi a casa mia per prendere la mia valigia e chiudere casa.
Scendiamo in garage e troviamo Edoardo che ci aspetta con la loro valigia. Andremo ognuno con la propria macchina ovviamente,infatti io salgo nella mia e parto.In meno di tre ore arriviamo a casa mia,prendo le mie cose e insieme ai due ospiti salgo su.
"Aspettatemi qui fuori,devo spiegare la situazione ai miei,non credo che mio padre la prenderebbe bene altrimenti,torno subito""Mami papiii sono a casaaa!"
"Amore di papà ma quanto sei bella,sempre troppo magra ma bellissima."
"Dai papiii,mi mancavi"
"Tesoro mio,come staii?"
"Bene,potete sedervi un secondo in salotto?"
"Certo vieni,che devi dirci?"
"Allora porto con me due ospiti,voi dovete rimanere seduti,senza avere reazioni brusche ok?"
"Va bene amore"
"Papà promettilo,non te lo perdonerei"
"Si tesoro tranquilla vai chi sono"
Vado verso la porta,e una volta aperta prendo per mano Christian e li faccio entrare.
"Salve a tutti,io sono cri"
Mia madre scatta in piedi con una mano sulla bocca e gli occhi pieni di lacrime.
"No assolutamente no,giulia io non te lo permetto"
"Papà siediti per favore"
Papà si risiede e Edoardo avanza da dietro di me. Mamma invece si avvicina a Christian ancora completamente emozionata
"Ei cri,lei è la mia mamma,si chiama Valeria" "salve signora vale,io sono Christian,e quasi 4" facendolo il solito segno con le mani. Mia mamma scoppia in una leggera risata porgendogli una mano proprio come aveva fatto l'ometto.
"Ciao Christian io sono Valeria,puoi chiamarmi solo Vale se vuoi"
"Oh ok vale"A questo punto si avvicina a mio padre che ha uno sguardo sconvolto ma so che è emozionato di vederlo è come rivedere suo nipote,so quanto ha sofferto anche lui.
"Io sono Christian tu?"
"Io sono Roberto,puoi chiamarmi come vuoi però"dice con un sorriso grande come una casa.
"Oh va bene,posso abbracciarti?" Questa richiesta ci lascia sconvolti tutti quanti,non l'ha chiesto nemmeno a me.
"Certo tesoro!"risponde subito mio padre e vedo una lacrime scendergli per l'emozione di rivedere suo nipote."Cri se vuoi di sopra c'è una stanza dove puoi giocare o magari fare un sonnellino,che ne pensi? Ti accompagno"
"Oh si andiamo"
Raggiungiamo la sua cameretta,chiusa a chiave,nella quale non entravo da qualche mese ormai,quasi un anno credo.
Trova subito molte cose con cui giocare così lo lascia lì e torno in salotto dove Edoardo è seduto sul lato opposto del divano rispetto ai miei genitori,nessuno parla;vado a mettermi vicino a lui
"Allora mamma sa,che sono tornata da Torino perché sono rimasta sconvolta alla vista della mamma di Christian,però appena sono tornata a Firenze ho visto Christian, non l'ho riconosciuto però si era fatto male cadendo dalle scale e l'ho portato a casa mia per mettergli dei cerotti e poi siamo andati a cercare il suo appartamento e da lì è uscito Edoardo,so in un certo senso posso perdonarlo lo dovete fare anche voi. Lui vi racconterà,come ha fatto con me"
"Allora sapete che l'ho lasciata poiché le avevo detto che ero tornato con la mamma di Christian,beh non era così,assolutamente no,la mamma di Christian non sta molto bene mentalmente e ha cercato di portarlo via,perché il padre del bambino gli avrebbe dato molti soldi in cambio della morte di Cri,non potevo permetterlo,era il nostro bambino,perciò le ho detto che le avrei dato io tutti i soldi, non poteva scambiare il figlio con dei soldi. In questi due anni ho cercato di farla curare,ma nonostante ciò,quest'anno ho deciso di richiedere l'affidamento di Christian e sembra che me lo stiano per dare perciò ci siamo trasferiti lontano dalla mamma e ora viviamo nello stesso palazzo di Giulia"Prossimo capitolo 5 stelle
XOXO
STAI LEGGENDO
Oltre l'età.~Edoardo Incanti
RomansLei è Giulia,una semplice ragazza di diciotto anni,con apparentemente una vita fantastica ma grazie ad una persona tutto cambierà. Lui è Edoardo Incanti,un ragazzo di ormai ventitré anni con una vita lavorativa davanti e una mente spensierata. Ma la...