Cap 22

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In un attimo ho preparato le mie cose e dopo essere scesa di sotto stampo un bacio a Christian che comincia a piangere volendo essere preso in braccio e io tra le lacrime lo salutò e esco fuori però mentre apro la porta mi ferma Edoardo,mi fermo pensando volesse dirmi qualcosa di importante o almeno pensando si fosse un minimo pentito
"Giulia ti manderò tutte le tue cose a casa"
"Fottiti Edoardo"

Appena esco fuori trovo Guzman davanti la macchina che vedendomi in quelle condizioni si preoccupa all'istante venendomi in contro e stringendomi a lui.
Il tragitto in macchina verso il mio appartamento è abbastanza silenzioso,appena arrivati a casa entriamo in casa e io vado a sedermi sul divano ricominciando a piangere.
"Che è successo piccola?"
"Lui mi ha lasciata,è tornato con la mamma di cri,non vuole perderlo e vuole rimanere con lui e ha detto che ultimamente passa molto tempo con lei e ci si trova bene come non si trova più bene con me.
Non so che fare,a pensare che io mi ero sentita in colpa,chi sa da quanto mi tradisce Guzman,non mi meritavo tutto questo,gli ho dato tutto,la mia adolescenza,ho cresciuto un bambino non mio,l'ho sempre aiutato e lui mi ripaga in questo modo!"
"Non ti merita affatto,é stato vergognoso,non me lo sarei mai aspettato da lui anche perché ti deve tanto"
"Ora come ora mi dispiace solo per Christian,lui è il mio bambino Guzman,è il mio,lei lo ha abbandonato"
"Lo so piccola,ora calmati,ti va se ti preparo un bagno caldo? Ti preparo una tisana così ti rilassi?"
"Si grazie,vuoi venire con me?"
"D'accordo aspetta qui vado a preparare la vasca"

Dopo pochi minuti torna da me e dopo avermi preso in braccio mi comincia a sfilare i vestiti e arrivato in bagno entra nella vasca per poi far entrare anche me,mi stringe a se è mi asciuga le lacrime che continuano a scendere da appena uscita di casa.
Rimaniamo un po' di tempo così finché io non mi calmo completamente.

Non riesco a pensare al fatto che io mi sentivo così in colpa e poi sono stata lasciata in un modo così orrendo  mentre io venivo soffocata dalla paura di rivelargli mio sbaglio.
Sento la mancanza del mio bambino anche perché verso Edoardo in questo momento sento solo tanta rabbia e disgusto,me lo credevo diverso.

Dopo essermi vestita decido di prendere la macchina e andare a casa dei miei,Guzman doveva tornare al lavoro,gli avevo creato già troppi problemi per i miei gusti,odio essere un peso.

Arrivata a casa,trovo mia mamma seduta con mio padre a mangiare;
appena mi sentono entrare si voltano verso di me e mia mamma si accorge subito che c'è qualcosa che non va.
"Amore che è successo,cos'è quel viso stanco e disperato?"
"Mamma...Edoardo mi ha lasciata"
Mio padre si alza facendo cadere la sedia ed io sobbalzo per la paura.
"Ma che cazzo gli dice la testa? Tu,la mia bambina gli hai donato parte della tua adolescenza crescendo per lo più un bambino,un bambino cavolo! Ma si rende conto? Ma con che coraggio,io lo ammazzo!"
"Papà tranquillo non ne vale la pena incavolarsi per una persona del genere e ho capito solo dopo che non merita le mie lacrime e nemmeno la nostra ira,mi dispiace soltanto di aver perso il mio tempo e soprattutto il mio bambino." Detto questo vado nella mia camera e mi stendo sul letto mentre sento i miei genitori che cominciano a parlare fra di loro.

Oltre l'età.~Edoardo IncantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora