Cap 9

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È passata una settimana da quando io e Edoardo siamo stati a letto,non si è più fatto sentire. Piango da una settimana ormai,mi sono fatta prendere per culo come una bambina,ma cosa potevo aspettarmi da un uomo più grande di me,che sarebbe rimasto dietro ad una ragazzina? No quindi è inutile rimanerci male. Ho provato a chiamarlo diverse volte ma non mi ha mai risposto e ciò ha ampliato la mia voglia di piangere,non vado a scuola da quasi una settimana ma oggi devo rialzarmi non posso rimanere a piangermi addosso ancora per molto.
In questi giorni le mie amiche sono venute tutti i giorni a consolarmi e a portarmi qualcosa da mangiare che però lasciavo mangiare a loro.
Oggi ho deciso che devo riprendermi e farmi vedere forte non voglio sentirmi dire dalle ragazze che me l'avevano detto anche se so benissimo che è cosi.
Dopo essermi preparata decido di riprendere la mia minicar era tanto che non la prendevo e mi era mancata parecchio.
Quando arrivo a scuola non mi dirigo verso le ragazze,non mi va di sentire le loro prediche,al contrario mi va di vedere Alessio,è tanto che non ci parlo.
Mi dirigo verso di lui e prima che io possa dire nulla mi stringe a lui,mi capisce senza che io dica mezza parola,per questo sto bene con lui,non mi fa sentire giudicata.
Io: "grazie"
Ale: "Di nulla meraviglia,saliamo insieme a scuola?"
Io: "si andiamo"
Ale: "che è successo con le tue amiche"
Io: "non mi capiscono,mi sanno solo giudicare ale,non so cosa fare ti giuro,qualunque cosa faccio è sbagliata per loro"
Ale: "vabbè dai meravì,ora stai un po' con me,stai tranquilla che risolvete."
Io: "speriamo,io non voglio perderle,solo che a volte sono così pesanti,non mi capiscono"
Mi accompagna fino in classe e poi va via dandomi un bacio sulla guancia. Appena entro le trovo tutte lì che mi fissano,mi dirigo verso il mio banco rivolgendo un buongiorno a tutti e poi mi siedo rimanendo per i fatti miei. Le prime ore passano molto velocemente e dopo la ricreazione devo affrontare due ore di ginnastica. Non mi va proprio però sono obbligata a farla quindi vado nello spogliatoio e mi metto un paio di pantaloni e una maglietta,proprio come vuole la professoressa.
Ci fa fare diversi esercizi di riscaldamento che io odio,non mi va di mettermi a novanta gradi davanti a tutti,soprattutto con questi pantaloncini. Mentre facciamolo l'ultimo esercizio,vado per abbassarmi e sento un fischio da dietro,mi giro e vedo che è Alessio che mi guarda ridendo.
Faccio finta di nulla e dopo un po' la professoressa ci dice di fare quello che vogliamo e allora io mi metto a fare le spaccate a terra,fino a qualche anno fa facevo ritmica,era la mia passione,l'ho sempre fatta,da quando avevo tre anni e lasciarla è stato veramente duro però si cresce e bisogna fare delle scelte,però nonostante è un po' di tempo che non mi alleno sono ancora molto snodata e la passione rimane. Alla fine delle due ore finalmente posso tornare a casa,decido di non cambiarmi e correre a casa. Appena arrivo,parcheggio e salgo le scale,quando arrivo davanti la porta,trovo Edoardo seduto a terra,con il viso pieno di ferite e completamente insanguinato.
Io: " oddio che cazzo hai fatto?"
Edo: " nulla tranquilla piccola"
Io: "tranquilla il cazzo,vieni entra,ti medico le ferite"
Apro la porta e mano nella mano andiamo in bagno.
Io: "siediti sul bordo della vasca"
Edo: "ai suoi ordini!"
Io: "non scherzare Edoardo che cazzo hai fatto?"
Edo : "lascia stare dai"
Io: " no ora parli"
Edo: "ho fatto un incontro di box,e mi ha pestato però ho vinto io"
Io: " ma come cazzo ti viene in mente! Non c'entra nulla che hai vinto potevi morire stupido! Sei un cojone!" Sono talmente nervosa che ho le lacrime agli occhi e in un secondo comincio a piangere e a singhiozzare,lui prontamente mi stringe a lui e mi dice di stare tranquilla. In un attimo sono in braccio a lui che mi sta portando in camera .
Edo: "ho bisogno di te"
Io: "spogliami ti prego"
In pochi secondi mi ritrovo nuda e con lui in me. Ne avevo così bisogno,in questo momento ci siamo solo noi e i nostri gemiti pieni di piacere. Quando sento di star per venire sento una voce che mi chiama in lontananza,faccio finta di nulla e proprio in quel momento Edoardo comincia a spingere così forte da farmi urlare dal piacere.
?: "giulia sei tu?"
Io: " oh cazzo edo i miei"
Edo: "cazzo ma proprio ora! Rivestiti dai!"
Io: "mamma! Sono qui! Arrivo aspetta un attimo"
Mamma: "chi c'è con te giulia?
Io: "nessuno perché?"
Mamma: "puoi aprire questa cazzo di porta" fortunatamente mi sono rivestita e dopo aver mandato Edoardo in bagno apro la porta e li trovo entrambi lì davanti. Abbraccio mia madre che mi stringe a lei e dopo un secondo entra in camera e comincia a girare
Io: " cosa cerchi mamma?" Dico per farmi sentire da Edoardo così magari si riuscirà a nascondere ma ne dubito,come non detto mia madre apre la porta del bagno e lo trova
Mamma: " tu sei?"
Edo: " piacere,Edoardo Incanti sono onorato di conoscerla"
Mamma: " il piacere è tutto mio,sono Cecilia,la mamma di Giulia" dice portandolo all'interno della camera. Edoardo appena vede mio padre,rimane fermo sul posto come se fosse bloccato e io scoppio a ridere per la situazione.
Papà: " tu cosa ridi? Questo povero ragazzo è imbarazzato e tu ridi?"
Io: " si hai ragione ahahah,papà lui è Edoardo, edo lui è mio padre"
Edoardo: " è un piacere signore,sono Edoardo incanti il ragazzo di sua figlia è un piacere conoscerla"
Papà: "il piacere è tutto mio,sono contentissimo che mia figlia ha deciso finalmente di lasciare quel mongolo!"
Io: " papà!"
Edo: "beh in effetti ha ragione"
Io: "perfavore la smettete entrambi?"
A quanto pare è stato più semplice del previsto,pare che vadano d'accordo.
Mamma: "dai ragazzi cambiatevi,andiamo a cena fuori tutto insieme"

Dopo esserci cambiati,io e Edoardo andiamo con la sua macchina e loro con quella di papà e poi ci incontreremo al ristorante

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Dopo esserci cambiati,io e Edoardo andiamo con la sua macchina e loro con quella di papà e poi ci incontreremo al ristorante.

Oltre l'età.~Edoardo IncantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora