DATA DI SCADENZA

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Mi sveglio con un gran mal di testa, saranno tutti i pensieri che non mi hanno abbandonata nemmeno per un secondo. Per quanto sembra che le cose siano perlomeno sistemate non è così... a volte penso che tutto questo sia da folli insomma chi mai riuscirebbe a farsi ospitare da uno sconosciuto per poi rimanerci sotto... insomma non prendiamoci in giro. Devo però ammettere che per quanto sia folle adoro tutto di questa situazione, dalle litigate agli abbracci alle conversazioni... tutto insomma. "Buongiorno dormigliona" sento dietro di me queste parole come tagli nella schiena, c'è qualcosa che non va, che non mi piace nel suo tono, "buongiorno anche a te, tutto bene?" purtroppo non riesco a far trasparire la mia preoccupazione. "Dobbiamo parlare" ecco come non detto! "Ti ascolto" ribatto "non so bene da cosa incominciare e probabilmente sbaglierò tutti i modi possibili per spiegarti quello che devi sapere ma... non puoi più stare qui. Ci sono troppi casini alle gare e c'è un brutto giro che mi sta accerchiando e devo scoprire per cosa, quindi fino a che non farò mente locale ti ho trovato una sistemazione da un mio amico li sarei al sicuro e sopratutto lontana da tutto questo", queste parole bruciano come fuoco e scatenano in me un meccanismo di rabbia e preoccupazione. "Non sarò il tuo cagnolino non andrò dove vuoi tu non farò quello che vuoi tu e tantomeno non starò qua ad aspettarti diamine; continui imperterrito a fare cose sbagliate e continui con queste missioni suicide" mentre dico questo sto sistemando le uniche due cose che ieri avevo tolto dalla valigia, "dici che la tua vita è un inferno che non ti capaciti di tutte le disgrazie che ti succedono che sei sbagliato e quant'altro ma credimi non stai facendo assolutamente niente per migliorare la posizione di merda in cui ti trovi e in cui ti troverai sempre, ma io non ho intenzione di stare al gioco finché un giorno non ti stancherai e mi caccerai di casa o farai in modo che qualcuno mi cacci dal pianeta terra" sputo con amarezza. Lui rimane lì davanti a me, immobile a guardarmi non cerca nemmeno di rispondermi forse sono stata troppo dura o forse gli ho aperto gli occhi, punto alla seconda, sta lì a guardarmi e vedo le sue pupille dilatarsi. Vedo le sue nocche diventare bianche tanto che sta stringendo i pugni, segno che vorrebbe esplodere ma perlomeno ha la decenza di non fare niente.
All'improvviso mi da le spalle e abbassa la nuca fissando le scarpe, sta così per qualche secondo finché non apre bocca "quella è la porta non devo aprirtela io giusto?" solo questo. Mi dice solo questo, e per quanto anche io ho esagerato e per quanto gli ho detto che me ne sarei voluta assolutamente andare un parte di me forse sperava che lui mi fermasse o che mi dicesse che avrebbe smesso o qualunque altra cosa ma non questo. La sua freddezza mi distrugge, ogni volta che penso che stiamo facendo dei passi avanti succede puntualmente qualcosa per la quale ne facciamo 1000 in meno come minimo. Non voglio uscire da quella porta e convincermi che è stato tutto finto, non posso uscire da quella porta e lasciarlo continuare con questa vita spericolata, non posso ma devo. "Sappi solo che tutti abbiamo una data di scadenza e tu facendo così stai scegliendo la più corta per te stesso, buona fortuna" detto questo mi allaccio l'ultima scarpa ed esco da quella porta che per quante volte l'ho sbattuta non riesco a vederla diversamente dalla bellezza di tutte le volte che invece mi è stata aperta...

HEI RAGAZZI/RAGAZZA COME STATE? SI LO SO AVETE RAGIONE SONO SCOMPARSA PER TROPPO TEMPO MA CERCHERÒ DI AGGIORNARE IL PIÙ POSSIBILE ❤️ MI SIETE MANCATI🫀

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