MA LEI NON LO È.

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BRADLEY'S

Il suono fastidioso della sveglia mi ricorda che devo alzarmi per sbrigare le mie commissioni. Sono davvero stanco, stanotte non ho dormito per niente, avevo per la testa quella ragazza. L'ho lasciata così, senza salutarla. È giusto così io non gli faccio bene. Devo allontanarla da me, ho visto come mi guarda, ed è lo stesso modo in cui la guardo io. È sbagliato, io non voglio niente di serio. Sicuramente sto confondendo un forte interesse con altro. Voglio solo scoparmela appena si riprende, e lasciarla come tutte le altre. Ma lei non lo è. "Cazzo" impreco sottovoce. Sono cosi confuso. Adesso che ci penso non so nemmeno il suo nome, e lei il mio. Cos'è sta merda? Cosa stiamo facendo? Perché sento il bisogno di proteggerla? Ieri sera quando l'ho vista in quello stato é stato come se una parte di me si stesse sgretolando. Vederla in quel modo mi ha fatto stare malissimo. Sono riuscito ad aiutarla ma se solo penso se mi fossi trattenuto di piu; chissà che cosa gli poteva succedere. E in tutto questo io sono stato un bastardo, l'ho trattata di merda quando in realtà lei aveva bisogno di me. E me lo aveva dimostrato con quell'abbraccio. Non so perché ma ho provato più emozioni in quel semplice gesto che nello scoparmi diverse ragazze. Sono sotto la doccia che rifletto quando sento dei tonfi allucinanti di sotto. Mi metto l'asciugamano in vita e mi precipito di sotto per vedere. La scena che mi si presenta è abbastanza, buffa. "Scusa non volevo" mi dice mentre raccoglie le padelle da per terra. "Volevo preparare la colazione e..." la interrompo "Non fa niente" le rivolgo un sorriso sincero. "Ehm... ok..." è arrostita, sta fissando i miei addominali. Non la biasimo, so di piacere ma lei mi fa sentire come se fossi un Dio "Mi consumi così piccola" arrossisce nuovamente e la cosa mi eccita da morire. "Mi vuoi aiutare?" chiese con lo sguardo fisso per terra, devo dire che i suoi piedi sono diventati interessanti per lei ora come ora. "Certo, mi vesto e ti aiuto" rispondo prima di fiondarmi al piano superiore mi vesto con una camicia nera arrotolando le maniche e dei semplici jeans. Ai piedi metto delle comodissime converse anch'esse nere.

Scendo al piano inferiore e mi ritrovo la tavola imbandita con tante cose. I miei occhi si incastrano coi suoi, "Volevo farti una ringraziamento, non sapevo cosa ti piacesse così..." la interrompo nuovamente e le porgo la mano, lei esita "Non mangio mica, non con tutto questo ben di dio" dico ridendo. Lei afferra la mia mano e si avvicina a me. Le lascio un bacio sulla guancia e la ringrazio.

Mangio tutto e mi complimento,
"Ora devo andare torno per pranzo, fai come se fosse casa tua" dico pronto per andarmene. "Va bene, cosa vuoi che ti prepari?" chiede ancora in imbarazzo. Ho intenzione di metterla a suo agio, farle capire che questo può essere il suo posto. "Oggi ti porto fuori" dico sorprendendola. Lei impallidisce e mi risponde cambiando atteggiamento. "Non ho niente da mettere e non me la sento di..." la blocco per la centesima volta; "Punto uno non ti puoi segregare in casa, seconda cosa di, me ti puoi fidare, e te me voglio dare la prova oggi, poi ti porto in un posto appartato, non ci vedrà nessuno. " per convincerla le faccio gli occhi da cane bastonato. "E va bene " finalmente si arrende, "ma non ho niente da mettere" "Nel tuo armadio ci sono dei vestiti, non fare domande, ora vado" dico lasciandole un bacio volante e lasciandola nuovamente sbalordita.  Quegli abiti sono di mia sorella, gliene parlerò oggi. Non so perché ma sento il bisogno si parlare con lei. Di fargli capire che con me è al sicuro.  L'unico modo che ho è dirle qualcosa di me.

CIAUUUU, ECCOMI QUI. CHE PENSATE DI BRADLEY? DOVE LA PORTERÀ?💞💞

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