NESSUNA COME LEI.

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BRADLEY'S

Sento i suoi singhiozzi, solitamente la cosa mi fa incazzare, insomma se piangi non risolvi un cazzo, però ognuno si sfoga come vuole. Con lei però mi sento quasi in colpa. Gli ho detto che non era il mio tipo ma mentivo, cazzo come potrebbe non esserlo. Quella è il tipo di chiunque. Alta, con due gambe snelle, un seno prosperoso, un culo sodo, bionda occhi marroni... ma che cazzo mi prende. Sembra che non abbia mai visto una figa. Nessuna come lei.

L'ho lasciata nella sua stanza per sfogarsi voglio dargli i suoi spazi. Non sono così paziente di solito ma capisco quanto possa essere difficile tutto questo per lei. Io non concepisco come quel coglione si sia permesso ad alzargli le mani. Porca puttana che viscido. Quando l'ho pestato non era così grosso. Gli uomini così si meriterebbero una bella lezione. Ricordo ancora quando mio padre picchiava mia madre, io ero così impotente. Da quando è morta, per mano sua, ho giurato che non sarei più rimasto a guardare.

Mentre penso a tutto questo qualcuno bussa alla porta della mia stanza. "Avanti" dico sbuffando, "Ciao, ti volevo ringraziare per la cena e..." la interrompo "Ti serve altro?" cazzo quanto sono stronzo. "N-no" ribatte balbettando. Cazzo ha paura di me. "I-io vado via. Prendo le mie cose e me ne vado" dice pronta per girarsi ma mi alzo dal letto e la blocco per il polso. "Non sei nelle condizioni per andartene" dico con tono deciso. Il mio suona come un ordine ed effettivamente lo è. Anzi, è un ordine. "Tu non sei nessuno per dirmi cosa fare", risponde acida. "Infatti il mio era solo un consiglio" ribatto con altrettanta acidità. "Bene grazie ma ora vado". Succede tutto in un attimo, la attiro a me chiudendo dietro la porta per poi spingerla su di essa e appoggiare la mia fronte alla sua. Riesco a sentire il suo respiro caldo sulle mie labbra. "Co-cosa stai facendo?" "Hai paura di me, non dovresti". "Non sono io che ti ho detto che ti avrei fatto fuori" dice con il respiro affannato. Potrei prenderla e farla mia ora. Cazzo se vorrei. "Non lo farei mai" rispondo con tono più calmo. "Va bene, ma solo una notte" "Perché una sola?" non so perché mi interessa tanto ma voglio saperlo. "I-io non ci ho pensato" è imbarazzata si vede dal suo viso. Sta arrossendo e questa cosa le rende tremendamente sexy. "I tuoi genitori?" azzardo. "Mi hanno mandato un messaggio. Non mi vogliono, per loro sono come morta, sono più importanti i loro sporchi affari." Dice con occhi lucidi. Questa frase me la segno e le farò domande più tardi. Non ha nessuno, la capisco. Le accarezzo la guancia e lei chiude gli occhi beandosi del mio tocco. "Puoi restare qui quanto vuoi" a queste parole lei alza il viso per guardarmi negli occhi. Siamo ancora a pochi centimetri di distanza e la voglia di farla mia aumenta. Di scatto mi allontano vedendo la delusione sul suo volto. "Io devo andare via per qualche ora quindi avrai casa tutta per te" rispondo con un mezzo sorriso. "D-dove vai?" "Non sono affari tuoi" mi da fastidio quando si impicciano delle mie cose. "Scusa. È che ho paura a stare a casa da sola" Ne avresti di più venendo con me. "Non devi avere paura di niente qui sei al sicuro" dico ovvio. Continua ad avere paura, lo leggo nei suoi occhi. "Va bene, stasera sto a casa". rispondo sconfitto. Mi maledico mentalmente per quello che ho detto. Certo non era importante stasera ma non volevo mancare. Appena finisco la frase mi guarda dritto negli occhi e nei suoi vedo una strana luce.

CIAO RAGAZZI, ECCOCI QUA CON UN NUOVO CAPITOLO.  CHE NE DITE?
COSA PENSATE DI BRADLAY?🌹😘

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