TU SEI MEGLIO DI COSÌ.

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Apro gli occhi e la prima cosa che vedo è nero. Un soffitto nero. Questa stanza non è la mia. Non so dove sono e nel frattempo il mio mal di testa sta aumentando; ad interrompere i miei pensieri è la porta. Da essa sbuca un ragazzo alto come minimo 1.90, occhi verdi smeraldo, castano scuro e molto muscoloso.  Si è decisamente bello, ciò non toglie che non lo conosco, non so cosa voglio da me... in questo momento sono spaventata a morte. "Ti sei svegliata" cavolo ha una voce bellissima. Rimango ammaliata, non mi era mai capitato di imbambolarmi così per un ragazzo; eppure eccomi qua. "Ho un gran mal di testa e mi fa male la pancia" dico riprendendomi dal mio stato di trance. Lui si avvicina con sole due falcate e si siede sul letto, a pochi centimetri da me. "Quel bastardo lo aveva già fatto prima?" domanda infastidito. "Che cosa?" "Picchiarti. Lo aveva già fatto prima?" ripete. "Si ma... mai cosi" dico insicura. Non mi va di dire ad uno sconosciuto le mie cose, ma glielo devo. "Bene. Di sotto ti ho preparato la cena, hai dormito più di 12h ed avrai bisogno di energie dopo... " esita un attimo "...dopo quello che è successo". Mi alzo dal letto e vedo che indosso solo una maglietta che arriva appena sopra le ginocchia; accorgendosene dice "Ti ho cambiata ma non ti ho nemmeno guardata, non sei il mio tipo" ribatte con un filo di disprezzo. "Grazie..." vorrei averlo detto con tono duro ma le mie emozioni mi tradiscono ed è uscito un suono spezzato, "Se non sono il tuo tipo perché sono qui?" chiedo spavalda. Cavolo sono un controsenso umano. "Perché quel pezzo di merda ti stava picchiando non farti strane idee. Lo avrei fatto per chiunque. Odio queste cose. Gli uomini così..." si ferma e fa un respiro profondo, vorrebbe dire qualcosa ma ci ripensa e richiude la bocca. "Con questo intendi tuo padre...?" dopo questa domanda qualcosa in lui scatta perché si avventa sopra di me, mi stringe i polsi sopra il seno e dice con voce ferma e rauca una frase che mi fa ragelare il sangue nelle vene; "Nominalo ancora e sarai la prima ragazza che farò fuori". Mando giù un groppo in gola e lo guardo negli occhi, non è cattivo come vuoi far vedere, sta solo soffrendo e lo capisco. "Tu sei meglio di così" dico avvicinandomi ancora un po'. Lui mi libera i polsi e se ne va senza aggiungere altro e sbattendo la porta.
Mi avvicino allo specchio e alzo di poco la maglietta, ho dei lividi nello stomaco enormi. Mi accascio a terra e piango, mi sfogo, butto fuori tutto quanto.

ECCO QUA IL SECONDO CAPITOLO, VI STO VIZIANDO. COSA PENSATE SIA POTUTTO SUCCEDERE A BRADLEY PER RIDURLO COSÌ?💞

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