Chapter THIRTEEN

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23 DICEMBRE, 22:57, Grimmauld Place n°12

"Non era questo, che intendevo per piccola festicciola, Lily.." James esprime il suo disappunto, osservando il Salone gremito di gente come un falco.

"Non ci sono neanche cinquanta persone, Jamie." risponde Lily, alzando gli occhi al cielo "Se vuoi fare il guastafeste, smaterializzati in Romania dai nostri vecchi."

Mentre ci lasciamo trascinare dall'entusiasmo di Lily, non posso fare a meno di trovare questa versione seria e adulta di James leggermente divertente.

Insomma, e tutti quei festini illegali al Castello, negli anni passati, chi è che li ha organizzati?

"Andiamo Jamie.." lo esorto io ".. In memoria dei vecchi tempi. Tutte quelle casse di alcol portate da Freddie non si berranno da sole."

"Preferirei non condividerle con questi idioti." dice, alzando gli occhi al cielo "Ma va bene, non farò il…. Oh Rose, c'è qualcuno con cui sicuramente ti farebbe piacere condividere qualcosa."

Alla mia destra, in fondo al corridoio che dà sulla porta principale, lo vedo.

Andrea viene accolto da Lily, che si chiude il portone alle spalle, e mima un "Wow!" nella mia direzione, non appena il ragazzo in questione e i suoi tre amici oltrepassano la soglia.

E come darle torto, insomma… è veramente WOW. Non ci sono altre parole per descriverlo, credo.

"Deve sempre comparire così platealmente dovunque vada?" sussurra Albus accanto a me.

"Potter, ne abbiamo già parlato. Smettila." si inserisce Lyanna, salvando il mio migliore amico da una gomitata assicurata nel bel mezzo delle costole dalla sottoscritta.

Quello che mi incuriosisce, per un attimo, è lo sguardo di strana intesa che si scambiano.
Devo appuntarmi mentalmente di parlare coi miei due migliori amici, più tardi.

Quando mi volto di nuovo, Andrea è di fronte a me. "Ciao!" mi saluta, baciandomi su entrambe le guance.
Ne sono totalmente inebriata.


*****

Nonostante la musica sia abbastanza alta, e il chiacchiericcio della gente attorno porti decisamente molta confusione, la voce di Roxanne si leva profonda e limpida tra tutto il resto.

"E allora l'ho presa sul personale, capite? Cioè, chi diavolo si crede di essere, quella MacMillan, per togliermi dieci punti?" domanda, anche se non si aspetta veramente una risposta.

Cosa che Lily, accoccolata a Lysander e ignara dello sguardo da vigile cecchino di James, non capisce. "Caposcuola di Tassorosso?"

Inutile dire che Roxanne la fulmina con un'occhiataccia, liquidandola con un gesto della mano, e riprendendo la sua filippica senza speranza contro un'ignara e assente Grace MacMillan.

Filippica che mi impegno veramente ad ignorare con tutte le mie forze, ma il whiskey incendiario è terminato.

Il mio tentativo di essere socievole, di seguire il filo del discorso di Roxanne, di assecondare Lou e la sua nuova ossessione per i berretti fluorescenti - no, non chiedetemi il perché - oppure di ascoltare Fred che ci aggiorna sulla questione 'passaggio segreto'….
Ecco, fallisco… Fallisco miseramente in ogni tentativo patetico di fingere che mi interessi.

E non perché non mi interessi di loro, anzi… questa famiglia sgangherata, imperfetta, è la cosa più bella che ho.

Ma non posso negare di voler essere altrove. Non posso fingere - non con me stesso - di non avere quest'inquietudine di cui non conosco l'origine, ma che c'è. C'è, e mi logora.

Heaven can wait... We're only watching the Sky!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora