Dopo qualche settimana mi chiamò Piton a fine lezione.
<signorina y/l/n, ottimo lavoro questa settimana. Sono colpito, non avevo un'alunna così promettente da...> e qui fece una pausa e per un attimo i suoi occhi si spensero più del solito <beh da un po' di anni>
<grazie mille professore>
Dissi prima di girarmi per andarmene, ma lui mi richiamò:
<un'altra cosa signorina, per questioni che non posso spiegarle, da stasera dormirà in stanza con lei Pansy Parkinson>
La giornata stava andando troppo bene per continuare così.La sera, arrivata davanti la stanza, mi fermai prima di aprire la porta e, per paura di interrompere e vedere una scena 'non consona', bussai.
Pansy aprì subito e, per fortuna per me, era sola. Ci presentammo e dovetti ammettere di averla giudicata male dopo aver trascorso una serata a conoscerci meglio.
L'unica sua pecca era quella di essere la migliore amica di Malfoy, il quale secondo lei indossava la maschera da bulletto e puttaniere mentre in realtà era totalmente diverso.
Dopo queste chiacchiere andammo a dormire in vista della prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure dell'indomani.Il giorno dopo, finite le lezioni, vidi Pansy che agitava la mano per farsi notare da me.
<ehi Pan, dimmi tutto>
<oh, volevo solo chiederti se ti andasse di pranzare con me>
<certo che mi va!>
Cosa peggiore non avrei potuto dirla.
Ci dirigemmo in Sala Grande e, da grande stupida quale fui, mi dimenticai che lei pranza sempre con Malfoy, Blaise e Theodore. Purtroppo lo ricordai solo quando, mentre stavamo per iniziare a mangiare, il trio si sedette al tavolo e il sempre cordiale Malfoy disse:
<bene bene, vedo che abbiamo una presenza nuova al tavolo... e dire che prima mi odiavi, mentre ora ti fai anche amica con Pansy pur di stare con me> finendo la frase con uno dei suoi soliti sorrisi sghembi.
Pansy mi guardò preoccupata e disse:
<y/n, dimmi che non è vero...>
<ovviamente no, Pan, io e lui ci odiamo e l'ultima cosa che vorrei è stare con questo essere insignificante per più tempo del necessario, specialmente non mentre mangio>
E dicendo questo diedi un'occhiata di fuoco a quella sottospecie di ninfomane che mangiava tranquillamente come se niente fosse.
Pansy parve convinta e passammo il resto di quel pranzo in silenzio a mangiare. Finito il pranzo salutai e andai in biblioteca a studiare fino a tardi e dopo, appena toccai il letto, fui vinta dalle braccia di Morfeo e non fui neanche in grado di aspettare che Pansy tornasse per augurarle buonanotte.Quella notte feci un sogno strano ma allo stesso tempo che sentivo come fosse quasi normale: ero circondata da luci verdi che si restringevano sempre di più verso di me e a un certo punto sentii una risata metallica con un grido di sofferenza in sottofondo.
Fui svegliata da Pansy che urlava il mio nome in preda al panico. Ero tutta sudata per l'agitazione e, senza neanche parlare con Pan, mi diressi verso la doccia per calmarmi un po' e schiarirmi le idee. Tornai sul letto e sulla sveglia lessi: '04.13 a.m.'.
Pansy moriva dalla voglia di sapere cosa avessi sognato ma io, ancora scossa, sviai la questione dicendo di non ricordare molto bene e consigliando di dormire fino al suono della sveglia alle 7 in punto.Nonostante dicessi di non ricordare, invece ricordavo fin troppo bene.
Quel sogno mi tormentò per settimane fino a quando, a lezione di Pozioni, forse per la stanchezza di settimane passate in bianco, sentii le stesse urla del sogno e mi fermai a guardare un punto fisso con occhi spiritati.
Ero così concentrata che ci vollero alcuni richiami di Piton e le risate e prese in giro di Malfoy per farmi tornare lucida e alla realtà.
Per fortuna le lezioni erano finite dato che la McGonagall era impegnata con il preside e non poteva farci lezione.
Così andai in stanza per studiare, cosa molto insolita per me, ma sfortunatamente la mia giornata non era ancora finita del tutto.Non bussai neanche, sapendo che Pansy era fuori dalla scuola per motivi personali, e indovinate chi trovai?
Due corpi sudati e, probabilmente, nudi sotto le coperte, di cui uno che riconobbi come quello di Draco.
Non fecero in tempo a notarmi che senza proferire parola schizzai fuori dalla stanza e andai nel bagno delle ragazze.
Dovevo avere una faccia sconvolta, perché una ragazza che stava uscendo dal bagno vedendomi mi chiese:
<tutto ok?>
<sisi>
Risposi con così tanta velocità che quella ragazza, non convinta, richiese:
<sicura? Guarda che sfogarsi con un estraneo a volte aiuta>
<non ti sto bloccando dall'andare da qualche parte?>
<in realtà sì, ma sarebbe il libro di Pozioni, quindi preferisco stare qui>
Le raccontai cosa avevo visto, e lei stava faticando per trattenersi da ridere, così le dissi:
<se vuoi ridere fallo. Se fosse capitato a qualcun altro l'avrei fatto pure io>
E lei liberò una risata che fece ridere anche me.
Dopo un 10 minuti abbondanti passati a ridere si fermò e disse:
<dato che ho condiviso con te una delle risate più belle della mia vita, direi proprio che è il momento delle presentazioni. Che ne dici?>
<hai perfettamente ragione. Piacere y/n y/l/n, quinto anno serpeverde>
<piacere Ginny Weasley, quarto anno grifondoro>
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I hate you but I love you // dracoxreader
Fanfiction*ambientato al quinto anno* [...] > 🔞🔞