CHAPTER 12

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Eravamo a fine aprile, la scuola stava per finire e non potevo che esserne felice.
"Questo anno non è andato esattamente come avevo programmato, ma dopotutto ho avuto delle soddisfazioni: ho trovato delle vere amiche che mi sostengono sempre e non mi tradirebbero mai, sono andata bene più o meno in tutte le materie, e poi c'è Draco.
Con lui sono stata bene, forse troppo, e, anche dopo tutto quello che è successo, non mi pento di averlo incontrato o di averlo amato.
Lui è stato il mio primo vero amore, penso infatti che tutti i miei precedenti fidanzati fossero solo una sorta di amicizia intima.
Non avevo mai provato niente neanche lontanamente simile a quello che avevo provato con lui.
Proprio per questo nel mio cuore resterà sempre un angolino per lui, anche quando starò con un altro, anche quando avrò dei figli, anche quando sarò vecchia"

Avrei voluto scrivere questo nel tema di fine anno: "Cosa ti ha dato quest'anno scolastico?"
Per mia fortuna non scrissi neanche una parola per paura che poi mi fosse chiesto di leggerlo in classe, davanti a tutti.
Non avrei potuto reggere tutti quegli occhi addosso mentre leggevo qualcosa di così personale, soprattutto dato che ogni volta che passavo per i corridoi, tutti si giravano a guardarmi, a etichettarmi come "il giocattolo di Malfoy" e a sussurrare alle mie spalle.

Ormai quasi ogni pomeriggio stavo sul letto a guardare programmi in TV o su netflix oppure andavo a Hogsmeade con i gemelli, Pansy e Ginny e passavano il tempo a indovinare le storie di ogni persona che vedevamo.

<quello seduto sulla panchina con il giornale in mano è un magonò, ripudiato dalla famiglia e passa le giornate a vedere cosa i maghi possono fare con la magia, mentre lui resterà sempre un emarginato>
<y/n, sei deprimente. Dai fanne una un po più allegra>
<ok Georgie, vediamo...>
Guardai tutto il locale e fuori, ma poi entrò il soggetto perfetto.
<vedete il signore che è appena entrato? Quello con i capelli raccolti in un codino e la sciarpa azzurra.
Lui è stato uno degli alleati contro voi-sapete-chi, dopo la battaglia ha deciso di prendere moglie e andare in un'isola delle Bahamas. Dopo alcuni anni di matrimonio lei chiedeva sempre dei figli, ci provavano e non rimaneva incinta. Un giorno lei portò a casa un test positivo e lui un certificato dove era affermata la sua sterilità.
Lui rise e disse alla moglie:" ora finalmente ti posso lasciare per un buon motivo".
Ora lui gira il mondo e vive la sua mezz'età cercando i posti più esotici nel globo>

Si levò un applauso generale, così feci segno a tutti di continuare.
<ok va bene, ora tocca a voi>
E passammo l'ennesimo pomeriggio divertendoci senza pensieri.

Cosa non sapevamo era che quel signore era in realtà il famigerato Sirius Black, venuto a Hogwarts per visitare il suo protetto Harry Potter, ma questa è un'altra storia.

Tornammo al castello e all'entrata c'era Malfoy con i suoi amici che chiacchierava amabilmente.
Quando gli passai di fianco lui si girò con aria malinconica, ma subito si riprese e tornò al suo discorso.

Sentii una morsa al petto quando vidi con chi stava parlando.
Cedric e Astoria. Ero prodondamente convinta che anche quella gatta morta sapesse della scommessa e che mi avesse sparlata per mesi.
Su Cedric non avevo niente da dire. Tutto quello che pensavo glielo avevo detto, avevamo litigato più volte e lui tornava a tormentarmi come se niente fosse.
D'altronde quando era piccolo gli era stato diagnosticato il disturbo bipolare.
Ops, forse non avrei dovuto dirlo.

pov Draco

Ero stato proprio un coglione.
Con y/n intendo ovviamente.
Lei era sempre stata una preda difficile, sin dal primo giorno quando mi ha risposto in quel modo.
Mi ero incazzato come non mai, infatti ero andato nella sua stanza per metterla al suo posto, ma alla fine lo aveva fatto lei con me.

Da quel giorno ne abbiamo viste tante.
Ci siamo riappacificati, ci siamo raccontati aneddoti delle nostre vite segreti al mondo, ci siamo baciati, Diggory ha rivelato la scommessa, ci siamo baciati di nuovo, ci siamo messi insieme, poi ho fatto il coglione.

Quando mi aveva visto con Astoria era stato il più grande errore della mia vita.
Dalla mattina lei mi aveva assillato dicendomi cose tipo: vieni qui, non ci divertiamo più come prima, dai una botta e via come i vecchi tempi.
Non resistetti.
Andai vicino al lago nero per non essere visto da nessuno e mi feci seguire da Astoria; stavamo per venire al dunque, quando la vidi.
Quegli occhi color cioccolato, di solito ridenti e che trasmettevano gioia, stavolta erano spenti, delusi, arrabbiati.
Si può essere capaci di capire una persona soltanto guardandola negli occhi?
Sì, infatti dallo sguardo che mi diede quel giorno capii che non mi avrebbe mai perdonato.

Nei giorni seguenti lei mi evitava per quanto poteva, fino alla nostra chiacchierata.
Giuro che non avrei mai voluto dirle ciò che le ho detto.
Erano tutte cazzate.
Avrei voluto dirle che dal primo momento che la vidi, avevo pensato che fosse perfetta.
E invece mi erano uscite quelle parole completamente sbagliate.

Ora la vedo con i suoi amici, felice e spensierata.
L'avevo vista pochissime volte in questo modo.
Aveva sempre uno sguardo allegro certo, ma non del tutto sereno.
Con il tempo scoprii alcuni dei suoi scheletri nell'armadio, eppure sentivo che non ne sapevo neanche la metà.

Stavo cercando di mettere a tacere i miei pensieri poco puri di quando avevo incrociato lo sguardo di y/n, mentre quei rompi coglioni di Diggory e Astroia (si, Astroia perché è una troia) stavano continuando a parlare di lei, di quanto io fossi stato bravo a prenderla in giro e di quanto fossero felici della sua disfatta.

Avrei voluto prenderli a pugni entrambi per le cose schifose che uscivano dalle loro bocche, ma non potevo.
Se l'avessi difesa, avrei dimostrato loro un mio punto debole.
Draco Malfoy non aveva punti deboli e mai ne avrebbe avuti.
Tutti avrebbero dovuto pensare che io fossi forte, anche se in verità ero il più debole di tutti i deboli.

Tornato in stanza mi buttai sul letto in preda all'esaurimento.
Non volevo perderla, ma neanche mostrare a tutti i miei sentimenti come una femminuccia.
Decisi che mi sarei preso del tempo per decidere il da farsi.

Quella notte fu la più lunga della mia vita: sognai che Diggory finiva ciò che aveva iniziato in quel corridoio con la mia y/n senza avere il minimo rimorso e io stavo a vedere la scena senza poter dire o fare niente.

Mi svegliai di soprassalto, mi vestii e andai da lei nel cuore della notte perché dovevo dirle qualcosa, qualsiasi cosa.
Dovevo dirle che la amavo con tutto il mio cuore.
Che ogni volta che passava nei corridoi la mia testa non funzionava più.
Che ogni volta che andava alla lavagna le si alzava un po la divisa facendo vedere il suo sedere perfetto fasciato da pantaloni stretti.
Che quando abbiamo fatto l'amore è stata la notte più bella della mia vita e che volevo solo farlo ancora e ancora fino a quando i nostri corpi avessero retto.
Dovevo dirle tutto.

Sono davanti la sua porta. Busso?
No, a quest'ora starà dormendo e sono sicuro che sarà incazzata se la sveglio.
"sarà ancora più incazzata se non le dici la verità"
ma c'è anche Pansy là dentro, non posso.
"chissene di Pansy, lei è la prima che se potesse vi avrebbe fatti mettere insieme da mesi ormai"
Va bene, adesso vado.
Busso.
Niente.
Continuo a bussare.
Sento un letto scricchiolare nel silenzio della notte.
La serratura della porta viene aperta.
La porta viene aperta scricchiolando.

Ok è il mio momento, il mio unico momento di sincerità da non so quanto tempo.
Sono pronto a dirle tutto.
A dirle scusa.
A dirle ti amo.
A dirle di essere la mia fidanzata.
Sono pronto.

I hate you but I love you // dracoxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora