CHAPTER 14

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Ben presto arrivò maggio e con lui gli ultimi esami per poter essere ammessa al sesto anno e non essere rimandata con il corso di Ginny.

L'ultimo mese era passato in tranquillità, tra ultime interrogazioni e varie ramanzine generali sui progressi stentati della classe.

Ero finalmente serena dopo anni di ansia, rapporti falsi e inadeguatezza.
Tutta la mia vita era sempre stata piena di menzogne di ogni tipo: amici calorosi, affettuosi e tutto il resto che appena sbagliavo a dire qualcosa non esitavano ad escludermi, parlare male di me anche inventando storie assurde.

Relazioni false, per convenienza o per divertimento.
Prima di tutta la storia di Cedric avevo già avuto una relazione di un mese e qualche flirt vario in discoteca o per qualche obbligo, insomma cose di poco conto e senza impegno.
Solo con il mio fratellastro, con cui avevamo scambiato qualche bacio da ubriachi e quella notte, avevo pensato di stabilire una relazione seria e duratura; anche qui tutto andato in frantumi.

Per non parlare della mia "famiglia" piena di ipocrisia, odio e supponenza nei miei confronti.

Dalla telefonata di fronte a Draco di mia madre, non si era fatta sentire per quasi un mese.
Quando lessi il suo nome sullo schermo del cellulare quasi pensai di essermi addormentata, ma risposi lo stesso pronta a qualsiasi ramanzina piena di astio e rabbia.
Di certo non mi sarei mai aspettata una totale indifferenza nei confronti della propria figlia, con qui non ha avuto contatti per settimane e quindi sarebbe anche potuta stare male o essere morta.

<tesoro, quest'estate vieni a casa giusto?>
Aveva una voce che anche a chilometri di distanza e attraverso un cellulare sembrava annoiata.
<certo, come sempre. Come mai me lo stai chiedendo?>
Per qualche secondo meditò su cosa dire e, forse, come indorare la pillola.
<pensavo che quest'anno volessi passare le vacanze da qualche tuo amico>
Stavo sinceramente cadendo dalle nuvole.
Quando mai le avevo parlato di amici così intimi da lasciarmi passare tre mesi con loro?
E soprattutto, quando mai le era interessato se avessi amici veri o se mi sentissi così serena e al sicuro con loro?
<e come mai l'avresti anche lontanamente pensato?>
Sapevo che così l'avrei messa alle strette, così magari sarebbe stata in grado di dirmi la verità senza girarci intorno.
Esitò per qualche minuto prima di prendere un respiro profondo e iniziare il suo bel discorso.
<bene, vuoi sapere la verità? La verità è che sarei voluta partire con Amos per andare a trovare la sua famiglia; ovviamente con noi ci sarà Cedric.
So per certo che non sarebbe stata la tua estate da sogno, quindi vevo accertarmi che avessi un'alternativa>

Ed ecco a voi Vivian White, maestra dell'essere una madre affettuosa, presente per i figli e soprattutto vogliosa della loro compagnia.
Ovviamente dopo quella sua uscita decisi di non litigare o insultarla, piuttosto le dissi che non c'erano problemi e che mi sarei potuto organizzare tranquillamente.
In fondo, anche se avessimo ricominciato la nostra faida familiare non saremmo arrivate a nessuna conclusione se non una relazione madre-figlia totalmente distrutta.

Chiudemmo la telefonata in modo civile, appena in tempo per l'apertura della porta.
Appena entrò non ci vidi più e cominciai a urlargli contro tutto ciò che dovevo sopportare.

<ti rendi conto che sarei potuta essere morta, essere diventata una drogata, avere avuto attacchi di depressione e a lei non interessa assolutamente niente?
Sono la sua unica figlia e mi tratta come se fossi il suo fardello personale; ho capito che è stata lasciata da quel bastardo di mio padre per me e quindi sono un po' la rovina della sua vita, però potrebbe anche fingere di interessarsi un po' alla mia vita>
Stavo andando avanti da almeno venti minuti quando, dopo la mia ultima frase, si alzò dal letto e mi mise le sue mani possenti sulle spalle.

I hate you but I love you // dracoxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora