CHAPTER 3

619 17 1
                                    

Io e Ginny diventammo sempre più amiche da quell'insolito incontro in bagno e arrivò anche a presentarmi i suoi fratelli gemelli Fred e George.
<ehi sorellina, lei è una tua nuova amica?> disse uno dei due, ancora per me irriconoscibili
<sì Fred, lei è y/n>
<piacere>
<piacere, io sono il gemello simpatico>
<oh tu, quindi io sono da buttare?> disse George da dietro di lui scherzando
<no no, altrimenti poi la mamma non potrebbe più confonderci e finirebbe il divertimento>
Già mi stavano simpatici.
Non avevo parlato molto con Pansy da quando l'avevo scoperta a letto con Malfoy e un po' mi dispiaceva, ma avrei presto rimediato.

Decisi di riprendere in mano la nostra amicizia quella sera stessa: tornai prima del solito in stanza e studiai lì piuttosto che in biblioteca apposta per poter parlarle prima di andare a letto.
Aspettai fino alle 11 passate, dopodiché decisi di andare a prepararmi per andare a letto e rimandai il discorso all'indomani.
Appena tornai in stanza vidi Pansy già addormentata, così le augurai sottovoce buonanotte e mi misi sul letto cercando di addormentarmi, ma quando stavo per cadere nelle braccia di Morfeo e ricominciare il mio solito sogno, la sentii urlare dall'altro lato della stanza:
<no... no... ti prego... non ho fatto nulla di male...>
Mi alzai subito e andai a svegliarla come aveva fatto lei con me settimane prima.
<Pansy, Pansy, ti prego svegliati! È solo un sogno!>
Lei si svegliò e subito la abbracciai.
<tutto bene adesso?>
<ora sì...>
<ne vuoi parlare?>
E dopo quella frase scoppiò a piangere.
<Pan... sh, vieni qui> e la riabbracciai cercando di calmarla.
Dopo un paio di minuti si riprese e disse:
<grazie y/n, ma ora stai sveglia perché->
E non finì la frase perché la mia sveglia suonò segnando le 05.00.
<come mai hai la sveglia così presto stamattina?>
<perché ieri non ho avuto il tempo di lavarmi i capelli e volevo rimediare stamattina>
<oh ok... va bene, allora io torno a dormire> disse lei infilandosi sotto le coperte.
Avrei voluto chiederle di nuovo del sogno, ma forse non era il momento più adatto, così lasciai perdere e mi avviai in bagno per cercare di cominciare al meglio la giornata nonostante l'ennesima notte passata in bianco.

Quel giorno Pansy mi chiese di pranzare con lei e Blaise, dato che Theodore stava male e Malfoy era tornato a casa per motivi personali.
Loro cominciarono a parlare della loro giornata e poi Blaise mi chiese:
<e a te come è andato il compito per incantesimi?>
<uno schifo, come sempre del resto>
<siamo sulla stessa barca, batti il cinque y/n> e alzò la mano aspettando la mia, che non tardò ad arrivare.
Ogni volta che conosco meglio qualche amico di Malfoy mi ritrovo a pensare che l'unica pecora nera sia lui
"Sese, pensalo pure. Tanto sappiamo tutti come andrà a finire"
Cosa vorresti dire cara vocina?
"Che questa è una crush, e anche bella grossa direi"
Ma sei fuori?
"No, in realtà sono dentro la tua testa, quindi..."
Ci sei o ci fai?
"Ricordati che stai parlando con te stessa"
Sono così poco simpatica di natura o mi sforzo solo con me stessa?
"No tesoro, fidati che sei sempre così. Chiediti perché Malfoy non ti provoca da un pezzo"
Cattiva...

Il giorno dopo avevo lezione con Ginny, così andammo insieme dopo aver fatto colazione e le parlai un po' di Pansy e del fatto che sarebbero state fantastiche come amiche, ma lei non voleva sentirne di essere amica di, sue parole e non mie 'un'altra serpeverde... ho già troppe serpi nella mia vita e, da quanto ho sentito, lei ne è la regina'
Avrei provveduto anche a farle cambiare idea.
"Madonna mia, fai sempre complotti tu..."
Volevi dire 'facciamo' forse.
"Non mi esprimo e torno da dove sono uscita"
Ecco brava.

A proposito di serpi... era da un po' che non vedevo Malfoy in giro.
"E non te ne rallegri, un punto per me"
Non essere precipitosa, ovviamente sono felice, ma forse sta tramando qualcosa di losco.
"Ma va là che al massimo è troppo stanco per le continue scopate"
Sai, ammiro la mia volgarità.
"E fai bene amore"

Passati alcuni giorni "di ghiaccio" con Pansy, non ne potei più e le chiesi questo quando tornò in stanza una sera:
<Pan, so che magari non vorrai parlarne, ma volevo chiederti di quella notte e dell'incubo...>
<non farti paranoie y/n, ma non ho molta voglia di parlarne e spero che tu capisca>
<ovviamente, sappi comunque che sd hai bisogno di qualcuno con cui sfogarti, io sono qui a tua completa disposizione>
Lei mi sorrise e tutte e due decidemmo che era arrivata l'ora di andare a dormire se non volevamo rischiare di non svegliarci l'indomani.

Quella notte, mi si presentò lo stesso scenario: una Pansy dormiente e urlante, quindi mi decisi a svegliarla. Questa volta, se possibile, era ancora più sconvolta della precedente, così pensai di lasciarla a rimuginare per non essere troppo invadente, ma lei cambiò idea al riguardo e mi disse:
<y/n, vuoi ancora sapere dell'incubo?>
<certo, ma->
<no, niente 'ma'. Devi essere sicura al cento per cento>
<lo sono, stavo solo dicendo che se non ti senti di parlarne, io lo capirei e lascerei perdere>
<invece me la sento e devo raccontarlo e sfogarmi con qualcuno per evitare che questo fatto mi perseguiti ancora>
<sono tutt'orecchi. Quando vuoi>
<bene. È cominciato tutto quando avevo 10 anni...

I hate you but I love you // dracoxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora