CHAPTER 4

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<Quando avevo 10 anni incontrai per la prima volta la famiglia Malfoy.
Al contrario di come possano pensare tutti, erano sempre gentili e mi hanno sempre trattata come una figlia, forse anche più del loro figlio biologico.
Con Draco siamo sempre stati in confidenza e ci piaceva andare in giro per Malfoy Manor e curiosare un po' ovunque. Potrai pensare che fino a qui non ci sia nulla di male, ma è proprio questa abitudine che ci ha fatti finire nei guai.

Un giorno particolarmente piovoso, i nostri genitori ci avevano detto di restare in una delle nostre stanze e per nessun motivo uscire nelle prossime 3 ore.
Secondo te due bambini abituati a scorrazzare in giro tutto il giorno, possono mai stare reclusi in una stanza per tre fottute ore? No.

Siamo stati a giocare nella stanza sì e no un'ora, poi abbiamo ignorato gli ordini e siamo usciti. Abbiamo camminato fino a un corridoio buio e stretto che portava in una stanza verde e nera con una specie di palchetto trasparente con sopra delle bacchette e delle pergamene.
Stavamo facendo finta di essere dei maghi con quelle bacchette e siamo saliti sul palchetto leggendo le pergamene, quando il palco si illuminò e lui si ritrovò in camera, mentre io davanti la cucina con tre uomini imponenti che mi guardavano storto. Quegli uomini non esitarono a lanciarmi contro non so quanti incantesimi di attacco, mentre io cercavo di dirgli che non stavo facendo nulla di male, ma loro continuarono fino a quando svenni e non so quanto tempo dopo mi ritrovai totalmente integra sul mio letto, nella mia stanza, con Draco accanto che mi aveva portato una fetta di torta per merenda.
Non so come fossi arrivata su quel letto né come non avessi riportato neanche un graffio.
Potrai pensare che fosse un sogno, come ho fatto io per un po' di tempo, ma quel dolore era troppo forte e incessante per pensare che fosse solo un sogno.
Da quel giorno, sogno ogni notte quei tre uomini, ma da quando sono in stanza con te, ho cominciato anche a urlare, come hai visto e sentito. Non mi spiego ancora il nesso tra questi eventi però...>

Dopo quella confessione potevo solo pensare e dire: "ah", ma non mi sembrava corretto nei suoi confronti, così restai in silenzio e l'abbracciai.
Scoppiò a piangere e in quel momento volevo solo andare a spaccare la faccia a quei bastardi che hanno avuto il coraggio di combattere con la magia una bambina di 10 anni, come se fosse Voldemort in persona.

Quella notte, dopo aver calmato Pansy, ci addormentammo con i letti uniti, o almeno lei si addormentò, perché io non ce la feci per paura sia che lei urlasse e non la sentissi, sia per non fare il mio solito incubo.
Purtroppo però abbassai la guardia per qualche secondo e mi addormentai, ma stranamente non sognai nulla di così brutto, anzi...
Sognai di trovarmi in un campo di orchidee, i miei fiori preferiti, con un ragazzo alto, con le mani venose e una catenina con un fulmine come ciondolo, ma eravamo di notte, quindi non capii benissimo il suo colore di occhi e capelli. So solo che guardavamo le stelle, la luce della luna rifletteva sulla sua pelle e in sottofondo c'era "another love".
Stavamo con le mani unite e sdraiati a pancia in su sull'erba.
Piano piano le nostre facce si avvicinano. I nostri nasi arrivano a toccarsi. Le nostre labbra si sfiorano, quando purtroppo suona la sveglia e il mio bel ragazzo lunato scompare. Non ho mai faticato così tanto ad alzarmi come quella mattina.

Eravamo alla fine di ottobre e di lì a poco ci sarebbero stati i festeggiamenti per Halloween, ma io ero forse l'unica a non aver ancora comprato un costume. Mia madre mi aveva scritto spesso, ma non osai mai chiederle soldi per una sciocchezza come un costume sapendo i nostri leggeri problemi economici.
Quello stesso pomeriggio Pansy mi chiese di accompagnarla a fare shopping per degli accessori che completavano il suo costume da vampiro e io accettai volentieri.
<bene, questi denti finti sono perfetti, ma toglimi una curiosità... qual è il tuo costume y/n?>
Oh mannaggia cazzo. E ora cosa le dico?
<ehm... sai vorrei tanto dirtelo, ma voglio che rimanga una sorpresa>
Non avrei potuto inventare una scusa momentanea migliore.

Dopo aver fatto gli ultimi acquisti, Ginny mi mandò un messaggio dicendo che lei, i fratelli, Hermione e Harry erano nei paraggi e mi chiese di raggiungerli.
Vidi quell'occasione come la migliore per far conoscere le mie due migliori amiche, così proposi a Pansy di seguirmi e lei accettò.

Arrivati lì Ginny mi guardò un po' male, ma io continuai con il mio piano presentando Pan a tutti e lei fu subito ben accolta.
Ad un tratto mi sentii strattonata per un braccio verso un angolino in strada.
<perché l'hai portata?>
<era con me quando mi hai mandato quel messaggio e non potevo lasciarla così perché "Ginny Weasley non ti vuole conoscere">
"E perché ho un piano per farvi diventare best friends"
Zitta tu per una volta.
Ginny annuì perplessa, ma tornammo dentro il bar e scoprimmo che Hermione e Pansy avevano offerto una burrobirra a tutti, noi comprese.

Ce le scolammo in poco tempo, così poco che dovetti scappare in bagno per non farmela sotto.
Dopo aver fatto i miei bisogni stavo per uscire dal bagno, quando sentii l'ultima voce che mi sarei mai aspettata di sentire lì e in quel preciso momento.

I hate you but I love you // dracoxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora