CHAPTER 13

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pov y/n

Avevo sempre sentito parlare della vista dalla torre di Astronomia; tutti quelli a cui chiedevo dicevano di voler andare lì nel cuore della notte solo per vedere le stelle con le proprie dolci metà.

Io non avevo mai creduto in quel tipo di romanticismo.
Il mio concetto di amore era non molto definito all'epoca, ma posso dire che se qualcuno mi avesse chiesto: "cos'è per te l'amore?", avrei risposto decisamente così.

"L'amore non si può toccare, sentire o vedere fisicamente.
Esso è un concetto astratto, quindi alcuno ci credono e altri no.
Personalmente credo che esista, ma allo stesso tempo sono convinta che non tutti abbiano la possibilità di sperimentarlo nella propria vita.
Alcuni pensano di provarlo quando stanno in una relazione con qualcuno fedele, che li riempie di attenzioni, con cui si condivide qualche interesse.
Insomma, qualcuno con cui tutti sarebbero disposti a passare il resto della vita.

Nella maggior parte delle volte, questo "amore" è non più che un'amicizia intima forzata in una relazione sentimentale.

Infatti sono consapevole che l'amore è un altro.
Amore è quando una persona entra nella stanza e tu hai occhi solo per lei, ti vengono le farfalle nello stomaco quando incroci il suo sguardo e fatichi  a parlarci senza arrossire all'istante.
Amore è quando sei felice solo al pensiero di rivedere questa persona, quando ti senti libera di essere te stessa con lei senza sentirti giudicata."

Con il tempo però ho capito che quello era semplicemente un mio pensiero, poi trasformato con la mia maturità.
Ad oggi sono convinta che l'amore non sia solo uno, ma che tutti abbiamo esperienze e concetti diversi sull'argomento.
L'amore può essere spontaneo, ingenuo e pieno di spensieratezza, dove tutto è facile, entrambi si è appagati e sereni.
Però può essere anche passionale, irruento e pieno di provocazioni, in questo caso tutto è più complesso; la relazione all'inizio serena e salutare può sfociare in una piena di litigi e alquanto tossica.

Qualche anno fa avrei creduto che nel secondo caso non fosse amore, ma solo una strana forma di ossessione.
La persona che sono oggi invece dice che quell'amore è ancora più soddisfacente e appagante del primo.

Ma tornando a quella sera, non riuscivo completamente a dormire, quindi per non svegliare Pansy uscii nel cuore della notte con il rischio che potessi essere scoperta e messa in punizione.
All'inizio non sapevo dove andare: in quei pochi mesi in cui ero stata allieva ad Hogwarts non mi ero mai presa la briga di andare a esplorare come invece facevano sempre i gemelli.
Infatti quella sera mi lasciai trasportare dai ricordi di una conversazione avuta con loro pochi giorni prima dove raccontavano della torre di Astronomia e di come arrivarci.

Non sapevo perché, ma appena arrivata mi sentii travolgere da un senso di pace, come se tutti i miei problemi e traumi fossero stati spazzati via.
Sarei voluta venire prima lì sopra, almeno per poter scordare la mia vita solo per qualche ora.
Mi sarebbe bastato.

Mentre ero sovrappensiero, mi ricordai che qualcuno mi aveva detto di dire a voce alta ciò che mi perseguita e che così mi sarei sentita meglio.
Fino a quel momento non ci avevo fatto molta attenzione, ma quella sera ero così in pace da provare a farlo.

Mi alzai, con passo molto lento mi avvicinai alla finestra.
Mi affacciai per accertarmi che non ci fosse nessuno ad ascoltarmi o vedermi.
Presi un bel respiro e, tenendo gli occhi chiusi, cominciai a dire alla notte tutto ciò che mi aveva sempre segnata nel corso dei miei 16 anni di vita.

"Cominciamo da quando sono nata.
Mio padre dopo i primi due o tre giorni con me si stancò di stare appresso ad una bambina, di rinunciare a uscite con gli amici per stare a badare una poppante, insomma si stancò di fare il padre.
Durante la notte del 15 marzo, dopo una mia settimana di vita, prese tutte le sue cose, lasciò un biglietto a mia madre con scritto il motivo del suo abbandono e se ne andò senza voltarsi indietro.

Mia madre dopo l'accaduto per alcuni anni si concentrò solo ed esclusivamente su di me, ma quando compii dieci anni, mio padre mi mandò una lettera dove mi chiedeva un incontro.
Da quel momento mia madre mi ha sempre incolpata per quello che era successo.
Secondo lei , infatti, il mio donatore di sperma già da tempo voleva lasciarla, ma quando sono nata io è stata la goccia che ha fatti traboccare il vaso.
Oggi non ricordo un solo momento felice con mia madre dopo i dieci anni.
Dopo qualche mese lei tornò a casa dicendo di essersi fidanzata e che voleva conoscessi il mio futuro patrigno.
Fin dal nostro primo incontro, io e Amos Diggory non eravamo molto in sintonia, ma fin quando mia madre fosse felice e non scaricasse tutto su di me, ero felice anche io.
Per quanto riguarda il mio fratellastro, da subito lo odiai: si faceva sempre bello agli occhi dei nostri genitori, ma quando eravamo da soli era sempre il primo a ricordarmi quanto lui fosse più amato e fortunato di me.

Tutto cambiò quasi un anno fa. Quando mi resi conto di essermi innamorata di lui.
Non ricordo esattamente come feci ad innanorami, forse avevo bisogno di un qualche aiuto psicologico.
Tornando a noi, nonostante mi fossi invaghita di lui non ebbi mai il coraggio di dirglielo, fino a quella notte.
La notte che cambiò radicalmente il mio carattere, il mio concetto di amore, i miei pensieri, la mia vita.

Eravamo andati entrambi con i nostri amici nella discoteca dietro casa nostra.
Stavamo passando una bella serata, noi eravamo gli amici sobri che portano tutti a casa finita la festa, quindi nessuno dei due aveva bevuto troppo.
Ma questo lo sapevo solo io.
Secondo lui a metà serata ero già ubriaca, quindi si prese la briga di seguirmi fino al bagno.
Stavo per uscire, quando me lo ritrovai davanti che torreggiava su di me come una preda.
"y/n, sei così scopabile, così sexy"
E nel frattempo si avvicinava a me abbassandomi la spallina del vestito.
"Cedric fermo"
Ma lui continuava ad abbassarmi il vestito sussurrando quanto volesse affondare dentro di me.
Cercavo di togliermi e di dirgli di lasciarmi, però lui non ascoltava e continuava imperterrito con il suo intento.
Dopo aver finito mi lasciò lì riversa nel bagno, io mi alzai a fatica e tornai a casa cercando di reggere fino a quando la notte non avesse risucchiato l'accaduto.

Da quella sera mi sono chiusa in me stessa: la mia migliore amica non perse tempo a lasciarmi e a spargere voce che fossi una troia e tante altre cose non molto belle.
Mia madre ed io continuavamo ad avere un rapporto movimentato, lo stesso con Amos e con Cedric non ci siamo più parlati se non lo stretto necessario.

Quando scoprii di essere ammessa ad Hogwarts presi il primo vero respiro dopo molti mesi.
Solo qui ho conosciuto degli amici veri, che non mi giudicano e che mi vogliono bene per quello che sono.
Qui ho trovato l'amore, per quanto poco è durato è stato comunque il mio primo vero amore e non potrò mai dimenticarlo."

Finito il discorso sentii le lacrime scorrermi sul viso, ma finalmente ero riuscita a dire a voce alta tutto e ora mi sentivo molto meglio.

Mentre continuavo a lasciarmi andare a tutte le emozioni che avevo taciuto per mesi, mi sentii abbracciare da dietro dall'unica persona a cui avrei permesso di farlo.

<ho sentito tutto, mi dispiace per tutta la tua vita, per essere stato un coglione con te ed aver aggiunto un peso in più alla tua vita già problematica>

Non volevo parlare, quindi restammo abbracciati così in silenzio assoluto.
Non era un silenzio normale, era un silenzio sereno.
In quegli attimi ci stavamo dicendo tutto, ci stavamo aprendo all'altro anche senza dire una parola.

Dopo qualche minuto però dovevo per forza fargli questa domanda.
<come sapevi che ero qui?>
<ero venuto a cercarti in camera tua per parlarti, ma mi ha aperto Pansy e mi ha detto che eri andata via.
Ho girato un po' tutta la scuola, ma poi mi sono ricordato che eri sempre stata affascinata da questa torre, quindi sono venuto qua e stavo per entrare, quando ti sei alzata e hai cominciato a parlare.
Non ho avuto il coraggio di fermarti>

Per tutto il tempo lui era lì, aveva sentito tutto e non mi stava facendo domande.
"forse dentro di lui vorrebbe ma non gli sembra il momento"
Hai ragione. Resta il fatto che non mi sta giudicando e non mi sta guardando diversamente da come mi ha sempre guardata.
Per me è questo l'importante.

<di cosa volevi parlare?>
Fu come preso alla sprovvista, mi guardò fisso negli occhi e dopo alcuni secondi ricominciò a parlare.

<del fatto che ti amo>

I hate you but I love you // dracoxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora