Katniss & Peeta - Un nuovo inizio

Capitolo 4

Ci alziamo presto e ci prepariamo per andare a trovare Annie non gli abbiamo detto niente vogliamo fargli una sorpresa. Usciamo di casa e ci dirigiamo verso la stazione, mentre camminiamo ci guardiamo in torno, il distretto 12 è stato ricostruito completamente ed è bello vedere le persone felici, senza paura che da un momento all'altro possa succedere qualcosa, molte persone mi ringraziano ancora anche se non credo che lo debbano fare perché penso sempre a quelli che sono morti per me e non riesco a fare a meno di sentirmi in colpa, per fortuna ho Peeta che mi da forza. Arrivati alla stazione saliamo sul treno e dopo due ore arriviamo nel distretto 4, scendiamo e ci dirigiamo verso casa di Annie, mentre comminiamo le persone ci guardano, alcuni fanno dei sorrisini, mi sento un po' imbarazzata, nel distretto 12 sono abituati a noi non ci fanno caso più di tanto, a un certo punto vedo una donna con un bambino -sai loro sono gli sfortunati amanti del distretto 12 di cui ti ho raccontato- dice la donna al bambino, io abbasso la testa con un sorriso imbarazzato Peeta se ne accorge e anche lui sorride, mentre continuiamo a camminare lo guardo e gli prendo la mano lui mi rivolge lo sguardo e un sorriso. Dopo venti minuti arriviamo a casa di Annie, Peeta bussa alla porta e dopo qualche secondo la porta si apre, Annie appena ci vede ci abbraccia contenta e ci invita ad entrare, la casa è piena di giocattoli da tutte le parti -sono contenta che mi siete venuti a trovare- dice -anche noi siamo contenti di essere qui- gli dico, lei ci sorride dall'altra stanza esce un bambino biondo, cavolo assomiglia tantissimo a Finnick -tesoro loro sono la zia Katniss e zio Peeta, lui è Fin- dice prendendolo per mano -ciao piccolino- gli dice Peeta mentre gli scompiglia i capelli con una mano -voi conoscevate il mio papà ?- ci chiede, ci guardiamo per qualche secondo - si, abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, era una persona davvero speciale- gli dico con gli occhi lucidi. Io e Annie incominciamo a parlare mentre Peeta gioca con Fin -oggi volevo andare a comprare qualcosa e visto che ci siete voi vorrei preparare qualcosa di speciale per la cena- mi dice -se vuoi ti accompagno a fare la spesa- gli dico -okay- Annie va nell'altra stanza dove c'è Peeta e Fin che giocano e io la seguo -tesoro io e zia Katniss andiamo a comprare qualcosa per stasera, tu resti con zio Peeta okay?- gli dice -okay- gli risponde. Io e Annie allora usciamo di casa e andiamo a fare la spesa -Peeta è bravo con i bambini non ne vorreste uno?- mi chiede -bhe, si lui sarebbe un padre perfetto ma io credo di non poter essere una brava madre- gli dico -sai lo pensavo anche io, e soprattutto pensavo che senza Finnick non ci sarei mai riuscita ma quando Fin è nato è stato il giorno più bello della mia vita, lui è fantastico e gli voglio un mondo di bene non riuscirei ad immaginare la mia vita senza di lui- mi confessa, io fino ad ora non avevo mai pensato ad avere figli avevo promesso a me stessa di non avere figli, ma è stato prima quando c'erano ancora gli Hunger Games e soprattutto prima di conoscere Peeta. Torniamo a casa di Annie e troviamo Peeta sul divano e Fin che dorme in braccio a lui e non riesco a trattenere un leggero sorriso, Annie prende Fin in braccio e lo porta al piano di sopra mentre io e Peeta portiamo le buste in cucina dove ci raggiunge Annie -perché non andate a farvi una passeggiata ci penso io qui- ci dice -sei sicura se vuoi ti aiutiamo a cucinare- gli dico - ma no tranquilli voi siete gli ospiti andate pure, vi consiglio la spiaggia è molto rilassante- ci dice -okay- rispondiamo e ci avviamo verso la spiaggia appena arriviamo ci sediamo sulla sabbia a guardare il mare in silenzio e intanto penso a me e Peeta con un figlio, avere un bambino con lui cosa potrei desiderare di più sarei felice di avere un figlio da lui ma ho paura di non esserne all'altezza, lui di sicuro lo è ma io?
Il sole sta tramontando ed è uno spettacolo bellissimo vedere il sole scomparire nell'acqua -sai mi è venuto in mente i nostri secondi Hunger Games eravamo seduti sulla spiaggia come ora e tu mi avevi chiesto di scappare, a volte mi chiedo cosa sarebbe successo se c'è ne fossimo andati quella notte, se fossimo rimasti insieme- mi dice lui, io lo guardo con uno sguardo un po' triste -adesso però siamo insieme e per sempre- dico e poi mi vengono in mente le parole che avevo detto quel giorno -io ho bisogno di te- e lo bacio, lui ricambia è un bacio molto appassionato e travolgente e sento un'altra volta quella sensazione, la fame di baci che mi assale molte volte negli ultimi tempi ma ho sempre cercato di controllarmi e di non andare oltre quelli, dopo un po' ci stacchiamo e restiamo abbracciati per qualche minuto per poi tornare a casa di Annie. Quando torniamo troviamo la tavola piena di cose buone Annie è brava a cucinare io per niente infatti lascio fare sempre a Peeta, dopo cena salutiamo Annie e Fin e ci dirigiamo verso il treno per tornare a casa. Nel treno appoggio la testa sulla spalla di Peeta e ci teniamo per mano mentre lui mi racconta quello che hanno fatto lui e Fin mentre io e Annie eravamo uscite, da come lo racconta si vede che gli piacerebbe avere un bambino. Siamo arrivati a casa e andiamo al piano di sopra io vado in bagno mentre Peeta va in camera a cambiarsi per mettersi il pigiama quando esco dal bagno vado in camera da letto per prendere il pigiama e trovo Peeta a petto nudo e rimango imbambolata nel vedere il suo fisico così in forma, quando si accorge della mia presenza mi guarda e mi dice -tutto ok Kat?- e io gli rispondo balbettando nervosamente -si si devo prendere il pigiama- mi dirigo verso l'armadio per prendere il pigiama e dopo aver aperto l'armadio mi sento toccare i fianchi e dei dolci baci sul collo che mi fanno rabbrividire -ti amo- mi dice Peeta sussurrando tra un bacio e l'altro, sento il suo respiro sulla mia pelle e provo delle emozioni mai provate prima, mi giro verso di lui per poter baciarlo sulle labbra ed è un bacio pieno di passione e amore, le sue mani sono sotto la mia maglia e incominciano a salire fino a togliermela completamente e in men che non si dica ci ritroviamo nel letto.