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Vedo con mia grande sorpresa James, mi alzo

-dove vai?- attiro l'attenzione di Ele

-torno subito- mi incammino a passo deciso verso James che è impegnato a parlare con amici, arrivo alle sue spalle e, il ragazzo con cui sta parlando mi guarda

-hai bisogno?-

il mio ragazzo si gira e, sul suo volto compare un'espressione a dir poco sorpresa

-si, avrei bisogno di questo bel manzo- mi metto sulle punte e gli schiocco un bacio sulla bocca

-Nicolas lei è Rossella, la mia ragazza- ci stringiamo la mano

-piacere, Jay jay mi ha parlato tanto di te-

-spero bene allora-

-James ci vediamo dopo, Ross è stato un piacere- così sparisce nella folla

-come mai sei qui?-

-potrei farti la stessa domanda- J mi mette le mani sui fianchi, i nostri corpi sono vicini, la sua bocca ad un palmo dalla mia

-le va di ballare signorina?- annuisco, e cominciamo ad ondeggiare a ritmo di musica

dopo non so quanti minuti mi allontano

-necessito da bere- mi prende la mano e mi porta al tavolo alcolici, fa un mischio con vodka e redbull, mi porge il bicchiere con tanto di cannuccia e prendo il primo sorso, mi rinfresca e allo stesso tempo fa bruciare la gola, è un contrasto spettacolare, un contrasto di cui farei a meno

-va bene?- annuisco contenta

-vado un'attimo da Elena- pollice in su da parte sua e torno dalla mia migliore amica che sta sculettando vicino al suo ragazzo

-ei amore mio!- urla, urla come al suo solito

-è tutto ok?- sorride come un'ebete

-Alex quanto ha bevuto?-

-non tanto penso 1 e mezzo-

-1 e mezzo di che?-

-una bottiglia e mezzo-

-spero tu stia scherzando, non regge l'alcool, lo sai- alza le spalle non curante, finisco il mi cocktail e prendo la mia amica per le spalle

-ora ti porto a vomitare, ok?-

-va bene mammina- la prendo a braccetto e cerco il bagno

-scusami sapresti dirmi dove sta il bagno?-

-in fondo al corridoio a sinistra-

porto Elena in bagno e la faccio inginocchiare sul cesso

-su amore, vomita- dopo poco che si sforza cominciano i primi conati, seguiti da tutti quello che ha ingurgitato da quando siamo qui, le do una mano ad alzarsi e sciacquarsi la bocca con un po' d'acqua, la riprendo di peso peggio di prima e la riporto da Alex

-carissimo fà il tuo dovere e portala a casa, è cotta-

prende Ele e se la porta sotto braccio fuori dalla villa, torno da James che sta parlando con una bionda slavata mi schiarisco la voce

-Elena è andata, stava malissimo, io sono stanca, si son fatte le due, vuoi darmi uno strappo a casa? se ci sono problemi vado con Peppe-

-ti accompagno io, aspettami fuori, avviso gli altri- mi avvio verso l'uscita e nel mentre vedo Giuseppe impegnato a quasi farsi la brunetta, sì sempre quella

vedo James, andiamo alla macchina e partiamo verso casa.

Siamo arrivati

-vuoi salire?-

-va bene- sorride

usciamo dal veicolo e ci dirigiamo verso il portone, mamma non dovrebbe esserci, un po' come al solito, infatti non mi sorprendo che quando entriamo in casa è tutto spento e silenzioso

-fai come se fossi a casa tua, a patto che non lasci disordine-

-accetto-

salgo in camera seguita da James, appena entriamo mi tolgo i tacchi perché ho i piedi in fiamme,

-se vuoi cambiarti, dentro alla cabina armadio c'è la tuta e la maglietta dell'altro giorno ,ovviamente lavati, io vado in bagno-

vado a darmi una sistemata d'avanti allo specchio, e come al solito il trucco si è sciolto, cerco di togliermi le sbavature con grande successo, svuoto la mia vescica e torno di là

James è sul letto con le braccia incrociate dietro la testa

-ehi tutto ok?-

-oggi c'era tanta gente al lavoro, in più la festa-

-perché sei andato allora?-

-colpa di Nicolas, voleva che andassi per forza con lui, sai lo vedo come un fratello, ci conosciamo da anni-

-ma in tutto questo, mi stai dicendo che sei stanco per me?- lo guardo con occhiano dolci, e vedo sorriderlo di malizia

-per te mai, bambolina- si siede e io lo raggiungo gattonando, mi metto a cavalcioni su di lui, mi mette le sue mani sui fianchi, facendomi muovere il bacino sulla sua protuberanza, una mano abbandona il mio fianco per abbassarmi la zip del vestito, oramai diventato inutile, mi sfila l'indumento di dosso rivelando il mio seno prosperoso a pochi centimetri dal suo viso

-sei bellissima- sento le guance tingersi di rosso, avvicino le mie labbra alle sue, e senza darmi il tempo, come quasi se fosse famelico si butta sulla mia bocca, da lì scende verso il collo comincia a succhiare leccare mordicchiare, mi scappa un fremito, scariche elettriche percorrono tutta la mia schiena nuda, le sue mani salgono verso il seno e lo stringono, la sua bocca raggiunge le mani ed è così che le sue labbra entrano in contatto con i miei capezzoli oramai turgidi per l'eccitazione, un piacere intenso pervade il basso ventre, percepisco calore, percepisco il suo membro spingere contro il tessuto diventato troppo stretto della tuta, ha il respiro affannato

le mie mani stringono i suoi capelli, gli alzo la testa e lo bacio, un bacio che dura, ci stacchiamo ormai a corto d'aria, scavalco di dosso e faccio scivolare le mani sul tessuto tirato, sto per abbassargli la tuta quando sento urlare il mio nome al piano terra.

il mio fottutissimo fratellastro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora