XII

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Sentiamo suonare il campanello , sono agitatissima

-vai tu?- domando alla bruna al mio fianco

-no, no amore vai tu- risponde facendomi l'occhiolino, mi dirigo verso la porta e apro, d'avanti a me c'è Jason in tutta la sua fottutissima bellezza, indossa una maglietta bianca aderente dove fa intravedere i suoi tatuaggi, aspe cos tatuaaggi? non pensavo gli avesse comunque tornando alla statua greca difronte a me, da sopra la t-shirt ha una giacca in pelle, ha un paio di jeans neri e le sue scarpe sono come le mie cioè le converse biache

-sei bellissima- dice J avvicinandosi al mio orecchio

-g..grazie, prendo la borsetta e arrivo, tu nel frattempo siediti- gli dico indicandogli il divano

-Ele sali con me un attimo- la guardo e lei annuisce seguendomi al primo piano

-ma hai visto quanto è bono??!- urlo

-si sis ho visto ora predi lo zainetto e vai, ora me ne vado anche io mia mamma ha bisogno di qualcosa- mi dice, ora sono io ad annuire spruzzandomi di nuovo il profumo e raccogliendo la zaino d'accanto al letto buttandoci dentro tutto il necessario

-andiamo- iniziamo a scendere le scale quando veniamo sorpassate da Giuseppe che si dirige verso la porta

-possiamo andare- dico a J

-ok andiamo, ciao Elena- dice salutando la mia migliore amica, Peppe guarda James in modo strano

-Ele noi ci sentiamo domani- gli dico andandomene con J

-ok vita, a domani- esco di casa e J mi accompagna alla sua bellissima audi nera

-dove mi porti- chiedo al ragazzo seduto al mio fianco

-in un posto speciale- risponde guardandomi, con i suoi smeraldi

-mmm , va bene mi fido- rispondo, dopo una 10ina di minuti sento sento la mano di J sulla mia gamba fasciata dai jeans neri, lo guardo sorridendogli e noto che è attento a guardare la strada.

Nella macchina c'è un silenzio rilassante, si sentono solo i nostri respiri,il mio sguardo è perso fuori dal finestrino

-sei bellissima stasera-

-grazie, anche te non sei male- mi rendo conto di ciò che ho appena detta e preoccupata giro il volto vedendo le fossette di James

-tra quanto arriviamo-

-tra pochissimo tranquilla- torno a poggiare la mia testa sul finestrino.

Poco dopo la macchina si ferma

-arrivati- mi comunica James, apro lo sportello e esco guardandomi attorno

-ma è bellissimo!- dico saltellando come una bambina, siamo in campagna, d'avanti a me c'è una specie di gazebo ricoperto di rampicanti e all'interno ci sono delle sedie e un tavolino con del mangiare

-ma è bellissimo!- dico saltellando come una bambina, siamo in campagna, d'avanti a me c'è una specie di gazebo ricoperto di rampicanti e all'interno ci sono delle sedie e un tavolino con del mangiare

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