◇ Capitolo 7 ◇

508 26 2
                                    

Tony era andato, ma aveva promesso che sarebbe tornato presto, giusto?
Mi sono girata e quella donna col camice si stava avvicinando alla porta della stanza
-Io vado a prendere qualcosa da mangiare ok? Non ti muovere-
Ok, dovevo solo stare ferma, ero brava in questo.
Ora ero sola, non mi piaceva stare da sola.
Mi sono avvicinata alla porta e ho sbirciato fuori, non sapevo se potevo farlo, ma ero curiosa.
È stato lì che l'ho visto. Un ragazzo alto, coi capelli sulle spalle e un braccio di metallo.
Lui era li, io me lo ricordo.
Era qui per me? Voleva riportarmi li?
Io non volevo ritornarci.

Penso si fosse accorto di me.
Tony.
Avevo bisogno di Tony.
Lui mi avrebbe protetta ne ero sicura.

Ho iniziato a correre per il corridoio sotto gli sguardi confusi di alcuni dottori.
Sono scesa per delle scale e sono uscita dalla struttura.
Fuori faceva freddo.
A terra c'era della terra bianca, ed era fredda.
Stavo tremando.
Volevo Tony.

Ho iniziato a correre per la strada, finché non ho sentito qualcuno afferrarmi il polso.
Un uomo. Alto. Grasso.
Aveva un grembiule bianco e un cappellino bianco.
Mi guardava. Mi dava fastidio. Non volevo essere guardata.
Ho cercato di fargli mollare la presa ma non mi lasciava. Mi diceva qualcosa. Non capivo. Non respiravo. Ho sentito due braccia forti afferrarmi. E poi ho visto tutto buio.
__________________
Ero tornato allo S.H.I.E.L.D, correvo da per tutto come un matto, chiedevo a tutti di lei, finché ho sentito una mano sulla mia spalla, era Bucky
-Tony tutto bene?-
-Si, cioè, no...hai visto una bambina?! Bassa, capelli marroni e occhi inquietantemente azzurri?!-
-Si,era affacciata ad una stanza, io l'ho salutata e lei è corsa via, ho visto che prendeva le scale-
-Le scale?! Cazzo è uscita!- ho urlato

Sono corso giu per le scale e ho corso per la strada.
Ho corso per un paio di minuti finché non ho visto un incidente in mezzo alla strada: c'erano 2 macchine ribaltate e una folla di persone sul marciapiede.
Mi sono avvicinato e l'ho vista, era seduta a terra con le gambe al petto e singhiozzava violentemente e accanto a lei era inginocchiato un venditore di Hot-Dog penso per cercare di calmarla.
Mi sono avvicinato e l'ho presa in braccio e senza dire nulla sono corso di nuovo allo S.H.I.E.L.D.
Quando sono arrivato le ho dato un altro sguardo e penso che avesse perso i sensi, e ora che ci pensavo scottava anche, e non poco.

[Salto nel tempo]
Era da 2 giorni che dormiva.
Aveva la febbre alta, Helen dice che è stato per lo sforzo dei poteri, ma non ne era sicura.
Dopo quello che è successo i giornalisti hanno chiesto spiegazioni e lo S.H.I.E.L.D si è fatto scappare che l'avevo adottata, e ora ovunque andavo avevo una fila di giornalisti attorno.

Ero all'ospedale da tutto il giorno, ero seduto accanto a lei col cellulare
-Tony...- l'ho sentita piagnucolare nel sonno
-Piccola, sono qui, mi senti?-
Ha aperto appena gli occhi per vedermi e io l'ho abbracciata
-Mi hai fatto preoccupare- le ho detto, ma mene sono pentito quando l'ho sentita piangere -Hey, hey, non piangere, non sono arrabbiato ok? Solo spaventato, avevo paura che ti fossi fata male, capisci?-
Mi ha guardato con occhi stanchi, l'ho stretta ancora di più a me e io le ho appoggiato le labbra sulla fronte, scottava ancora, la febbre non scendeva.

-Perché non riposi? Ti farà male la testa vero?-
-R-resti?-
-Cero che resto qui- le ho detto sorridendola
Mi sono sdraiato sul lettino da ospedale e le ho avvolto un braccio attorno alle spalle sentendola presto addormentarsi con la faccia affondata contro di me.
Spero che si riprenda, davvero...

E ALL'IMPROVVISO ERAVAMO IN DUE -TONY STARKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora