Cornovaglia, gennaio 1792
Era passato un mese da quando la famiglia Wilson e Ruth erano ritornata da Londra e al loro ritorno ci fu un grande cambiamento.
Mrs. Taylor era dovuta ritornare in Irlanda, la sua terra d'origine, perché i suoi genitori si erano ammalati di vaiolo a causa dell'epidemia che aveva colpita il suo paese. Mr. Wilson non aveva esitato a lasciarla partire, però adesso non c'era più nessuno a controllare la servitù e Ruth non poteva prendersi una responsabilità più grande di lei.
Dopo vari "colloqui", nessuna era adatta a quel ruolo.Un pomeriggio di gennaio, Ruth si trovava con Lily in salotto e stavano giocando davanti al camino che picchietava e Mr. Wilson si trovava sul divano a leggere un libro. Ad un certo punto il campanello suonò ed Mr. Wilson andò ad aprire. Quando aprì la porta si trovò davanti una donna. Mr. Wilson non poteva credere di quanto quella donna assomigliasse a Camilla, la SUA Camilla. Aveva i capelli lunghi e rossi, nascosti dal suo cappello, e gli occhi azzurri, che misero in risalto il suo vestito verde smeraldo.
- Signore, chi è alla porta? - domandò Ruth, avvicinandosi all'ingresso.
- Salve, io sono Miss. Kelly Miller. In paese ho sentito che avete bisogno di una governante e io sono venuta qui per questo posto di lavoro- affermò Miss.Miller.
- Prego, entri pure. Possiamo discuterne meglio davanti al caminetto - disse Mr. Wilson facendo entrare la signora.I tre si diressero in salotto, dove si trovava Lily.
- Lei è mia figlia, Lily -
- Piacere di conoscerla, signora -
- Il piacere è tutto mio -
- Tesoro, che ne dici di andare a giocare con Ruth in camera tua? -Lily annuì e, insieme ad Ruth, si diresse in camera.
- Ora che mia figlia non c'è , potremmo parlare tranquillamente. Volete per caso del té? - domandò Mr. Wilson
- No, signore. Grazie mille -
- Ok, allora mi parli un po' di lei. Ha avuto delle esperienze di questo genere?-
- Si, da giovane ho lavorato come domestica e negli ultimi anni ho lavorato come dama da compagnia -
- Perfetto, ha avuto anche delle situazioni in cui doveva controllare la servitù? -
- Qualche volta, soprattutto quando mancava la governante -
- Molto bene, solo un'ultima domanda. Per caso è sposata? -
- No, signore -
- Perfetto, il lavoro è suo! - affermò contento Mr. Wilson.
- Mi scusi tanto per la domanda, ma mi potreste parlare un po' di voi, sapete vorrei sapere per chi lavoro? - domandò Miss. Miller
- Non è uno domanda che mi è spesso posta. Posso dirvi che ero felicemente sposato con una donna meravigliosa, che si chiamava Camilla. Ci siamo conosciuti durante una festa organizzata dai suoi genitori. Ci siamo sposati nel '87 e un anno dopo è nata la nostra adorata bambina, che il prossimo mese compirà quattro anni - racconta con nostalgia Mr. Wilson
- Com'è morta vostra moglie? -
- È morta di un male misterioso. Dopo la sua morte, è iniziato un periodo difficile per me: Lily non stava con nessuna e io dovevo lavorare. Ero pronto ad abbandonare tutto e tutti, ma il cielo mi ha mandato un dono: un giorno al mercato, ho salvato da un pestaggio una ragazza di nome Ruth e il suo cane. L'ho assunta come educatrice di Lily, che lei adora, e posso considerarla la mia collaboratrice, infatti è grazie a lei se adesso i miei lavoratori sono felici. -
- È una storia molto triste la sua, signore, ma con un lieto fine e spero che continui così. - affermò Miss. Miller, avvicinandosi a Mr. Wilson.
- Io credo che per lei sia il momento di andare. Ci vediamo domani mattina, così potrà iniziare il suo lavoro. -Miss.Miller annuì e fu accompagnata alla porta da Mr. Wilson. Appena lui chiuse la porta e si girò per dirigersi in salotto, si trovò vicino alla tromba delle scale Ruth.
- Sangue di Giuda, mi hai spaventato a morte - affermò spaventato Mr. Wilson.
- Oh non faccia il melodrammatico- scherzò Ruth, cambiando la sua espressione in una smorfia seria- Quindi avete assunto a quella? -
- Quella si chiama Kelly Miller e si l'ho assunta -
- Beh, qualsiasi sia il suo nome, a me non piace. Non sappiamo neanche da dove viene -
- Non esagerare e poi non sarai mica gelosa? -
- Gelosa? Di quella? Sentiamo, perché dovrei essere gelosa? -
- Sei gelosa perché lei potrebbe rubarti il mio affetto e quello di Lily -
- Non è affatto vero -
- Comunque stai tranquilla, io e Lily ti vorremmo sempre bene allo stesso modo- affermò Mr. Wilson, mettendo una mano sulla di Ruth e dirigendosi verso il suo studio.
- Lei è strano! -
- Lo so - affermò Mr. Wilson, chiudendo la porta del suo studio.
- Io quella lì, l'ho già vista da qualche parte - sussurrò Ruth, ritornando nella stanza della piccola Lily
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𝑼𝒏 𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒐𝒍𝒆 𝒊𝒏𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒂𝒍 𝒕𝒖𝒏𝒏𝒆𝒍
Historical FictionAmico mio accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, nulla da cui difendermi, nulla da dimostrare: trovo la pace... Al di là delle mie parole maldestre tu riesci a vedere in me semplicemente l'uomo. (Antoine de Saint-Exupéry) Inghilterra XIII secolo...