Cornovaglia, 14 febbraio 1792
In meno di dieci minuti, Mr. Smith, il medico del paese, arrivò subito.
-È proprio come aveva detto la ragazzina, Mr. Wilson: vostra figlia è stata avvelenata. -
- Signore benedetto, guarirà vero?-domandò preoccupato Mr. Wilson.
- Se rimarrà a riposo e prenderà questo farmaco, tornerà la Lily di prima.-Mr. Wilson annuì e accompagnò il medico alla porta e raggiunse gli invitati.
- Allora cosa ha detto? - domandò Ruth avvicinandosi a Mr. Wilson.
- È proprio come avevi detto tu, Ruth. È stata avvelenata -
- Guarirà, vero? - domandò Miss. Charlotte
- Fortunatamente sì -Dopo un' ora, gli invitati se ne andarono e Mr. Wilson andò nella sua stanza, seguito da Miss. Kelly.
- Io ancora non capisco come sia potuto succedere e chi sia stato? - si domandò Mr. Wilson, sedendosi sul bordo del letto.
- La vera domanda è: come faceva Ruth a sapere dov'era il veleno e come faceva a sapere che tipo era? - aggiunse Miss. Kelly
- Tu sospetti su Ruth? -
- Avrebbe avuto tutti i buoni motivi -
- Tipo? -
- Andiamo, Jacob, sono così chiari. Lei non voleva che noi ci fidanzassimo e avrà pensato che tu l'avresti licenziata. -
- Ma perché avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Io non l'avrei mai licenziata, Lily l'adora -
- Perché è una ragazzina stupida e dopo quello che ha fatto ti consiglio di togliertela dai piedi -Mr. Wilson ci riflettete, Kelly non aveva molto torto.
- Lei dov'è? - domandò Mr. Wilson
- Nella stanza di Lily -Mr. Wilson si diresse nella stanza della figlia, lasciando Miss. Kelly schignazzare sotto i baffi. Appena arrivò nella camera della figlia, trovò Ruth a leggere una storia alla bambina quasi addormentata.
- Mr. Wilson che succede? -
- Allontanati da mia figlia, immediatamente - urlò Mr.Wilson, allontanandola dal letto di sua figlia.
- Ma che succede? -
- So' quello che hai fatto a mia figlia -
- Come prego? -
- Non fare la finta tonta, sei stata tu ad avvelenare Lily-
- Questa è bella. Sentiamo quale sarebbe il motivo? -
- Tu hai paura che se io dovessi sposare Kelly, non baderesti più a Lily e le prove sono il tuo comportamento negli ultimi giorni e il tuo riconoscimento del veleno-
- La sua teoria non ha un senso: primo mio padre era un esperto di veleno, per questo ho riconosciuto il veleno, e se non fosse stato per me, Lily non sarebbe qui con noi; secondo, si io odio Kelly, ma non avrei motivo d'avvelenare la bambina. Lily per me è come una sorella e voi per me siete come un padre - affermò arrabbiata Ruth, con le prime lacrime che cadevano sulle guance.
- Io non ti credo -
- Chi ti ha messo questo pensiero in testa? - domandò Ruth, senza avere nessuna risposta da Mr. Wilson - Ma certo Miss. Kelly, quella lì è una squaldrina che vi controlla la mente e voi siete uno stupido a farvi controllare da quella lì... -Il discorso di Ruth fu interrotto da un ceffone tirato da Mr. Wilson. La giovane si accarezzò la guancia bruciente, sotto lo sguardo arrabbiato di Mr. Wilson.
Nessuno le aveva mai tirato uno schiaffo, nemmeno i suoi genitori.
- Non vi permettete di parlare così della mia fidanzata, va bene? Entrò l'alba voglio te e il tuo sudicio cane fuori da casa mia e se ti avvicinarai alla mia famiglia, non esiterò a chiamare le guardie- affermò arrabbiato Mr. Wilson.
Ruth non esitò e uscì dalla stanza dove si scontro con Miss.Kelly.
- Sperò che voi ora siate contenta?-domandò Ruth, guardando negli occhi Miss. Kelly.In cambio ricevette una sguardo superbo da Miss. Kelly, che si dirisse verso la stanza di Lily.
- Tesoro mio, tutto bene? Ti ho sentito urlare.- recitò Miss. Kelly, con finto sguardo dispiaciuto.
- Si, tutto bene, almeno spero-
- Andrà tutto bene, ora che ci siamo liberate di quella contadina - affermò Miss. Kelly, dando un bacio al suo amato.
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𝑼𝒏 𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒐𝒍𝒆 𝒊𝒏𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒂𝒍 𝒕𝒖𝒏𝒏𝒆𝒍
Historical FictionAmico mio accanto a te non ho nulla di cui scusarmi, nulla da cui difendermi, nulla da dimostrare: trovo la pace... Al di là delle mie parole maldestre tu riesci a vedere in me semplicemente l'uomo. (Antoine de Saint-Exupéry) Inghilterra XIII secolo...