Ero davanti al citofono pronta suonare per farmi aprire. Non nego di essere nervosa, anzi lo ero molto, ma cercai di non darlo a vedere.
Con le mie due valige varcai la piccola striscia in pietra che collegava l'entrata al cancello.
Neanche il tempo di arrivare che vedo la porta aprirsi mostrandomi i volti felici di Rika e di Fujio.
Rika: ben arrivata t/n
Fujio: aspetta ti do una mano
Mi vidi portare via dalle mani le mie valige e mi portarono dentro accogliendomi nella maniera migliore.
Osservai la casa, sta volta con maggiore attenzione. Era in stile classico, molto carino.
Rika: Akane puoi aiutare t/n con le valigie? Mostrarle tu la sua nuova stanza
Akane: um va bene.
Mi fermai dall'osservare la casa e seguí la mora su per delle scale che non avevo notato fino a quel momento,forse perché ero troppo occupata ad ammirare la bellezza di questa casa.
Akane salí le scale ed io la seguí a ruota, fino ad arrivare alla mia nuova stanza. Lei si fermò e con le braccia mi fece cenno di entrare. Era una camera veramente bella, era all'ultimo piano e proprio sopra il letto vi era un enorme finestrone dalla quale si poteva vedere gli alberi che circondavano la casa e il cielo limpido di quella afosa giornata.
Akane: come fai a stare in pantaloni lunghi. Fa un caldo della miseria
Io: non mi piace stare in pantaloni corti, e poi il caldo non mi da particolarmente fastidio.
Akane: ok
La ragazza uscí dalla stanza senza dire nient'altro, lasciandomi sola nella mia stanza a sistemare le cose. Per quando quella camera fosse ancora estranea a me, cercai di sistemare nella maniera migliore ciò che avevo di mio. Per prima cosa sistemai i vestiti nell'armadio, poi sistemai la mia scrivania con tutti i libri, trovai un posto per il mio materiale da disegno, un posto per i miei libri e alla fine mi buttai nel letto sfinita. Osservai fuori dalla finestra e il cielo era ancora di un azzurro acceso senza nemmeno una traccia di nuove.
Tutto sembrava perfetto: i miei nuovi genitori, anzi tutori, erano molto gentili con me, Rika mi sorrideva sempre e Fuji scherzava sempre.
L'unica cosa che mi metteva costantemente a disagio era lo sguardo di Akane. Non sapevo come parlarle o approcciarmi con lei, e lei non sembrava volermi conoscere ne tanto meno parlarmi.
Scesi di sotto e vidi Fujio e Rika preparare il pranzo.
Fujio: ehy t/n! Finito di sistemare la camera?
Io: si, devo dire che é molto bella
Rika: ne sono contenta, Akane puoi apparecchiare?
Akane: va bene
Io: serve una mano? Odio starmene con le mani in mano
Rika: si, va benissimo, aiuta pure Akane
Akane: no c'é la faccio da sola
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[𝐾𝑢𝑟𝑜𝑜 𝑇𝑒𝑡𝑠𝑢𝑟𝑜𝑢 × 𝑅𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟] 𝑡h𝑒 𝑓𝑙𝑜𝑤𝑒𝑟 𝑜𝑓 𝑙𝑜𝑣𝑒
Фанфик"ne ho passte molte, devo dire, e non avrei mai immaginato che fosse cosí doloroso amare una persona..." É una storia abbastanza forte se si può dire cosí. E con forte non intendo che fanno cose sconce, ma intendo che sarà una storia un po' pesante...