cap.23

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Prossimo capitolo a 105 follower.

Ero confuso.
Lo notò, infatti "capirai una volta dentro, l'ho saputo da poco. L'avrei impedito altrimenti.. lo giuro Harry. Lo giuro. Ti voglio bene.
Io andrò in camera, se non sai cosa fare ed avessi bisogno di parlare, mi troverai li."

Annuii, nonostante non sapessi il motivo di determinate parole decisi di non chiedere altro. Sorrisi e scesi dalla macchina.

Mi avvicinai alla cucina, mi bloccai a pochi passi dalla vetrata.
Una voce familiare, forse un po' troppo, si fece spazio tra le mie orecchie.
Feci qualche altro passo cercando di capire meglio, una figura che nello stesso momento in cui io alzai gli occhi su di essa, si girò.
Fu la prima volta dopo 1 anno che i suoi occhi blu si fecero spazio tra i miei occhi verdi.. e se prima sarei stato contento, averlo di fronte mi fece stare malissimo.

Delle lacrime iniziarono ad inondarmi gli occhi e caddero sulle guance, feci qualche passo indietro guardando, nel frattempo, gli altri ragazzi nella stanza.
Josh, Liam, Zayn, Lottie ed anche Louis, mi guardavano mentre, quasi a rallentatore, mi allontanavo.
Scontrai il braccio di Niall, distolsi lo sguardo dai ragazzi e lo guardai.
"Da te non me lo aspettavo.." dissi sottovoce, provò a prendermi per un braccio ma con uno scatto violento tolsi la sua presa da me.
Corsi via lasciando tutti li.

Avrei voluto reagire in modo diverso ma il male che mi aveva fatto in quel momento sopraggiunse tutti i miei sentimenti.

Ero in camera sotto le coperte, avevo caldo ma non mi importava di me in quel momento, quando Zayn aprì la mia porta e si sedette vicino al mio letto con una piccola sedia in legno che avevo vicino ad una piccola scrivania di legno grezzo.

"Nemmeno io, nemmeno Liam, anzi, sapevamo del suo arrivo. Harry.. se non vuoi uscire capirò il perché ma devi fargli vedere che sei cambiato e sei indipendente"

Lo guardai negli occhi e una scia di delusione parve nei miei occhi.
"Non sono riuscito a dimenticarlo e non sono indipendente, Zayn.." dissi tremendamente con calma per poi abbassare lo sguardo e tenerlo fisso sulle mie coperte pesanti, troppo per essere estate.

"Ti lascio solo ma ti aspettiamo per mangiare tra poco, per favore vieni"

Annuii, "metterò una sveglia" e poi con un cenno delle spalle andò via sparendo da dietro la porta della mia camera richiudendola dopo di lui.

Stetti un po' a pensare a cosa avrei potuto dire e cosa avrei potuto fare, non mi era semplice la situazione.
Avevo voglia di lui, mi mancavano i suoi baci, le sue carezze. Amavo la sua voce e mi mancava troppo..

Flashback
Iniziai a baciare Louis, che stava leggendo qualcosa sul cellulare e a cui non diedi troppa importanza; e neanche lui, dato che, al mio tocco su di lui, posò il cellulare sul comò e mi baciò sulle labbra.
Un bacio dato con foga, con amore, con passione.

Scossi la testa, continuai a pensare che mi aveva fatto male, non avrei potuto perdonarlo così facilmente.. eppure io lo desideravo.. e mi addormentai poi, pensando che lui probabilmente si fosse scordato di me.

Un rumore frastornante mi svegliò, era la mia sveglia che avevo impostato per l'ora di cena.
Riluttante e sudato, mi alzai dal letto.
Feci qualche passo per andare al bagnone sistemarmi il minimo.
Ero un disastro.
I capelli lunghi e mossi alle spalle, delle occhiaie spaventose e un corpo magro, troppo magro.

Decisi dunque di raccogliere i capelli per cercare di essere più ordinato e mettere una t-shirt nera con dei jeans del medesimo colore. Insomma, il mio umore sotto zero si rifletteva sul mio apparire, miei vestiti, il mio sguardo e le mie occhiaie lividose, color viola scuro che mi facevano sembrare, come effettivamente era, stanco e stressato.

Uscii dalla mia camera, l'ultima della casa, e percorsi il lungo corridoio che ospitava le camere degli altri ragazzi.
Nel mentre, però, la porta dell'ultimo bagno, quello degli ospiti, si aprì e rivelò la figura che tanto temevo di incontrare: Louis.

"Harry.. posso parlarti?" Disse velocemente, dato che stavo scappando via.
Mi fermai all'istante, le mie gambe volevano tornare indietro e andargli vicino, ed anche il mio cuore, ma la mia mente era molto più testarda.. così proseguii senza degnargli nemmeno una piccola parola, d'altronde lo meritava.

Uscii in giardino e tutti si erano riuniti, così mi avvicinai ma tutti mi guardavano scioccati.
Sentii un brivido lungo tutta la schiena propagarsi per il resto del corpo, una mano, la mano di Louis si era fatta spazio tra i miei fianchi e me li aveva stretti.
Louis era dietro di me.
Iniziai a sentire un calore tra le gambe e il mio stomaco era sottosopra.
Decisi di non farci caso però, mi staccai, mi girai e lo fulminai con lo sguardo, lui invece lo abbassò.

Mi sedetti con tutti gli altri e lo stesso fece Louis, che si sedette proprio di fronte a me.
Avevo il suo sguardo puntato verso di me, io per un tempo indeterminato, invece, avevo lo sguardo lungo sul mio piatto.

Gli altri si alzarono a ballare mentre io e Louis restammo seduti, ci scambiammo delle occhiate finché non cedetti e un piccolo sorriso di fece spazio tra le mie labbra e lo stesso sulle sue.

Poi mi alzai, ringraziai tutti e andai in camera per provare a dormire o, almeno, rilassarmi. Per quella sera avevo già fatto troppo e il mio cuore non avrebbe retto.

Ero sul letto a meditare quello che avrei potuto fare e non fare quando un rumore alla porta mi distolse dai miei pensieri, un piccolo foglietto comparì da sotto la porta e l'ombra che si rivelava dalla fessura sparì.
Così mi alzai e andai a prendere quel foglietto.

"Da Louis"

Tirai un sospiro, andai a sedermi dinuovo sul letto con molta calma ed aprii il foglietto..

'Cosa devo aspettarmi..' pensai.

Iniziai a leggerlo.
"Harry.. so che probabilmente, anzi certamente, starai pensando che io sono andato via perché non tenevo più a te.. La verità è che era tutto il contrario, io non avrei voluto assolutamente farti del male e farti soffrire in questo modo. Vederti ieri per me è stata una sorpresa, perché non sapevo Lottie fosse qui e anzi, in realtà, non pensavo nemmeno mi accettasse.. e invece ha fatto tutto questo per farmi stare con te.
Sai, Harry, non voglio il tuo perdono ma per favore, domani alle 7 vado in città perché con me non ho nulla e dovrei almeno comprare il necessario.. se vuoi vieni. Ti aspetterò fino alle 7:30 sul retro di casa.
Vieni, così parliamo e mi racconti di te come io lo farò di me. Ti prego Harry.."

Così si concluse la piccola lettera, guardai il vuoto di fronte a me e..















Stanza 258-la storia Continua. |Larry Stylinson| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora