cap.26

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Riusciamo ad arrivare a 70 voti?? Che ne dite?

Durante la notte sentivo uno strano calore, aprii gli occhi e con grande stupore misto a rabbia notai una figura al mio fianco, mi girai accendendo il piccolo lume che avevo sul comò della mia stanza e notai Louis sdraiato letteralmente al mio fianco.
Cosa avrei dovuto fare adesso..
"Louis.. svegliati ti prego" sussurrai per qualche tempo cercando di essere più dolce possibile.
"Lou.." la mia voce si ruppe al pensiero di come l'avessi chiamato ma continuai.
Lui si girò leggermente e notai i suoi occhi schiudersi in una smorfia, "hey.." disse ancora con la voce che emanava tutta la sua stanchezza dal fatto di averlo appena svegliato.
"Harry scusami.. mi manchi. Ti sembro una persona che va a piangere sotto l'altra persona? No. Ma lo sto facendo perché io ti amo"
"Credo che ne abbiamo già parlato chiaramente lo scorso anno quando hai deciso di partire.. ed io ti ho chiamato 10 minuti dopo e tu avevi spento il telefono. Dimmi, un errore non vale nemmeno 10 minuti di ripensamento per te? Te ne sei andato lasciandomi solo senza fregartene un anno intero di quello che facevo. Sono stato in ospedale a causa tua, mi hanno riempito di medicinali per togliermi dal mio cazzo di cuore. Sono stato affiancato ad una psicologa, dei medici ogni giorno che dovevano accertarsi di come stessi, che accertassero io stessi bene e non potessi avere pensieri violenti nei miei confronti. E tu Louis? Tu sei stato in giro per il mondo, chissà quante foto avrai scattato. Non ci hai portato le calamite che ti piacevano tanto?" Dissi ironicamente ridendo nervoso.

"Da quando sono andato via, è vero, ho girato l'America.. ma solo per trovare un posto durante la notte in cui dormire e cercare qualche lavoro di tanto in tanto per sopravvivete e poter mangiare. Non ho fatto foto, non ho vissuto in quell'anno in cui ci sei stato. Io ti chiedo, adesso, qui, se vuoi perdonarmi Harry."

"Mi farai soffrire ancora altre mille volte, io lo so."

"Harry.n ti vedo come sei dimagrito a causa mia e ti prometto di non farti più soffrire. E se lo facessi ti darei il permesso di darmi qualche schiaffo.. o di cacciarmi via."

"Ne parliamo domani, potresti andare in camera tua?"

"Fa freddo Harry.."

"Non dire stronzate, è estate come puoi avere freddo.. per favore va via che non mi va di restare qua con te"

Mi guardò qualche minuto, si alzò e andò via.

Pensai bene a quello che mi aveva proposto e decisi che ne avrei parlato con Niall prima di fare cose affrettate.
Mi addormentai.

Il giorno seguente mi svegliai dal calore dei raggi solari, mi alzai presi i miei soliti vestiti e andai in bagno facendomi una doccia rilassante, che, ammetto, durò davvero tanto.

Uscii dopo un tempo indefinito e mi vestii, mi lavai i denti e andai in cucina dove trovai tutti i ragazzi riuniti che mangiavano per la colazione.

"Uh, Harry, aspettavamo te" disse Niall che già aveva quasi finito ciò che aveva nel piatto.
Louis, al suono del mio nome, si girò rivolgendomi un sorriso facendomi cenno di sedermi accanto a lui, nonchè l'unica sedia disponibile al tavolo.

Presi una banana e delle ciliegie che tagliai per metterle nella mia ciotola personale
"Mi passate i cereali?" Chiedi
Louis li afferrò per prima cedendomeli, le nostre mani si toccarono e mi immobilizzai.

Dopo qualche secondo ripresi conoscenza e tirai la scatola dei cereali mettendoli nella ciotola.

"Oggi andiamo in città, tu vieni?" Chiese Zayn
"Perché? Cosa dovete fare?"
"No andiamo per passare un po' di tempo insieme, domani Zayn parte e vorremmo passare un po' di tempo con lui" rispose Liam
"Si ci sto, ditemi l'ora.."
"Verso le 5, va bene?"
"Sisi, allora va bene. Comunque, Niall posso parlarti in privato?"
Si girò stupito,
"Si va bene.. andiamo fuori ti va?"
Anuii, ci alzammo e andammo fuori.

"Cosa devi dirmi?"

"Ieri Louis è venuto in camera mia.. o meglio, l'ho trovato accanto a me dormire"
Spalancò gli occhi "COSA?!"
"si ma aspetta, mi ha chiesto di perdonarlo.. ha detto che non mi lascerà più."
"Lo hai detto a Jasmine?"
"No, non riesco a trovarla o a rintracciarla credo sia andata dai genitori.. sono una pessima persona"
"Ma no Harry, hai ragione. Ho scordato, si è andata a stare dai genitori per qualche tempo perché sua nonna stava male. Comunque, devi aspettare per me. È troppo presto, e se andrà ancora via tu non pupi saperlo, è una promessa che non può mantenere.. lo sai questo vero?"
Anuii abbassando lo sguardo a terra.
"Bene, quindi dobbiamo pensare.. ci penso un po' okay? Vado dentro prima che si insospettiscano. Se dicono qualcosa mi hai domandato di jasmine va bene?"
"Si va bene, vai, nel frattempo però vado a fare una passeggiata al mare"
Mi salutò con un cenno della mano e andò via, lo stesso feci io.

Uscii dalla tenuta e percorsi qualche minuto di strada, in fondo a quest'ultima c'era il mare con un piccolo molo.
Mi sedetti su di esso lasciando le mie gambe per metà penzolare sopra il mare, con me avevo portato, o meglio portavo sempre con me, una piccola boccetta con una penna e un poco di carta dove ogni volta scrivevo qualcosa che mi facesse dimenticare di Louis, questa volta però, ciò che scrissi non era una critica, anzi al contrario, erano alcuni dei motivi del perché dovessi perdonarlo..

'Ti ha promesso di non lasciarti più, restare di fianco a te. È venuto nel cuore della notte nel tuo letto perché probabilmente gli mancava dormire con te e sai che Louis queste cose non le fa, è molto testardo..'

Una valanga di cose, riempii il piccolo foglietto avanti e dietro, chiusi il bigliettino e lo inserii all'interno della boccetta chiudendola col tappo in sughero.
Poi nella mia mente espressi un desiderio e lanciai la bottiglina.

Il piccolo rumore dell'acqua dovuto dalla bottiglina si propagò per tutto il piccolo molo e stetti ancota li qualche minuto, poi mi alzai e tornai indietro ma appena svoltai l'angolo vidi Louis, ci trovammo faccia a faccia e le nostre labbra quasi si toccavano, furono dei secondi che durarono ore nella mia mente, decisi di allontanarmi ma lui mi prese per il braccio e mi avvicinò a se con violenza, che però allo stesso tempo era dolce e passionale, mi venne un brivido, lo guardai negli occhi e lui fece lo stesso con me, si avvicino sfiorandomi le labbra io chiusi gli occhi aspettando un suo bacio che non arrivò, si diresse verso il mio collo stampandomi un bacio e abbracciandomi, poi mi sussurrò:
"Tu non vuoi questo ed io non voglio i tuoi baci rubati con forza, aspetterò che tu sia pronto e quando lo sarai sarò qui ad aspettarti come l'ho fatto in questi anni in cui sono mancato. Non metterci tanto, riccio"
Gli sorrisi, si staccò e mi diede un bacio sulla guancia e lo stesso feci io, lo abbracciai un'ultima volta ed andai via mentre lui restò li.

Tornai alla tenuta ed era quasi ora di pranzo,
"Vestiti comodo che oggi andiamo al parco a fare skate" disse Zayn mostrandomi il suo nuovo acquisto, uno skateboard enorme.
"Ma io non so andarci!"
"Nemmeno io" dissero all'unisono Liam e Niall, "io di invece" entrò Louis dalla finestra a porta.
"Ma si lo so che tu sai portarlo.. e anche Zayn, ma noi? Vi guardiamo? E poi hai solo uno skate Zayn come facciamo ad imparare tutti e 4"
"Io ne ho uno, è vecchiotto ma per iniziare va più che bene e.. ne compreremo uno srada facendo al massimo" disse Lou.
"Ma no, non c'è bisogno.. io e Niall guarderemo"
"Si ha ragione Liam, guarderemo, tanto io mangerò la pizza non c'è bisogno di fare skate sto bene con me stesso" disse niall dando ragione a Liam per quanto detto prima.
"E se andassimo a Napoli?" Disse Niall "la pizza è buonissima.."
"Ma Niall è lontano, dovremmo prendere il treno o qualcosa del genere e Zayn domani parte, non voglio che si stanchi"
Annuì, "si dai Niall ci andrai un'altra volta, sono sicuro che non ti dispiacerà mandarmi una foto. Farai finta che ci sia anch'io con te" disse Zayn stringendolo sulle spalle"
Risero.
Intanto Josh, che si era estraneato dalla conversazione, alzò lo sguardo urlando 'lontano dal mio ragazzo bello!"
Ridemmo.
"Josh, torna a fare quello che stavi facendo non è ciò che pensi" gli disse Louis.
"Oh.. va hene, se lo dite voi.
Stavo cercando un posto per oggi scusate"
"Tranquillo" dicemmo in coro, ci guardammo in faccia uno ad uno e ridemmo.

"Cosa si mangia oggi, chef Liam?" Chiesi io.
"Ho trovato questa ricetta su internet che si chiama Carbonara ma non abbiamo la panna"
"Guarda Liam, non per screditarti ma io ed Harry siamo stati in Italia a lungo ed io già la conoscevo precedentemente e, fidati, non ci vuole la panna.."
"Ma qui dice che-"
"Cucinerò io oggi, spostatevi"
Si fece avanti Louis.
"Bene, nel frattempo che cuinate io vado a fare una doccia e cambiarmi per dopo" dissi
"Anche io" disse Niall
"Io vado fuori a rilassarmi, Josh, Zayn, venite con me a fare due chiacchiere?" Disse Liam, gli altri annuirono e io andai al bagno per una doccia.
Passò qualche minuto e nel mentre ero intento a vestirmi sentii Louis chiamarci per il pranzo, così mi sbrigai..

Stanza 258-la storia Continua. |Larry Stylinson| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora