S-Capitolo 6

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Bussai alla porta e aspettai che Allyson aprisse, il mio cuore non avrebbe retto tutta quest'ansia.

"Cosa ci fai qui" fu la prima cosa che mi chiese.

"Mi dispiace essere sparito così  senza averti detto nulla, ma avevo bisogno di cambiare aria.

Non sei tu il problema ok? sono io, che non so cosa voglio nella mia vita.

Ho paura costantemente di sbagliare e vorrei solo che perdonassi il mio essere così' impulsivo" risposi di fretta cercando di non perdere il discorso.

"Io non so cosa ti aspettavi da me o addirittura dalla situazione.

Steph mi conosci da quando sono nata, sei una delle poche persone che mi conosce veramente per come sono e non so perchè tu ti sia spaventato di me.

Ho solo una domanda da farti, provi ancora qualcosa per Clary?"chiese lei timidamente.

"Io non...non saprei, provo qualcosa per lei come amica, ma lei non è la persona che vorrei e potrei avere ancora al mio fianco.

In questo momento non sono in grado di portare avanti una relazione, devo cercare ancora quella persona per tu sai cosa e ho anche bisogno del tempo per me stesso, mi capisci giusto? risposi, cercando di non far trapelare le mie emozioni davanti ai suoi occhi.

"Ah, beh..presumo di si, i-io non pensavo che volessi prendere un momento per te." rispose lei con voce incrinata

"Mi sembra giusto se è quello che vuoi ;mi sono preoccupata moltissimo per te in questi giorni, non farlo mai più va bene?" continuò cambiando tono della voce.

"Va bene babe, ora vieni qui e fatti abbracciare" risposi io.

La presi tra le mie braccia, sentendo il mio lupo gioire e il mio cuore scalpitare, mentre il suo odore di frutti di bosco mi inebriava la mente.

Dopo poco, per mia sfortuna, lei si staccò dall'abbraccio lasciando però pochissimo spazio tra i nostri petti e mi guardò dal basso sorridendo.

Se qualcuno mi avesse visto da fuori, avrebbe potuto notare un ragazzo completamento perso per una piccola bimba davanti ai suoi occhi, che cercava in tutti i modi di trattenersi nel baciarla.

"Perchè mi guardi?" chiesi io sorridendo.

"Non posso farlo? risposte lei con un ghigno.

"Ovvio che puoi piccola, tu puoi tutto lo sai" continuai.

Dopo poco ci staccammo definitivamente, ma il suo calore mi mancava già senza ombra di dubbio.

"Penso che tua madre abbia preparato qualcosa per cena, che fai scendi o ti aspetto qua mentre tu finisci di fare qualsiasi cosa tu stessi facendo prima" chiesi.

"Finisco di sistemare queste magliette e poi ci sono, se vuoi aspettarmi qua non c'è nessun problema" rispose lei.

Dopo aver finito di piegare le tre magliette nel suo armadio, scendemmo le scale e ci spostammo nel soggiorno dove ci aspettava Kedric con un ghigno sulla faccia.

Mai visto un padre così desideroso di far stare insieme il suo Alpha con sua figlia.

Beh meglio per me ovviamente.

Dopo 10 minuti di chiacchiere, ci mettemmo seduti intorno al tavolo per gustare la magnifica cena della mia futura fidanzata (sono già un passo avanti ormai).

"Stephan come sta andando al lavoro? Ti senti meglio dopo il tuo mini periodo di pausa?" chiese la madre di Allyson.

"Sta andando tutto ok Teresa, questo mini periodo di pausa che mi sono presa diciamo che ha funzionato" dissi guardando la piccoletta di fianco a me.

"Dovrei però prendermi più tempo, soprattutto per dedicarlo al branco, proprio perchè sono sicuro che Kedric potrebbe benissimo farcela da solo in studio, giusto amico?" chiesi guardando con un ghigno al mio Beta davanti a me.

"Certamente mio re, ma penso sia arrivato il momento del dolce, lo prendi tu amore?" chiese alla figlia.

"Certo papi, vado subito"

Dopo aver concluso la nostra cena, Allyson mi accompagnò alla porta e fu in quel momento che feci la cosa che portò alla mia rovina più grande.

"Buonanotte Steph, ci sentiamo?" chiese titubante guardandomi dallo scalino del portico.

Non resistetti più, mi avvicinai con lentezza, sollevai il suo mento con il mio indice e non vidi altro che le sue labbra.

Appoggiai con lentezza le mie labbra sulle sue e successe.

Uno sfioramento di labbra che mi fece provare gli elefanti nello stomaco.

Mi allontanai piano e la guardai negli occhi; " Buonanotte piccola ci vediamo domani"

La guardai l'ultima volta e mi voltai, camminai fino alla macchina ,la aprì, mi sedetti e sorrisi nel buio della notte.

Guardai nel giardino della famiglia Hopper e scossi la testa totalmente in balia del ricordo delle sue labbra.

Con questo pensiero, accesi la macchina e partì per tornare a casa, con la mente tra le nuvole.

-Wolphy

Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora