A-Capitolo 7

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Sono senza parole.

Non so che ore siano, ho la testa piena di pensieri che girano tra di loro senza sosta.

Io e Stephan.

Non pensavo fosse del tutto possibile.

Il nostro "bacio" ha portato a gallo tutto ciò che ho cercato di tener represso per anni.

Decisi di alzarmi e darmi una sistemata, ringraziando qualsiasi entità divina, domenica sacra e unica.

Scesi le scale e vidi mio padre in movimento mentre aiutava mia madre in cucina, presa a preparare chissà quale buona pietanza per il solito brunch domenicale con il branco.

Il brunch domenicale con il branco.

Giusto, come ho fatto a dimenticarmene!

Non sono ancora pronta per vederlo, ho paura che mi possa trattare di nuovo come se non fosse successo nulla.

Effettivamente non è successo nulla di serio, ma per me è stato molto importante.

Speriamo solo che lui pensi la stessa identica cosa.

"Buongiorno tesoro, tutto ok? Ti abbiamo svegliato? Aiutami a sistemare la tavola che stanno per arrivare " disse mio padre guardandomi.

"Tutto ok, sono solo ancora un po' assonnata, ma ora ti aiuto" risposi.

Appena presi le posate, sentì il campanello suonare.

Il mio cuore palpitò ancora più velocemente, sapevo già cosa sarebbe successo da lì a poco.

Sentì voci indistinte nel corridoio, risate e battiti di mani, riuscì' a distinguere, però la voce rauca di Stephan che salutò mio padre con enfasi.

Mi sembrò abbastanza allegro, sperai che non cambiasse umore appena vista la mia figura.

Dopo una manciata di secondi li vidi entrare nel nostro grande salotto e mi immobilizzai subito.

Appena alzai lo sguardo, scorsi subito lo sguardo di Steph, che mi stava già guardando ,e potetti captare varie emozioni, ma quella che mi rimase più impressa fu il desiderio.

Gli feci un sorriso timido e cercai di sviare il suo sguardo, non volevo che mio padre vedesse il nostro scambio.

"Ben arrivati ragazzi, posate le vostre cose pure sul tavolo. Jack hai portato l'omelette, grazie sei un angelo, la porto in cucina ora" disse mia madre.

Con questo ritornò in cucina.

Dopo poco ci sedemmo tutti nei nostri soliti posti, ma stranamente Stephan si mise vicino a me, sperai solo che non captasse la mia ansia.

"Ehi Ally come stai? E' da molto tempo che non ci vediamo? chiese uno dei componenti del gruppo.

"Sto bene, grazie Simon. Il tempo passa velocemente, non è successo nulla di che ultimamente" risposi io, cercando di non trasmettere la mia agitazione.

"Bene dai, sono contento"

Dopo questo breve scambio di parole, abbassai lo sguardo sulle mie mani, ma notai con la coda dell'occhio l'avvicinarsi della mano di Stephan.

Mi irrigidì tutta, ma appena sentì la sua mano sulle mie, mi tranquillizzai subito.

Spostai il mio sguardo su di lui e fu li che lo vidi.

Il suo sorriso più grande.

Il suo VERO sorriso.

Gli sorrisi in risposta e strinsi la sua mano con le mie.

"Bene ragazzi siete pronti per mangiare?" chiese mia madre, portando con sé una teglia piena di prelibatezze per la nostra colazione.

"Come al solito sempre il meglio Teresa, grazie mille per tutto quello che fai" disse Stephan.

Vidi mia madre arrossire come un peperone e rivolgergli un sorriso enorme.

"Grazie mille. Tutto per il nostro Alpha" rispose lei.

Iniziammo a mangiare in tranquillità e mi meraviglia del fatto che Steph stesse tenendo tutto il tempo la mia mano sotto al tavolo e che fosse così sereno.

Non so se anche il resto del gruppo lo avesse notato, ma eravamo tutti molto più sereni rispetto al solito e ai brunch domenicali abituali.

Forse era la sua aura positiva che in qualche modo ci rispecchiava, ma sembrava tutto cosi tranquillo e sereno per la prima volta.

"Vado un attimo in bagno, Allyson potresti accompagnarmi per favore?" mi chiese Shephan.

Fui scossa da questa sua richiesta, ma decisi di alzarmi con lui per seguirlo e salire le scale.

Appena raggiungemmo il piano di sopra, mi sentì accostare in modo dolce alla parete del muro e sentì la sua mano sul mio fianco e il respiro sul mio collo.

"Volevo solo stare da solo con te e dirti che ho davvero bisogno di baciarti in questo momento, posso?" mi chiese guardandomi negli occhi.

Annuì e dopo poco sentì, per la seconda volta nel giro di ventiquattro ore, gli elefanti nel mio stomaco.

Le nostre labbra si modellavano alla perfezione, le sue erano carnose e morbide.

Non avevo mai provato una sensazione del genere, ero completamente dipendente dalle sue braccia, che mi tenevano, per non farmi cadere.

Avevo le gambe che tremolavano e si erano trasformate in gelatina.

Ad un certo punto sentimmo un rumore di passi provenire dalle scale e lui si staccò in maniera rapida e indolore.

Mi pulì le labbra e dopo poco scorsi il viso di Kyrna che ci stava osservando con sguardo indagatore, beh forse il suo sguardo era indirizzato di più verso Stephan e questo portò un senso di fastidio nel mio stomaco.

"Stephy sei già andato in bagno? Ked ti sta cercando per parlare di una cosa, vieni?" disse lei dopo avermi lanciato uno sguardo fulminante.

Decisi quindi di togliere il disturbo e dirigermi verso le scale per scendere, ma all'improvviso la mano di Stephan mi tenne stretta dal polso.

"Continuiamo il nostro discorso dopo signorina, mi raccomando stai più attenta la prossima volta" disse lui guardandomi negli occhi.

Feci di sì con la testa, e scesi le scale.

Nella mia testa vorticava il nostro bacio e mi ritrovai più confusa di prima ma con il cuore a mille.

Maledetto lui e il suo fascino da Lupo Testardo.

Che la dea Luna me la mandi buona questa volta....








-Wolphy

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