A-Capitolo 8

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Dopo aver preso un respiro profondo,ritornai al piano inferiore dagli altri.
Mia madre era indaffarata a lavare i piatti in cucina,mio padre e Stephan parlavano animatamente sulle due poltrone e il resto del branco era seduto sul divano a guardarsi una partita di calcio.
Kyrna mi rivolse uno sguardo strano,ricambiai l'occhiataccia e mi incamminai in cucina.
Sentì un paio di occhi sulla schiena fino a quando non oltrepassai la porta e raggiunsi mia madre per aiutarla.
"Amore tutto ok?Ho sentito i passi di Stephan molto frettolosi sulle scale,avete discusso ancora?"mi chiese lei guardandomi di sbiecò mentre continuava a lavare i piatti.
"No mamma sta tranquilla,mi ha solo chiesto se stessi bene"le risposi cercando di non farmi scoprire per questa piccola bugia.
"Mi è sembrato irrequieto per tutto il pranzo,continuava a guardarti e a tenerti per mano.
Mi devi dire qualcosa?"mi chiese lei con un ghigno malefico da madre che sa.
Il mio viso prese il colore della stessa tonalità di mele presenti sul tavolo della cucina.
"No,io?Perché dovrei dirti qualcosa?Non è successo assolutamente nulla" le risposi cercando di sembrare il più normale possibile.
"Va bene, tranquilla era solo per chiedere" .
Continuammo a lavare i piatti in silenzio.
Posai l' ultimo piatto e mi girai per dirigermi nel salotto.
Cercai un posto dove potermi sedere e vidi Stephan guardarmi attentamente e con gli occhi indicarmi le sue ginocchia.
(Pff, convinto amico che vengo a sedermi sulle tue ginocchia)
Mio padre mi stava osservando, mia madre mi stava osservando, il branco era appollaiato e per fortuna non mi stava dando retta più di tanto.
L' unica che continuava ad osservarmi era Kyrna.
Non so che problemi avesse con me, ma ogni volta il suo sguardo scrutatore e serio nei miei confronti mi metteva agitazione.
Sarà forse innamorata di Stephan?
Presi coraggio e mi avvicinai alla poltrona di Steph,toccai il poggia testa e volsi il mio sguardo a mio padre.
"Papà tutto ok? Ho visto che stavate discutendo prima,qualche minaccia per il branco?" Chiesi con una punta di terrore nello sguardo.
"Sta tranquilla tesoro, perché non ti siedi qua con noi?Steph ti fa un po' di posto sulla sua poltrona se vuoi"rispose lui.
Lo guardai un po' smarrita, mi girai verso di Lui e lo vidi. Eccome se lo vidi.
Il suo sorriso,mi stava sorridendo. A me.
Presi coraggio e mi sedetti sulle sue ginocchia.
Non riuscivo a respirare, sentivo il suo respiro sulla pelle,le sue braccia si mossero in un secondo e mi avvolsero come una coperta.
Il suo calore mi scaldò il cuore,i battiti aumentarono e il mio cervello smise di funzionare.
Mio padre era oramai scomparso, sentivo le sue mani sulle gambe, mi accarezzavano nella maniera più delicata possibile.
Sia mio padre che Stephan ripreso a parlare come se nulla fosse.
Io ero ormai su un altro pianeta, avevo completamente staccato la testa, non so con quale coraggio io lo feci,ma toccai le sue dita.
Girai la sua mano e accarezzai ogni singolo segno presente,toccai delicatamente le nocche e intrecciai le nostre dita.
Era tutto così naturale per me farlo,come se ci appartenessimo da secoli.
Lo sentì irrigidirsi,mio padre guardò le nostre mani unite e sorrise.
Dopo pochi secondi il suo corpo si rilassò e continuò a parlare come se nulla fosse.
Fu l' inizio di un lungo pomeriggio fatto di carezze e sospiri e mi sentivo finalmente completa.




Dopo tanto ho riportato un mini capitolo.
Non è molto ma ho bisogno di riprendere un attimo la mano, dopo tutto questo tempo.
Spero vi piaccia lo stesso e buon anno a tutt*

-Wolphy

Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora