Capitolo ventiquattresimo.

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L'erba.

Alla mattina mi svegliai con un prurito insopportabile al collo. Quando aprii gli occhi trovai Zayn, indaffarato a passarmi una fastidiosissima piuma sul collo. E a vederlo, come se la rideva il ragazzo.

“L’ ho trovata fuori, vicino al pattume.” disse, dopo aver notato che mi ero svegliata.

“Ma che schifo!” dissi, strappandogliela di mano e buttandola a terra.

Mi alzai appoggiandomi con la schiena al muro. “Che ore sono?”

“Le nove.” il moro si accomodò al mio fianco.

Posai lo sguardo in modo sospettoso su letto dall’ altra parte della stanza, vuoto. “Dov’è quel ragazzo?”

“Fuori, sai, lui è tipo un corriere della felicità.” sorrise, gesticolando in modo comico.

“Speriamo che ne abbia portata un po’ anche a noi, di felicità. Mi mancano gli unicorni che andavo a trovare alla mia vecchia città.” dissi sorridendo, ricordando i bei tempi passati con Lara.

“Non rivanghiamo i vecchi ricordi.” disse, alzandosi e tendendomi una mano. “Avanti, facciamo di questo sabato qualcosa di bello.”

“Ad esempio?” dissi, alzandomi dal letto con il suo aiuto.

“Infilati questo.” senza tante cerimonie Zayn aprì il cassetto del mio comodino dove tenevo l’ intimo e mi lanciò un completino in pizzo arancione. “Facciamo qualcosa di bello, no?”

“E’ un leggero invito a fare?” chiesi, guardandolo storto.

“A farti una doccia e guardarci un film.” disse, mettendosi a ridere.

Così, fra scherzi e giochi, finimmo a guardare un film molto noioso.

“Dove credi che sia il nostro amico?” chiesi a Zayn, ad un certo punto.

“Sarà in stazione o in qualche altro posto di scambi.” diede una strana inclinazione all’ ultima parola.

Così capii che il famoso amico di Zayn non era uno spacciatore da poco insomma. Era un ragazzo misterioso, cioè, particolare. Non mi aveva neanche rivolto parola, eppure mi incuriosiva. Anche se, a dir la verità, ad incuriosirmi era la sua erba.

Passata la cena con i nostri genitori io e Zayn decidemmo di chiamarlo e di uscire, passando un paio di ore in locali.  Appena usciti, però, cambiammo i nostri piani, decidendo di sederci in un parco non troppo lontano da casa: Jake aveva scritto a Zayn di aspettarlo lì, dove avrebbero  ‘consumato’ gli avanzi della giornata.

Ovviamente non ero stata invitata in questa divertente esperienza, ma con il consenso di Zayn rimasi lì, non ponendomi molti problemi.

“Perché l’ hai portata qui?” chiese Jake, arrivato dietro a Zayn.

I suoi occhi mi scrutavano, era.. fatto.

“Amico, è una a posto.” rispose il moro, molto tranquillamente.

inclinai la testa di lato, sorridendogli fiera.

“Vabbene, ma vi avverto, è roba buona.” sorrise, tirando fuori dalla tasca cartine, filtri ed il necessario.

Eccomi, scusate l' immenso ritardo. Colpa della scuola :(

Nessun obbiettivo, spero di aggiornare presto ♥

Sex battle || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora