Capitolo 10

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Per Scorpius l'inzio di quell'anno scolastico ad Hogwarts fu un vero disastro.

Tutti i ragazzi si voltavano a guardare la su- Rose mentre passava per i corridoi.

Tutti i ragazzi le facevano la corte.

Tutti i ragazzi le chiedevano di uscire con loro a Hogsmeade.

E lei qualche volta accettava di buon grado.

E lui, ogni volta, si sentiva morire dentro.

«Rose, domani esci con Jasper?» domandò Lily Luna Potter.

«Si» Le rispose la ragazza sorridendo.

Scorpius, seduto qualche posto più in là rispetto alla ragazza si mise sull'attenti.

Tutto d'un tratto gli era passata la fame.

E poi, chi cazzo era Jasper?

Da quanto si frequentavano?

Lo amava?

«È un vero figo. Chissà come è a letto.» si aggiunse alla conversazione Roxanne Weasley guardando nella direzione del nuovo ragazzo di Rose.

Scorpius si chiese perché non ci potesse andare lei a letto con il fantomatico Jasper dal momento che ci teneva a sapere come fosse a letto.

Così avrebbe fatto un favore a tutti.

«Roxanne!» la rimproverò Albus Severus Potter seduto di fronte al Malfoy.

«Albus non ti facevo così pudico» gli rispose la cugina.

«Mi viene da vomitare...» piagnucolò il Potter.

«Albus tranquillo, non ci sono andata a letto.» cercò di rassicurarlo Rose.

«Non ancora» Precisò la piccola Potter.

«Lily!» la fulminò di rimando la cugina.

«Io non voglio che tu esca con quel ragazzo Rose.» affermò Albus Severus incrociando le braccia con tono severo.

«Albus, ne abbiamo già parlato» sospirò la ragazza.

«Lo so ma non ce la faccio.
Pensare a quel viscido che ti mette le mani addosso.. io gli spacco la faccia.»

Anche Scorpius gli avrebbe volentieri cambiato i connotati.

L'idea che qualcuno che non fosse lui potesse sfiorare i capelli alla su- Rose, che potesse sfiorargli le labbra, che potesse assaporarle...

Merlino, lo faceva ammattire.

Perché doveva uscire con quell'idiota?

Cosa ci trovava in lui?

Era un vero coglione, come lo sapeva?
Era così e basta.
Uno che stava con Rose, uno che non fosse lui, doveva per forza essere un coglione.

«Bene ragazzi si è fatto tardi, noi dobbiamo andare a scegliere i vestiti per domani, buonanotte!» Disse Lily Luna e trascinandosi dietro le cugine.

«Buonanotte...» sussurrò Scorpius.

• • •

«Ehi amico» Albus richiamò l'attenzione del Malfoy nel tragitto verso la Sala Comune Serpeverde.

«Si?»

«Come stai?»

Era così evidente?

«Io.. sto-sto bene...» Mentì Scorpius.

No che non stava bene.

La su-Rose se la faceva con Jasper.

«Scorp, per favore» lo pregò il Potter.

Scorpius sospirò.

«In questo momento sto progettando un omicidio» Ammise il ragazzo.

«Conta su di me»

«Non dovresti dirmi che è sbagliato? Che potrei finire ad Azkaban? Insomma cercare di farmi cambiare idea?» domandò sorpreso il Malfoy.

«No. Quello lo fanno gli amici. I migliori amici ti supportano sempre, in tutto. Anche negli omicidi.
Lo vuoi ammazzare? Perfetto, sono con te.
Finirai ad Azkaban? Condivideremo la cella.»

«Ma non è per caso che lo fai per un tuo tornaconto personale?»

«Chi io?! Ma va!
Per quale assurda ragione dovrei voler quel bastardo morto?
Solo perché gli sarà passata nell'anticamera del cervello di portarsi a letto mia cugina?
Ti pare una motivazione valida per uccidere qualcuno?»

Dopo qualche secondo di silenzio il secondogenito Potter finalmente ammise le sue vere intenzioni.

«Ok, hai ragione. Lo voglio morto almeno quanto te.»

Il migliore amico di mio cugino - ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora